
[lid] – La sala Giovanni Spadolini del Collegio Romano, sede del Ministero della Cultura, gremita di protagonisti del mondo culturale italiano.
Il presidente Ivan Drogo Inglese ha spiegato come è nato l’ente Stati Generali del Patrimonio Italiano che trae ispirazioni dalla previsione del Codice dei Beni Culturali (il decreto 42/2004) che con l’articolo 111 aveva ipotizzato un soggetto privato che, in sinergia col pubblico, potesse dedicarsi alla valorizzazione dei beni e del patrimonio culturale.
A sostenere questo percorso è intervenuto anche Giuliano Urbani che nel 2004 ricopriva l’incarico di ministro dei beni culturali (con il governo guidato da Silvio Berlusconi) e sotto la cui guida venne emanato il codice (che infatti è conosciuto come Codice Urbani).
In sala interviene il consigliere Mario Torsello, oggi presidente di sezione del Consiglio di Stato e all’epoca consigliere legislativo del ministro Urbani, che partecipò attivamente alla stesura del testo.
All’evento ha partecipato la Fondazione Spadolini presieduta da Cosimo Ceccuti che ha ricordato la nascita del ministero voluto dall’allora capo del governo Aldo Moro e dal senatore Giovanni Spadolini che fu il primo ministro dei beni culturali nella storia della repubblica italiana.
“da Giovanni Spadolini a Gennaro Sangiuliano sono stati complessivamente ventisette i ministri che si sono succeduti” ha ricordato Drogo Inglese.
Suggestivo il ricordo di Giorgio Bassani delineato da Antonella Caroli Palladini presidente di Italia Nostra la più storica associazione italiana di salvaguardia e tutela del patrimonio.
Sull’operato dell’attuale ministro Gennaro Sangiuliano Drogo Inglese ha chiesto allo stesso di trarre ispirazione nell’operato dei suoi predecessori Spadolini e Urbani soprattutto “per trasformare i beni e il patrimonio culturale in una opportunità di lavoro e di occupazione soprattutto per le future e giovani generazioni”.
Tra gli attestati di merito “Senatore Giovanni Spadolini” uno è stato assegnato a Iccrom l’ente internazionale per la conservazione dei beni culturali costituito dai governi di oltre 130 paesi e che ha la sede mondiale a Roma.
La Fondazione Spadolini e Italia Nostra sono due delle 150 organizzazioni private e pubbliche che hanno partecipato alla costituzione dell’ente Stati Generali del Patrimonio Italiano la cui prima convocazione risale al 2021 con il patrocinio del Cnel Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro.