
(AGENPARL) – lun 10 luglio 2023 Comunicato Stampa n. 04/2023
COMUNICATO STAMPA
Caring Nurse e CUP h24: nuova accoglienza nei
Pronto Soccorso degli Ospedali San Paolo e San Carlo
Ridurre tensioni e conflitti durante le attese con servizi di accoglienza e mediazione
Milano, 5 Luglio 2023 – I Pronto Soccorso degli Ospedali San Paolo e San Carlo si
arricchiscono di nuove figure professionali e servizi di accoglienza rivolti ai pazienti e
ai loro familiari, accompagnatori o caregiver, per rendere più efficaci l’accoglienza e la
presa in carico dei pazienti, ma anche la comunicazione con i loro familiari.
Con 130 mila accessi l’anno di 42 etnie differenti, da lunedì 3 luglio nelle sale di
attesa dei PS degli Ospedali San Paolo e San Carlo è presente una nuova figura
professionale, il Caring Nurse, un infermiere esperto a disposizione, dalle h 8 alle h 20,
7 giorni su 7, per dare informazioni ai pazienti soli oppure ai familiari e ai caregiver
sul percorso di assistenza, di cura e sull’eventuale ricovero o dimissione. Il Caring
Nurse si occuperà di accoglienza, mediazione e di qualsiasi altra problematica
inerente l’arrivo in Pronto soccorso dei pazienti e dei loro parenti nei delicati momenti
dell’attesa che possono richiedere interventi di sostegno e di comunicazione che
rientrano nel percorso di umanizzazione del servizio di Emergenza-Urgenza.
“Una figura, quella del Caring Nurse, già sperimentata al San Paolo e al San Carlo
durante la pandemia – dichiara Matteo Stocco, Direttore Generale ASST Santi Paolo e
Carlo – Allora avvertivamo l’esigenza di organizzare i Pronto Soccorso in modo che il
personale si interfacciasse efficacemente con l’utenza, ma tale esigenza permane
ancora oggi. E proprio l’esperienza positiva maturata durante l’emergenza Covid ci ha
indotto a strutturare questo nuovo servizio. In Pronto Soccorso, infatti, è importante
ridurre i conflitti e facilitare la permanenza di pazienti e famigliari, portandoli a
conoscenza di come funziona il reparto.”
Già dai primi giorni di attività dei Caring Nurse è evidente quanto la loro capacità di
interloquire con pazienti e familiari presenti in PS si stia dimostrando un buon