
(AGENPARL) – gio 29 giugno 2023 Sole Luna Doc Film Festival 18. Edizione
GAM Palermo | 3 – 9 luglio 2023
In scena il cinema del reale dal mondo
50 proiezioni, 13 anteprime, incontri con registi e produttori internazionali
L’APERTURA CON IL REGISTA IRANIANO MOHSEN MAKHMALBAF
Sguardi DOC sul documentario italiano e il focus su Adriano Valerio
Proiezione speciale di Sur l’Adamant di Nicolas Philibert vincitore dell’Orso d’oro all’ultimo Festival di Berlino
I progetti di autori emergenti con Itineranze e i film di diploma del CSC
Torna dal 3 luglio il Sole Luna Doc Film Festival, la rassegna internazionale ideata da Lucia Gotti Venturato e dedicata al cinema del reale che ogni anno a Palermo accoglie produzioni provenienti da tutto il mondo e decine di anteprime. 50 i film in programma di questa edizione, la diciottesima, tra concorso e fuori concorso, retrospettive ed eventi speciali, sotto la direzione artistica di Chiara Andrich e Andrea Mura e la direzione scientifica di Gabriella D’Agostino, docente di Antropologia culturale all’Università di Palermo. 13 le anteprime a partire da Talking with rivers del regista iraniano Mohsen Makhmalbaf che sarà presentato come première mondiale al Sole Luna Doc nella giornata inaugurale del festival, dando il via anche al focus fuori concorso dedicato a Iran e Afghanistan a cura di Italo Spinelli, direttore di Asiatica Film Festival.
Un’edizione particolarmente attenta alle tematiche ambientali, ai giovani registi emergenti, alle dinamiche sociali e geopolitiche del tempo che viviamo. Sono 19 i documentari in concorso tra lungometraggi e cortometraggi. Storie dalla Palestina alla Cina, dall’Italia all’Austria, dall’Etiopia all’Ucraina. Più della metà arrivano al festival come anteprima nazionale. Vicende, personaggi e visioni che rappresentano la complessità del nostro tempo: dall’emergenza dei cambiamenti climatici alle migrazioni, dalla guerra alle disuguaglianze sociali. Tra i film in anteprima nazionale, Adieu Savage di Sergio Guataquira Sarmiento (Belgio, 2022, 90’) che firma una bellissima opera prima su una ricerca iniziatica delle sue radici indio, che diventa un’indimenticabile storia di amicizia; Kenya di Gisela Delgadillo, (Messico, 2022, 88’), ritratto di una donna trans che vive a Città del Messico e che lotta per i diritti della propria comunità; Life, as a Dream di Zhao Xu, (Cina 2022, 20’) sui sogni di cinque lavoratori cinesi; e Stories from the sea di Jola Wieczorek (Austria 2021, 86′), un film sul Mediterraneo come luogo del desiderio visto con gli occhi di tre donne che lo attraversano per motivi completamente diversi tra loro.
Tra i titoli fuori concorso, film di primo piano, vincitori di prestigiosi premi nazionali e internazionali. Tra gli altri: Sur l’Adamant di Nicolas Philibert vincitore dell’Orso d’oro all’ultimo Festival di Berlino che sarà proiettato alla presenza della produttrice Céline Loiseau, componente della giuria internazionale di quest’anno; e Il Cerchio di Sophie Chiarello, vincitore quest’anno del David di Donatello come miglior documentario.
Nuova la location: il Complesso monumentale Sant’Anna di Palermo, sede della Gam, la Galleria Arte Moderna che ospiterà due sale all’aperto – nel chiostro Sant’Anna e nel cortile Bonet – e una terza sala all’interno del monumentale Palazzo quattrocentesco, trasformandosi per sette giorni in un affascinante cinema sotto le stelle. Il festival sarà anche un momento per scoprire altri luoghi della città: alcune attività collaterali, come i laboratori di creatività ambientale dedicati sia agli adulti che ai più piccini e realizzati in collaborazione con Edizioni Precarie e Radici, si svolgeranno all’Orto Botanico di Palermo, mentre insieme al Touring club Palermo gli spettatori del festival potranno partecipare a visite narrate di alcune chiese della città. Ad arricchire la settimana tanti eventi collaterali: talk, concerti, laboratori e gli incontri con proiezione di “Creare Legami” su percorsi sociali realizzati attraverso il cinema nelle scuole o in altri particolari contesti come gli istituti penitenziari e i Centri terapeutici assistiti per pazienti con problemi di salute mentale.
Attenzione all’ambiente: Doc for future
A partire dal progetto grafico, ideato da Donato Faruolo, ispirato a immagini di un trattato di botanica, il Festival ha voluto porre anche quest’anno l’accento sulle tematiche ambientali non solo adottando le linee guida green di AFIC ma anche nella programmazione. In concorso, film come Fragments from heaven di Adnane Baraka (Marocco 2022, 84’), Vento na fronteira di Laura Faerman (Brasile 2022, 82’) e Doctor Apa di Ibadilla Adzhibaev (Kyrgyzstan 2022, 42′), cortometraggi come Serigne di Rodrigo Hernandez Tejero, Edu Marín, Adriana Cardoso (Spagna 2023, 27′) e Anaklia di Elisa Baccolo (Georgia-Italia 2022, 7′) trattano le questioni più urgenti e sensibili, dove la dimensione ambientale si intreccia con quella sociale ed economica. Mentre la sensibilità botanica è al centro del cortometraggio Algorithms of Beauty di Miléna Trivier (Belgio 2022, 21’). Il miglior documentario a tema ambientale riceverà il premio Doc For Future assegnato da Enel Green Power, main sponsor e partner del festival.
L’attenzione all’ambiente caratterizza anche la programmazione fuori concorso e degli eventi collaterali con il cortometraggio Dazzling Shadows di Keja Kramer e Joe Schievano, ed i laboratori di cianotipia organizzati da Edizioni Precarie e Radici che si terranno all’interno dell’Orto Botanico di Palermo.
Spazio ai giovani: Sicilia Doc e ItineranzeAi registi esordienti è dedicata Sicilia Doc, la rassegna fuori concorso realizzata in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia – sede Sicilia e la sua direttrice artistica Costanza Quatriglio, riservata ai lavori di diploma del CSC. I film selezionati sono stati realizzati negli ultimi tre anni e raccontano storie vicine e lontane: The way daddy rides di Tiziano Locci (2022, 50’); Lettera da Borgonuovo di Matteo Di Fiore (2021, 42’); Fino alla fine di Beatrice Perego (2022, 24’); I love you, you love me di Luna Zimmerman e Antonia Stelitano (2023, 20’); Confine liquido di Andrea Scimone (2021, 31’); Una volta ancora di Giulia Di Maggio (2021, 18’). Una delle novità del festival di quest’anno riguarda proprio Sicilia Doc. Per la prima volta al miglior documentario della sezione Sicilia Doc sarà consegnato il premio Cinematographe.it. Il Premio è promosso dalla testata giornalistica online Cinematographe.it, fondata nel 2014 da Teresa Monaco ed Emiliano Cecere, una rivista giovane nata con l’obiettivo di aiutare il cinema, soprattutto quello esordiente e indipendente, che fa spesso fatica a emergere.
Il progetto Itineranze punta invece a formare e accompagnare giovani registi nello sviluppo della loro opera prima o seconda. Un percorso semestrale che si svolge durante alcuni dei festival italiani più importanti del settore: il Bellaria Film Festival, IsReal, Sole Luna Doc Film Festival, PerSo Film Festival, FrontDoc, Festival dei Popoli. Gli autori e le autrici selezionati sono Nuno Escudeiro (Projeto fogo), Giulio Gobbetti (Fine stagione), Jan Stöckel (Shields), Ludovica Mantovan (Predatore), Chiara Ortolani (Conversation of Death), Martina Scalini e Lorenzo Bertolesi (Fragilità ribelle). Durante 3 giorni di workshop a Palermo i partecipanti lavoreranno sullo sviluppo della scrittura del dossier: le note di regia, l’approccio visivo insieme al produttore Paolo Benzi e al tutor Luciano Barisone.
Sguardi DOC: il grande documentario italiano
Quest’anno Sole Luna offre una panoramica sulla produzione cinematografica italiana dedicata al documentario attraverso la programmazione di cinque lungometraggi differenti per tematiche, approccio e stile: Le mura di Bergamo di Stefano Savona (2023, 119’), Il Canto delle Cicale di Marcella Piccinini (2022, 67’), Qui non c’è niente di speciale di Davide Crudetti (2022, 75’), I làder de érba di Luca Rabotti (2021, 52’), Lust Chance di Elisabetta Calamela (2022, 60’) e Il Cerchio di Sophie Chiarello (2022, 108’). Sarà inoltre presente una selezione di cortometraggi realizzati attraverso l’uso creativo di materiali di archivio e home movies degli autori Jacopo Quadri, Federico Di Corato, Alberto Diana e Davide Palella. All’interno di Sguardi Doc Italia anche un focus sul regista Adriano Valerio, vincitore del Corto d’Argento 2023 con Calcutta 8:40AM (Francia 2022, 13’). Il regista sarà ospite del festival per incontrare il pubblico e presentare una selezione delle opere da lui dirette, il suo è un cinema in viaggio sia per temi che per modalità narrative, capace di raccontare stati d’animo e relazioni tra persone nella forma breve del cortometraggio.
