(AGENPARL) – sab 29 aprile 2023 Prot. n.______ Federico Marini
LAVORO 1° MAGGIO – Nell’Isola il lavoro non è ancora per tutti: nel
2022 16mila occupati in meno rispetto al 2019. Soffrono anche gli
indipendenti. Maria Amelia Lai (Confartigianato Imprese Sardegna): “Non
potrà mai essere Festa senza un lavoro per tutti: troppi coloro che non hanno
una realizzazione lavorativa e professionale. PNRR occasione fondamentale”.
Associazioni Non per tutti il Primo maggio è la Festa del Lavoro, soprattutto per i lavoratori
Territoriali indipendenti il cui totale nel 2022 non ha ancora raggiunto il livello pre-covid.
Sud Sardegna
Nel 2022 in Sardegna sono 566 mila gli occupati, numero ancora inferiore di 16
Cagliari mila unità (-2,7%) rispetto ai 582 mila del 2019, risultato che posiziona l’Isola al
Via Riva Villasanta 241
recupero, con 3 mila unità in più (+0,5%). Tra le 5 province sarde, solo 2 superano i
Oristano
Via Campanelli, 41 livelli occupazionali pre-crisi: Cagliari (+1,7%) e Nuoro (+0,5%); al contrario restano
Nuoro 3,2%), Oristano (-3,4%) e Sassari (-7,3%).
Via Brig.Sassari, 37 Sono questi i principali numeri sull’occupazione nell’Isola, che emergono dal
report “Primavera 2023: tendenze, cambiamenti e incertezze della Sardegna” realizzato
Sassari dall’Ufficio Studi di Confartigianato Sardegna, su dati Istat nel triennio 2019-2022
Via Alghero, 30
le difficoltà di reperimento in Sardegna, che ancora rispecchiano la difficile uscita
Gallura Olbia
Via Sangallo 67 dalla crisi Covid 19.
Sardegna non potrà essere la Festa di tutti i lavoratori – commenta Maria Amelia Lai,
Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – non potranno festeggiare le 16mila
donne e uomini che hanno perso l’impiego, non riescono a trovarlo, hanno dovuto
chiudere l’azienda e non riescono a trovare una nuova via imprenditoriale”. “I numeri ci
ricordano anche come una leggera ripresa si sia vista proprio negli ultimi 2 anni –
prosegue Lai – con l’intervento pubblico, con le garanzie finanziarie statali, i “Sostegni”
e i “Ristori”, e con il Superbonus e gli altri bonus che nel mercato del “sistema casa”,
tra imprese dirette e indotto, interessando la quasi totalità delle attività artigiane, hanno
creato lavoro e immesso una notevole quantità di liquidità. A livello regionale un
sostegno fortissimo è arrivato dalla Legge 949, grazie ai 70 milioni di euro di
finanziamenti arrivati dalla Regione e dagli Assessorati al Bilancio e Artigianato, dietro
le richieste di Confartigianato Sardegna”. Secondo l’Associazione Artigiana, “molte
aziende proseguono un complesso e difficile percorso di resistenza e stanno facendo di
tutto per provare a venire fuori dal tunnel buio: gli imprenditori hanno dovere di
crederci fino in fondo. Possiamo affermare che i piccoli imprenditori credono nella
ripartenza, stanno sfruttando tutte le attuali opportunità e si stanno preparando per
quelle che arriveranno a breve. Segno che stanno interpretando le nuove esigenze del
mercato”.
Confartigianato Imprese Sardegna
INDIPENDENTI E DIPENDENTI – Nel percorso del recupero dell’occupazione
pre-pandemia, non ancora concluso per la nostra regione, la componente che ha risentito
maggiormente dello shock è quella dei lavoratori indipendenti. Sono 138 mila nel 2022
gli indipendenti – imprenditori, liberi professionisti, lavoratori autonomi, etc. – pari a
poco meno di un occupato su 4 (il 24,3% dell’occupazione totale), in calo rispetto al 2019
di 6 mila unità (-4,3%). A livello provinciale riduzioni più consistenti, rispetto al 2019, si
rilevano per gli indipendenti di Oristano (-16,9%), Sassari (-14,4%) e Sud Sardegna (-
4,5%). All’opposto dinamiche positive di recupero 2019-2022 si osservano per Nuoro
(+2,4%) e Cagliari (+14,1%). I dipendenti, che sono 429 mila e che rappresentano il
75,7% dell’occupazione complessiva, diversamente dal trend nazionale, rispetto al 2019,
scendono di 10 mila unità (-2,2%), posizionando la nostra regione penultima nel ranking
con le altre 19 regioni. La dinamica dell’occupazione dipendente è determinata dalla
tenuta dell’occupazione a tempo indeterminato (+0,2% sul 2019) e da un calo consistente
delle figure a tempo determinato (-10,1%). Il mercato del lavoro dell’Isola registra una
dinamica negativa sia dell’occupazione a tempo pieno (-1,9% sul 2019) che, in
particolare, di quella part time (-3,2%).
