
(AGENPARL) – ven 11 agosto 2023 Prot. n.______ Federico Marini
NAUTICA – Barche e servizi nautici in Sardegna: un patrimonio di
oltre 1.500 imprese e 15mila addetti. Il settore ha ripreso a brillare ma
scarseggiano gli addetti qualificati: cresce la richiesta delle aziende. Lai
(Presidente Confartigianato Sardegna): “Passione, storia, competenza,
tecnologia e investimenti: ecco il successo del settore”.
Associazioni Costruiscono imbarcazioni, le riparano, le manutengono, le rinnovano, le
Territoriali custodiscono, le abbelliscono, le puliscono e le propongono a noleggio. Inoltre per loro
realizzano accessori e strumenti di navigazione, offrendo servizi e mettendo a
Sud Sardegna
Cagliari disposizione per il settore migliaia di figure professionali d’eccellenza.
Via Riva Villasanta 241
E’ questo il mondo delle imprese della nautica, una filiera di produzione e servizi
per i natanti che in Sardegna è rappresentata da 918 realtà di cui una su tre (36,6%) è
Oristano
Via Campanelli, 41
artigiana (336 unità). Nello specifico 129 imprese si occupano di cantieristica
Nuoro
pari al 33,3%) si occupano di servizi.
Via Brig.Sassari, 37 Secondo il dossier dal titolo “Cluster nautica da diporto nell’Isola”, realizzato
dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, su dati UnionCamere-
Sassari Infocamere 2023, il peso dell’artigianato del settore rilevato per l’Isola è più elevato
Via Alghero, 30
rispetto a quello medio nazionale (36,6%>34,7% nazionale) la cui incidenza sul totale
dell’economia regionale influisce per lo 0,72% (seconda posizione nazionale).
Gallura Olbia
Via Sangallo 67
In particolare, sono artigiane circa tre su quattro (73,5%) delle imprese che
Riparazione e manutenzione di navi commerciali e imbarcazioni da diporto, incidenza
superiore a quella rilevata a livello nazionale del 61,1%. La Sardegna è la seconda
regione italiana per maggior specializzazione nei principali cluster della nautica da
diporto. Mostra difatti, rispetto alla media nazionale, un più alto peso delle imprese
appartenenti alla perimetrazione proposta sul numero complessivo di imprese registrate,
sia per il totale (0,72%> 0,24% nazionale) che per l’artigianato (0,98%> 0,29%
nazionale). Rispetto al pre-pandemia (I trimestre 2019) il settore presenta una riduzione
dell’artigianato dei cluster della nautica che opera nell’area della produzione (-27,0%) e
al contrario un incremento del numero di imprese impegnate nei servizi (+35,6%), in
modo particolare nella riparazione e manutenzione delle imbarcazioni (+43,8%).
Oltre queste imprese che operano in esclusiva con il settore, si possono stimare
almeno altre 600 imprese legate alla filiera e che forniscono prodotti e servizi pur
operando in altri settori; è il caso, per esempio, dei tappezzieri (cuscini e tendalini),
falegnami, meccanici, impiantisti, autisti di transfer per servizi in banchina, imprese di
pulizia e sanificazione, aziende di ristorazione e catering, e realtà che offrono beni e
servizi di lusso. Tutto ciò porta a stimare circa 1.518 realtà e 15mila addetti, tra
diretti e indiretti, saltuari e fissi.
“L’artigianato nautico in Sardegna rappresenta una delle eccellenze del territorio,
Confartigianato Imprese Sardegna
un settore in cui la storia e la tradizione si uniscono alla modernità e all’innovazione
tecnologica. La passione, la competenza e la dedizione degli artigiani navali sardi sono il
segreto del successo di queste imbarcazioni uniche, che continuano ad affascinare il
mondo”.
E’ questo il commento di Maria Amelia Lai, Presidente di Confartigianato
Imprese Sardegna, sui dati relativi alla filiera della nautica.