Fuori concorso: la rassegna su Iran – Afghanistan
Mohsen Makhmalbaf e il suo nuovo film Talking with Rivers sulla storia di Iran e Afghanistan, inaugura anche un focus specifico fuori concorso curato dal regista e direttore dell’Asiatica Film Festival Italo Spinelli con altri 4 documentari su Iran e Afghanistan. Mohsen Makhmalbaf regista, scrittore e produttore, e? conosciuto per essere uno tra i fondatori della new wave del cinema iraniano e tra i registi più influenti al mondo. Durante la sua carriera Makhmalbaf ha realizzato numerosi film acclamati dalla critica come Salam Cinema (Cannes 1995), Time of love (Cannes 1995), Gabbeh (Cannes 1996), Pane e fiore (Locarno1996), Il Silenzio (Venezia 1998), Tales of Kish (Cannes 1999), Testing democracy (Venezia 1999), Viaggio a Kandahar (Cannes 2001), Scream of the Ants (Montreal 2007), The President (Venezia 2014) e The Nightn of Zayandeh-Rood (Venezia 2017).
La rassegna fuori concorso è uno dei tratti distintivi della 18esima edizione e vanta altri quattro documentari sui temi della libertà di stampa e della condizione delle donne, alcuni dei quali mai proiettati in Italia: The Etilaat Roz di Abbas Rezaie (Afghanistan 2022, 93’) sul ritorno al potere dei Talebani a Kabul; Formerly youth square di Mina Akbari (Iran 2023, 68’) sulla fine della stagione riformista in Iran (prima del movimento Donna Vita Libertà); Exodus di Bahman Kiarostami (Iran, 2018, 77′), sulla condizione sociale degli afgani in Iran; e Roots in the Wind di Soraya Akhlaqi (Afghanistan 2022, 26’), che racconta da un’altra angolazione la convivenza di afgani e iraniani in Iran.
La giuria internazionale e le altre giurie: studenti e nuovi italiani
La giuria internazionale sarà composta da: la regista iraniana Firouzeh Khosrovani, vincitrice del SLDFF 2022 con il film Radiograph of a Family; il critico cinematografico e fondatore de La Festa del Cinema di Roma, Giorgio Gosetti; il poeta spagnolo e direttore dell’Instituto Cervantes di Palermo, Juan Carlos Reche Cala; la docente di storia e direttrice dell’American Academy di Roma, Aliza Wong; e la produttrice francese Céline Loiseau, tra l’altro “vincitrice” dell’Orso d’oro al Festival di Berlino con il film di Nicholas Philibert Sur l’Adamant che sarà presentato come evento speciale al Festival. La giuria valuterà i film in concorso assegnando il premio al miglior lungometraggio e al miglior cortometraggio in gara. A lavoro durante le giornate del festival anche altre due giurie: la giuria degli studenti composta dai ragazz* della V B del Liceo Classico europeo dell’ Educandato Statale “Maria Adelaide”; e la giuria Nuovi italiani composta da Marcellin Assande Kouassi originario della Costa d’Avorio; Bandiougou Diawara, vicepresidente di Giocherenda originario del Mali; Mohamed Maalel originario di Andria e figlio di padre tunisino e madre pugliese; Junaky Md Abdur, di origini bengalesi; e Sonia Tazeghdanti nata a Palermo da madre mauriziana e padre tunisino.
Creare Legami
Il festival vuole essere un catalizzatore di connessioni, una cassa di risonanza per iniziative del territorio, che trovano all’interno della programmazione del Sole Luna Doc Film Festival un’occasione di visibilità, di confronto e di relazione tra mondi apparentemente lontani, ma che possono scoprirsi vicini. Quest’anno Sole Luna doc ospiterà progetti di educazione attraverso il cinema, destinati a giovani studenti con background molto differenti.
Dal progetto GAP. Graffiti Art In Prison, prende spunto l’omonimo documentario di Chiara Agnello che segue le storie delle artiste e artisti coinvolti nel progetto insieme a dottorandi e detenute e detenuti delle carceri del Pagliarelli, Ucciardone, Malaspina a Palermo, e di Sollicciano a Firenze, durante i workshop tenuti nel corso del 2022 negli istituti penitenziari. Stessa cosa per Classici in Strada di Miriam Cossu e Antonio Macaluso con il patrocinio del Comune di Palermo che racconta la rete di 24 scuole, associazioni, istituzioni che ruotano attorno alle performance teatrali che portano per le piazze della città i testi della letteratura classica.
