
(AGENPARL) – dom 14 maggio 2023 CGIL SICILIA
UFFICI STAMPA
COMUNICATO STAMPA
Caro affitti: Cgil, Sunia e Udu con gli studenti per il diritto allo
studio e per la soluzione del disagio abitativo. “la soluzione nella
realizzazione di edilizia residenziale universitaria pubblica e in
adeguate politiche per le città”
PaIermo, 14 mag- “Il caro affitti nelle città universitarie italiane
penalizza ancora una volta le famiglie a reddito medio o medio basso del
Meridione che non sono in condizioni di sostenere le scelte delle loro
figlie e dei loro figli. Il problema è la conseguenza dell’assenza di
politiche pubbliche per le città e per l’abitare e della mancanza di
programmazione, che mettono a dura prova migliaia di nuclei familiari e
gli studenti”. Lo sostengono in una nota congiunta Cgil, Sunia e Udu
siciliani. “ Il problema per gli studenti – affermano- si può risolvere
solo con la realizzazione di edilizia residenziale universitaria
pubblica,anche attraverso gli Istituti autonomi e gli Enti per il
diritto allo studio. Occorre comunque pensare a piani – sottolineano-
che contemplino anche la soluzione del problema del disagio abitativo
per una più ampia platea. In questo quadro- sostengono Cgil, Sunia e
Udu- l’utilizzo di immobili pubblici dismessi messi a disposizione
dall’agenzia del demanio potrebbe essere una soluzione utile ed
opportuna”. “La battaglia degli studenti per il diritto allo studio in
città accoglienti e solidali dove il diritto a vivere e ad abitare sia
un diritto per tutte e tutti – prosegue la nota – è una battaglia che
sosteniamo e facciamo nostra. Da tempo chiediamo soluzioni per il caro
affitti che assieme all’utilizzo per fini turistici degli immobili, sta
contribuendo a espellere migliaia di nuclei familiari dai centri
urbani”. Le tre sigle rilevano che “nelle città siciliane il costo
pagato dai ragazzi e dalle ragazze fuori sede non si limita al canone ma
è ulteriormente aggravato dalla fatiscenza degli immobili, dalla
irregolarità dei contratti e dall’inefficienza e dalla vetustà degli
impianti elettrici che determinano costi insostenibili per i servizi”.
Cgil, Sunia, Udu sottolineano dunque la necessità di aprire tavoli di
confronto sia a livello nazionale che regionale coinvolgendo gli Atenei,
gli Enti per il Diritto allo studio, le rappresentanze degli studenti e
dei sindacati. degli inquilini e confederali “per definire piani per il
diritto allo studio e alla città per le ragazze e i ragazzi e per un
utilizzo ottimale dei fondi del Pnrr che allo stato attuale sembra siano
stati dirottati su progetti di Housing sociale realizzati e gestiti dai
privati che ridurranno i costi per gli studenti di meno del 10%”.
2023 dac