
(AGENPARL) – mar 25 luglio 2023 COMUNICATO STAMPA
Il ritrovamento è considerato raro, in ambiente lagunare è uno dei
pochissimi di questo tipo mai ritrovato
CA’ FOSCARI, SCAVI SUBACQUEI IN LAGUNA
RITROVATA A LIO PICCOLO PREZIOSA GEMMA INCISA DI
ETÀ ROMANA
È l’esito della terza campagna di scavo a Lio Piccolo condotta dal
Dipartimento di Studi Umanistici e guidata dal prof Carlo Beltrame
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VENEZIA – Una preziosa gemma di agata, incisa con una figura mitologica, è
stata ritrovata nei giorni scorsi durante la terza campagna di scavo
archeologico sul sito sommerso di età romana a Lio Piccolo (Cavallino-
Treporti) condotta dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Ca’
Foscari Venezia sotto la direzione del prof. Carlo Beltrame, assistito dalla
dott.ssa Elisa Costa, e con il supporto tecnico dell’impresa Idra di Venezia.
Un simile ritrovamento avvalora l’ipotesi che si tratti di un sito frequentato da
romani benestanti, forse proprio di quella villa che è stata ipotizzata da altri. “In
ambiente lagunare si tratta di un ritrovamento piuttosto raro, a oggi abbiamo
notizia di altre due gemme preziose ritrovate a Torcello e presso Barena del
Vigno”, afferma il prof. Beltrame.
Lo scavo è stato eseguito in regime di concessione del Ministero della Cultura
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e
Laguna (referente dott. Alessadro Asta) e con la collaborazione del Comando
della Stazione Navale della Guardia di Finanza di Venezia. La campagna è stata
finanziata dal progetto CHANGES “Cultural Heritage Active Innovation for
Sustainable Society”, parte del PNRR, in cui l’Università Ca’ Foscari è partner
dello Spoke 1 “Historical Landscapes, Traditions and Cultural Identities”
coordinato dall’Università Aldo Moro di Bari, e dal Comune di Cavallino Treporti.
Le indagini subacquee hanno permesso di conoscere meglio la struttura con
base di mattoni sesquipedali e pareti in tavole di legno di quercia del 1° – 2°
secolo d.C. adibita alla conservazione di ostriche. La vasca, che giace a -350
cm sul livello medio del mare, contiene ancora centinaia di molluschi al suo
interno ed è munita di paratoia in legno che doveva dividerla in almeno due
ambienti.
La collaborazione scientifica con il biologo Davide Tagliapietra (CNR-ISMAR) e il
geologo Paolo Mozzi (Università degli studi di Padova) ha permesso di
indentificare questa struttura come un bacino per la conservazione prima del
consumo, più che per l’allevamento, delle ostriche presumibilmente sepolto
dai sedimenti lagunari per un evento improvviso.
Unico confronto possibile con questa singolare struttura è l’imponente peschiera,
munita di piccolo ambiente per la conservazione di ostriche, scavato nel sito
romano di Lac de Chapelles, port la Nautique, presso Narbonne.
“A fianco di questo impianto sono presenti una pavimentazione in mattoni posata
su pali, moltissimi frammenti di affresco di pregio e alcuni frammenti di mosaico
bianco e nero che, negli anni Ottanta, hanno spinto lo scopritore di questo sito,
l’archeologo amatore Ernesto Canal, ad interpretarlo come una villa di pregio –
aggiunge il prof Beltrame – La vasca e i piani pavimentali offrono un marker
prezioso, perché ben datato, per lo studio delle variazioni del mare e della
subsidenza locale”.
“L’archeologia sta continuando a darci risposte scoprendo le nostre radici. Il
ritrovamento della preziosa gemma di agata è un altro tassello che conferma
l’importanza di continuare a finanziare progetti di ricerca al fine di delineare
un’identità al passato del territorio e della comunità di Cavallino-Treporti – afferma
l’assessore alla cultura Alberto Ballarin -. La collaborazione con il prof. Beltrame
si sta concretizzando anche con la divulgazione scientifica delle scoperte
archeologiche subacquee della laguna nord. Ci fa molto piacere che abbia colto il
nostro invito a partecipare agli incontri pubblici con la cittadinanza per
condividere l’esperienza e l’attività degli scavi”.
Alle indagini hanno partecipato dottorande, dottorandi nonché studentesse e
studenti di archeologia marittima che hanno avuto l’opportunità di fare esperienza
di scavo e di documentazione subacquea.
Università Ca’ Foscari Venezia