
(AGENPARL) – mar 23 maggio 2023 L’ UGL Metalmeccanici chiede sia fatta chiarezza sulla manifestazione d’interesse vincolante di IMR Industries, la stessa impresa lombarda afferma categoricamente che è non è mai stata avanzata a Wartsila alcuna proposta vincolante, in qualsiasi forma o modo, e che le discussioni sono terminate un paio di mesi fa, in quanto non vi erano dei presupposti necessari per una buona riuscita del piano industriale. Nella giornata di ieri Wärtsilä comunica di aver ricevuto appena sabato 20 maggio l’informazione della decisione di IMR Industries riguardo l’interruzione della trattativa.
Durante la presentazione in sede ministeriale a Governo, Regione, organizzazioni sindacali e parlamentari, la società brianzola, produttrice di plastiche per il settore delle automobili, aveva dedicato una slide dettagliata che trattava della possibilità di assorbire 250 posti di lavoro a regime entro il 2025 e di 24 mesi necessari per l’installazione delle nuove linee produttive. Trieste diverrebbe luogo di produzione di componenti e centro logistico per un investimento pianificato di 20 milioni. A questo punto però verrebbe meno tale proposta, alla pari dell’azienda austriaca Christof, uscita all’improvviso e senza alcuna motivazione.
Rimarrebbe solo la proposta della startup italiana che produce elettrolizzatori, la H2 Energy, che si potrebbe far affiancare alla Mitsubishi, la quale però non ha espresso per il momento nessuna proposta vincolante.
Riteniamo grave la situazione che si è venuta a creare – afferma il segretario regionale UGL Metalmeccanici Michael D’Andrea -, nel caso si accertasse che l’azienda ha dichiarato il falso al tavolo ministeriale in merito sia all’azienda austriaca Christof, che alla lombarda IMR Industries. Chiediamo a Regione e Governo di intervenire affinché i lavoratori possano avere un quadro chiaro della drammatica situazione che li coinvolge.