
(AGENPARL) – sab 05 agosto 2023 Assicurazioni: Report Fisac
Cgil, settore a 2,3 mld di euro di utili nel 2022
Susy Esposito: “Confermata resilienza e redditività, base per
sviluppi della contrattazione”
Roma, 5 agosto – Il settore assicurativo ha generato nel
corso del 2022 utili di bilancio pari a 2,3 miliardi di euro,
in calo rispetto ai 6,7 miliardi di euro del 2021,
manifestando comunque un’importante resilienza in un anno
particolarmente difficile, tra tensioni geo-politiche e
andamento negativo dei mercati finanziari che non hanno lasciato
indenni i mercati assicurativi dei principali paesi europei. È
quanto emerge in sintesi in un report dell’Ufficio Studi e
Ricerche della Fisac Cgil sul settore assicurativo basato sui
dati Ania relativi ai bilanci 2022, rispetto al quale, osserva
la segretaria generale della categoria, Susy Esposito,
“gli elementi complessivamente positivi che emergono
dall’analisi, sul fronte della resilienza e della redditività
del settore, costituiscono una base importante per gli sviluppi
presenti e futuri della contrattazione, di primo e secondo
livello”.
Nel merito del rapporto della Fisac Cgil si evidenzia come il settore
Vita ha chiuso lo scorso anno in perdita di 0,4 miliardi
di euro per la prima volta negli ultimi dieci per effetto del
calo dei premi e l’aumento delle minusvalenze nette. I rami
Danni hanno invece raggiunto un utile, sempre
relativamente allo scorso anno, pari a 2,7 miliardi di euro, in
crescita rispetto ai 2,4 miliardi di euro del 2021. “Rispetto
agli altri paesi l’Italia è stata complessivamente resiliente –
commenta Esposito -, anche se il mercato assicurativo Vita ha
subito una significativa flessione e ha risentito in particolare
della concorrenza dei titoli di Stato”.
Il settore assicurativo si è confermato nel complesso “molto
solido”, e, come riporta la Fisac Cgil, evidenza “indici di
solvibilità (Solvency capital requirement II – Scr Ratio)
quasi stabili, rimanendo a livelli di assoluta sicurezza pari al
247% a fine 2022 rispetto al 252% di dicembre 2021. In altre
parole i fondi propri (145 miliardi di euro) risultano essere
2,5 volte il requisito di capitale di solvibilità (Scr pari a 59
miliardi di euro) per una eccedenza positiva, a ulteriore
garanzia degli impegni assunti, pari a 86 miliardi di euro”.
Infine la Fisac Cgil fa sapere che nel prosieguo del 2023 verrà
monitorato l’andamento del settore, con particolare riferimento
agli sviluppi della situazione di Eurovita che, al momento,
sembra incanalata verso una risoluzione tramite la
collaborazione tra istituzioni, principali compagnie Vita,
istituti di credito, assieme alle organizzazioni sindacali,
volta a tutelare dipendenti, assicurati e risparmiatori.