
(AGENPARL) – lun 19 giugno 2023 [image: image.png]
«Chiederemo all’UNESCO che iscriva il sistema MOSE nella lista dei beni del
patrimonio culturale mondiale. Infatti, esso rappresenta un capolavoro del
genio creativo dell’uomo ed un esempio straordinario nell’odierno sforzo di
adattamento ai cambiamenti del clima». Lo ha dichiarato il presidente della
Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità *Renato Brunetta*
al Corriere della Sera. Il presidente ha poi proseguito: «Alla prossima
conferenza delle ONU sui Cambiamenti Climatici (COP 28), l’Italia potrebbe
annunciare che intende consegnare al resto del mondo il know-how sviluppato
a Venezia. Un contributo immediato e concreto, per un futuro sostenibile:
grazie al MOSE non è più il mondo che salva Venezia, ma è Venezia che salva
il mondo, dimostrando che se si agisce con scienza, coscienza e coraggio,
nulla è impossibile. Venezia, la più antica città del futuro».
Brunetta ha poi evidenziato il ruolo della fondazione: «La Fondazione
Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità, di cui sono presidente,
lavora per attirare interventi che producano cultura e investimenti
sostenibili. È un disegno ampio, condiviso dalle amministrazioni locali, ed
io sono onorato di avere come vicepresidenti Luca Zaia e Luigi Brugnaro, il
presidente della Regione del Veneto ed il sindaco di Venezia. Abbiamo come
soci alcune eccellenze veneziane, quali la Fondazione Cini ed i nostri
atenei, ma anche molte delle migliori ed importanti aziende italiane, che
hanno accettato questa sfida. Promuoviamo iniziative concrete, collegate a
tecnologie avanzate quali la filiera dell’idrogeno, ma anche al mondo
finanziario, come i bond di sostenibilità certificati da Ca’ Foscari».