Nascono dal Piano nazionale di educazione all’immagine per le scuole promosso dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito i quattro film di cinema partecipativo in programma, realizzati tra Palermo e Roma dalla casa di produzione Zabriskie e dall’associazione La Bandita. Quattro film ideati e realizzati attraverso laboratori di cinema partecipativo condotti da professionisti del cinema con il supporto di esperti educatori. Ognuno racconta un pezzo di territorio: Piazza del baratto; PTR. Perdere Trovare Ritrovarsi; Cronache dal quartiere; One time, one street.
Menti in Corto è invece un concorso nazionale di cortometraggi ideato dalla CTA Sentiero per la vita di Calatafimi-Segesta nel 2020 e rivolto a utenti e operatori del servizio di salute mentale. La seconda edizione è in corso e Sole Luna Doc proietterà i primi due film classificati nella valutazione della giuria tecnica della prima edizione: Il treno dei desideri di Giulia Di Maggio (Italia, 2020, 12’), presentato dalla Comunità Terapeutica Assistita La Rinascita di Villarosa (En); e Gesù in ferie… Tanto immaginare non costa nulla di Michele Bia (Italia, 2021, 18′), presentato dalla Cooperativa sociale Questa Città di Gravina di Puglia (Bari). Seguirà dibattito con gli ideatori del concorso, la regista e operatori delle CTA.
DICHIARAZIONI
Il sindaco Roberto Lagalla: “Sole Luna Doc Film Festival è il Festival internazionale del documentario di Palermo. Una finestra che da questa città – centro di snodo del Mediterraneo – è stata spesso nella sua storia laboratorio e luogo di sperimentazione che hanno anticipato soluzioni messe in atto altrove successivamente. Il Festival da 18 anni guarda ai fenomeni della nostra contemporaneità con sensibilità acuta. A questo appuntamento mi lega un affetto particolare, avendolo seguito da Rettore, da Assessore regionale e oggi da Sindaco di questa città bellissima e difficilissima”.
La presidente del Festival, Lucia Gotti Venturato: “Chi vorrà, scoprirà un festival sensibile alla questione ambientale, che usa il web solo per buone pratiche, che ha dato vita a processi virtuosi che hanno innescato l’avvio di filiere produttive di traduzione e sotto-titolatura, di gestione e comunicazione di eventi culturali, che crede nelle giovani generazioni, che dà valore al pensiero e giudizio dei nuovi italiani che, sempre di più, saranno decisivi per il futuro del nostro paese e non solo. Un festival che produce anche un indotto economico significativo. Studio, ricerca, formazione, tutela dell’ambiente, innovazione sono considerati capitale intangibile, ma è ormai dimostrato da rilevazioni scientifiche che il valore generato è capace di elevare il PIL di un paese di molti punti percentuale e che anche l’intrattenimento di qualità vi gioca un ruolo significativo. Siamo quindi fieri di fare anche noi la nostra piccola parte.”.
I direttori artistici Chiara Andrich e Andrea Mura: “Sole Luna Doc si conferma anche quest’anno uno spazio per il cinema documentario particolarmente sensibile alle tematiche dei diritti umani e con un’attenzione particolare alle produzioni indipendenti e ai registi emergenti. Sia i lungometraggi che i cortometraggi in concorso testimoniano ancora una volta la vitalità del cinema documentario, la sua libertà nel filmare la parola e i corpi, la dignità di raccontare gli “altri” partendo dall’incontro e dalla esperienza del reale. Siamo inoltre orgogliosi di poter ospitare in questa edizione un focus su Iran e Afghanistan in una selezione curata da Italo Spinelli, fondatore del festival Asiatica di Roma, che vedrà in apertura la première mondiale di Talking with rivers di Mohsen Makhmalbaf”.
La direttrice scientifica Gabriella D’Agostino: “Il Paese ideale non è da inventare è scritto nella nostra Costituzione ed è scritto nelle norme di diritto internazionale a tutela dell’essere umano e dei suoi diritti fondamentali, dell’ambiente, della diversità, delle minoranze. Sole Luna Doc Film Festival con la selezione dei film in programma ricorda a tutti e a tutte quanto il Paese ideale e il Mondo ideale, così facili da realizzare, si stiano allontanando dalla quotidianità delle nostre esistenze. Un richiamo a riflettere e agire, a non restare a guardare”.