“Nonostante la pandemia, la guerra in Ucraina, l’aumento esponenziale dei costi
di materie prime ed energia, il settore della nautica continua a brillare e a offrire
opportunità in tutta l’Isola – continua la Presidente – i dati che abbiamo sono
lusinghieri ma dobbiamo, anche in questo caso, ricordare come le imprese non riescano
a sostenere pienamente la ripartenza perché mancano gli addetti in tutti gli ambiti”.
“Infatti scarseggiano progettisti, tecnici, ma anche operai per la vetroresina, impiantisti
e falegnami – sottolinea – quello legato al settore della nautica è un patrimonio di
competenze che assorbe interamente tutti gli addetti. Infatti, la domanda di manodopera
qualificata in questi settori è alta. Gli artigiani che sappiano lavorare con le mani, con la
mente e con il cuore sono ricercatissimi, perché non se ne trovano. E allora accade
spesso che i cantieri che operano nell’Isola debbano rivolgersi ad aziende del resto
d’Italia e del resto d’Europa”.
Secondo il dossier dell’Associazione Artigiana, nel panorama nazionale la
Sardegna si piazza al 5° posto nella filiera (produzione + servizi), con la Toscana
prima e Valle D’Aosta ultima; nella produzione è 11esima (prima ancora la Toscana e
sempre ultima la VDA) mentre si piazza al quinto posto tra quelle che operano nei servizi
(prima la Campania e ultima sempre la regione alpina).
Analizzando le vecchie 4 province sarde, al primo posto si posiziona Sassari-
Gallura con 608 realtà (66 produzione e 542 servizi), seguita da Cagliari con 193 (45 e
148), Nuoro-Ogliastra con 98 (16 e 82) e Oristano con 19 (2 e 17).
Nel ranking nazionale provinciale per produzione-servizi, Sassari-Gallura si
piazza al secondo posto (11esima come produzione e seconda come servizi). Cagliari è al
17esimo posto nazionale, Nuoro-Ogliastra 29esima e Oristano e al 69esima.
L’occupazione nel comparto della nautica.
In Sardegna gli occupati in questo settore, con ‘ruolo’ di rilievo dopo quello della
riparazione e manutenzione di navi, sono 194, di cui uno su tre (32,1%) opera in
un’impresa artigiana. Di questi 194 addetti il 54,8% lavora in una microimpresa (1-9
addetti) e il 45,2% in un’impresa di piccole dimensioni (10-49 addetti). Sassari è la
provincia che mostra, oltre ad un maggior numero di occupati nel settore – 106 totali e 37
nel solo comparto artigiano – un indice di specializzazione dell’artigianato più elevato che
la posiziona 15^ tra le province italiane. A seguirla, subito dopo, in 16^ posizione è la
provincia del Sud Sardegna che è anche quella che presenta il peso dell’artigianato più
elevato: il 71% di coloro che lavorano nel settore delle costruzioni di navi e imbarcazioni
prestano servizio in un’impresa artigiana.
Sull’Isola la domanda di lavoro di meccanici e attrezzisti navali negli ultimi anni
ha registrato una certa stabilità, in media ogni anno la ricerca è rivolta a una cinquantina
di queste figure. Il problema però è trovarle: la quota di entrate difficili da reperire nel
Confartigianato Imprese Sardegna
2022 si attesta all’80%, superiore di 13,3 punti rispetto alla quota rilevata l’anno
precedente (66,7%).
“Il settore della nautica da diporto sarda e del resto d’Italia, accomuna in sé tutte
le caratteristiche di impresa in senso moderno – continua Maria Amelia Lai – abbiamo
cioè un mix perfetto di tecnologia, design, arredi, componenti e accessori; le produzioni
sono realizzate da imprese piccole, medie e grandi, che soddisfano tutte le necessità di un
settore in cui l’Italia e leader da sempre. Un punto di forza, quindi, che non solo va a
giovare alla filiera nautica, ma anche in quella dell’artigianato, del design,