A livello provinciale riduzioni più consistenti della platea di dipendenti rispetto alla
media regionale si osservano per le province di Sassari (-4,6%) e Sud Sardegna (-2,8%).
Si distingue Oristano che, diversamente dalle altre province, presenta una dinamica
positiva (+2,1%).
“Il ritardo nel recuperare, per il lavoro autonomo, i livelli pre-pandemia – riprende
la Presidente Lai – conferma la criticità della situazione più volte evidenziata. Ci sono
poi forti squilibri sociali perché finora abbiamo sottovalutato anche le conseguenze
della crisi demografica. Abbiamo sia una bassa natalità, sia una bassa occupazione
femminile che condizionano la ripresa”. “Quanto al PNRR – prosegue – il successo
dipenderà anche dalla capacità di coinvolgere tutti gli attori del nostro tessuto
produttivo, a partire dagli artigiani e dalle piccole imprese”. Per la Presidente di
Confartigianato Sardegna, inoltre “c’è la necessità di superare le carenze nei processi
decisionali e nelle procedure della Pubblica amministrazione che stanno ritardando
l’attuazione del PIANO. La piena realizzazione di questo va garantita anche attraverso
la capacità di rinegoziazione delle risorse e di revisione delle linee di investimento che
vanno integrate con la nuova politica di coesione 2021-2027”. “La nostra Associazione,
per questo – conclude la Lai – auspica un deciso impegno per sostenere gli sforzi degli
imprenditori, alle prese con le minacce dell’inflazione e degli incrementi dei costi
aziendali. E’ una sfida sulla quale il Governo ma anche la Regione Sardegna e i Comuni
devono concentrare ogni iniziativa per non perdere un’opportunità irripetibile per il
nostro Territorio e per tutto il Paese”.
OCCUPATI PER SETTORI – A livello settoriale nel 2022 gli occupati dell’Isola
non raggiungono i livelli del 2019 nei Servizi, settore in cui lavorano il 77% degli
occupati che si riducono di 35 mila unità (-7,5%), calo determinato principalmente dalla
riduzione del numero di occupati nel settore commercio, alberghi e ristoranti (-10,1% >
della riduzione del -6,3% rilevato per il comparto altre attività dei servizi). Al contrario,
vengono raggiunti e superati i livelli del 2019 nel settore chiave della ripresa post
Confartigianato Imprese Sardegna
pandemia, le Costruzioni, che nel 2022 conta 12 mila unità in più (+37,3%), dinamica che
la posiziona 3^ nella classifica nazionale, e nel settore del Manifatturiero esteso, che nel
2022 conta 9 mila unità in più (+18,3%), dinamica che la posiziona 1^ nella classifica
nazionale. A livello provinciale nel Manifatturiero esteso l’occupazione recupera e supera
i livelli 2019 facendo meglio della media regionale a Sassari (+33,9%) e Sud Sardegna
(+25,5%) entrambe tra le prime 10 province italiane – 4^ e 7^ – per dinamiche di recupero
più incalzanti; nei Servizi l’occupazione resta sotto i livelli pre pandemia per tutte le
province con riduzioni più marcate della media per Sud Sardegna (-9,7%) e Sassari (-
11,7%), quest’ultima occupa la 106^ posizione su 107 per calo più ampio
dell’occupazione nel settore; mentre nelle Costruzioni dinamiche migliori della media
regionale si osservano per Cagliari (+63,8%), 10^ nel ranking nazionale, seguita da
Nuoro (+48,8%) e dal Sud Sardegna (+44,6%).
ENTRATE PREVISTE AD APRILE 2023 – Ad aprile 2023, complici le vacanze
pasquali e il ponte del 25 Aprile e di fine mese, nella nostra regione la domanda di lavoro
risulta vivace registrando rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente un incremento
del +40,4% con oltre 15 mila entrate previste nel periodo, 4 mila in più rispetto a quelle
preventivate un anno fa. A trainare la crescita della domanda il settore delle dei Servizi
(+51,1%), in particolare quello dei Servizi alle persone e dei Servizi di alloggio e
ristorazione; servizi turistici. Oltre la metà della domanda di questo mese (il 68,8%)
proviene dalle MPI del territorio.
DIFFICOLTA’ DI REPERIMENTO -. Persiste la problematica della difficoltà di
reperimento: ad aprile 2023 la quota di entrate di difficile reperimento si attesta al 44,6%,
superiore di 9 punti alla quota rilevata nello stesso periodo di un anno fa (aprile 2022).
Confartigianato Imprese Sardegna
http://WWW.CONFARTIGIANATOSARDEGNA.IT
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