
(AGENPARL) – mer 28 giugno 2023 COMUNICATO STAMPA
Pensioni: Anp-Cia, a luglio quattordicesima e aumento delle minime
Boccata d’ossigeno contro inflazione e caro bollette, ma servono misure strutturali
Roma, 28 giu – A luglio torna la quattordicesima mensilità per 3 milioni di pensionati dai 64
anni in su e con assegni sotto i 1.100 euro e poi arriva, finalmente, l’aumento delle pensioni
minime, in particolare per gli over 75 con lo scatto a 600 euro, come previsto dalla legge di
Bilancio. Lo ricorda Anp, l’Associazione nazionale pensionati di Cia-Agricoltori Italiani,
aggiungendo che, con la mensilità in più, giungeranno anche tutti gli arretrati dovuti a partire da
gennaio, non ancora erogati.
“È una boccata d’ossigeno indispensabile -spiega il presidente nazionale di Anp-Cia,
Alessandro Del Carlo- per una fascia di popolazione che è precipitata in condizioni di disagio
sociale a causa della crisi, tra inflazione e caro bollette”.
Difficoltà certificate anche dall’Istat nell’ultimo report su reddito e condizioni di vita, dove si
rileva che 1 persona su 4 è a rischio povertà, con gli aumenti dei costi fissi che colpiscono
pesantemente i redditi più bassi, mentre i diritti sociali, come il diritto a cure tempestive
assicurate dal Servizio sanitario nazionale, si ridimensionano di anno in anno.
Per questo, evidenzia Del Carlo, “la quattordicesima, coì come i primi incrementi degli
assegni, non sono sufficienti in questa fase, ma restano misure tampone a cui vanno
necessariamente affiancati provvedimenti strutturali”. In questo senso, prioritario per Anp-Cia è:
aumentare le pensioni al minimo almeno a 780 euro; adeguare le modalità di indicizzazione delle
pensioni per difenderne il potere d’acquisto, che è calato già dell’11%; istituire una pensione di
garanzia per i giovani.
In più, “bisogna assolutamente modificare le regole previdenziali per le donne, oggi assai
penalizzanti -aggiunge la vicepresidente nazionale di Anp-Cia, Giovanna Gazzetta-. Ricordiamo,
infatti, che la quattordicesima ha un importo variabile a seconda della contribuzione con cui è
stata liquidata la pensione, elemento che sfavorisce le donne, che hanno alle spalle una carriera
lavorativa spesso discontinua”.
Ecco perché, conclude il presidente di Anp-Cia, “nonostante alcuni miglioramenti, che
apprezziamo, il nodo delle pensioni basse resta aperto. Manca ancora il riconoscimento pieno
del diritto a una pensione dignitosa, capace di garantire l’autonomia economica delle famiglie”.
Proprio “i diritti e la dignità per i pensionati sono gli obiettivi che Anp intende perseguire –
conclude Del Carlo- anche attraverso una nuova stagione di mobilitazione per sensibilizzare
parlamentari e governo in vista della nuova legge di Bilancio”.