(AGENPARL) – gio 17 agosto 2023 Dichiarazione del Ministero degli Affari Esteri della Repubblica dell’Azerbaigian in merito alle discussioni al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite tenutesi il 16 agosto 2023
Il tentativo dell’Armenia di strumentalizzare il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite nella sua campagna di ricatto è fallito per l’ennesima volta. Una tale manipolazione e sfruttamento di questo augusto organismo da parte dell’Armenia non è solo controproducente, ma anche assolutamente distruttiva in termini di avanzamento dell’agenda di normalizzazione postbellica.
L’Azerbaigian spera che l’Armenia si renda finalmente conto che la via verso la soluzione risiede nell’impegno costruttivo e nell’attuazione in buona fede del diritto internazionale e degli impegni assunti in questo quadro. Come è stato sottolineato da numerosi membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, la base per la pace e la stabilità nella regione è il riconoscimento della sovranità e dell’integrità territoriale sia a parole che con i fatti.
L’Azerbaigian apprezza molto le dichiarazioni rilasciate da diversi Stati membri del Consiglio di sicurezza, nonché dalla Türkiye, sulla necessità di un dialogo autentico e di un impegno in buona fede per quanto riguarda l’operatività di tutte le rotte offerte dall’Azerbaigian, in particolare la strada Aghdam-Khankendi, per la consegna delle merci per soddisfare le esigenze dei residenti armeni locali della regione del Karabakh in Azerbaigian.
Il dibattito ha manifestato per l’ennesima volta che l’offerta dell’Azerbaigian sull’uso della strada Aghdam-Khankendi è accolta positivamente dalla comunità internazionale e gli ostacoli dell’Armenia a questo riguardo devono essere finalmente abbandonati per consentire la consegna di merci basata sulla legge e trasparente alla regione del Karabakh dell’Azerbaigian.
Inoltre, il riconoscimento delle legittime preoccupazioni per la sicurezza dell’Azerbaigian da parte di alcuni Stati membri è un passo promettente verso il superamento di alcune sfide nella regione.
Come è stato ricordato dall’Azerbaigian durante i dibattiti, l’Azerbaigian ha offerto la pace all’Armenia sulla base del reciproco riconoscimento e del rispetto della reciproca sovranità, integrità territoriale e inviolabilità dei confini e, su un altro binario, persegue la politica di reintegrazione dei residenti di etnia armena della regione del Karabakh dell’Azerbaigian come cittadini uguali a cui sono garantiti tutti i diritti e le libertà previsti dalla Costituzione dell’Azerbaigian e tutti i pertinenti meccanismi internazionali per i diritti umani di cui l’Azerbaigian è firmatario. La nostra adesione a entrambi questi percorsi è solida, mentre siamo fermi nel proteggere la nostra sovranità e integrità territoriale con tutti i mezzi legittimi sanciti dalla Carta delle Nazioni Unite e dal diritto internazionale.
L’Azerbaigian rimane legato ad un impegno costruttivo con tutti coloro che nutrono un sincero interesse a portare avanti il programma di normalizzazione e, pertanto, è disposto e in grado di contribuire al raggiungimento della pace e della stabilità tanto attese nella regione.
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