
(AGENPARL) – sab 15 aprile 2023 COMUNICATO STAMPA
RUFFILLI: TASSINARI (FI), SUO INSEGNAMENTO ANCORA ATTUALE
“Il senatore Roberto Ruffilli è stato assassinato 35 anni fa il 16 aprile 1988, perché era impegnato a valorizzare l’equilibrio tra un parlamento eletto con il metodo proporzionale e un governo di coalizione formulato in base ad un sistema maggioritario, in maniera da conciliare rappresentanza e governabilità, mediazione e decisione, potere legislativo ed esecutivo. Questa era la via che, cogliendo tutte le potenzialità della nostra carta costituzionale, aveva individuato per fare dei cittadini i veri arbitri del funzionamento della nostra democrazia. Consentire agli elettori di scegliere direttamente la maggioranza di governo, o di cambiarla, avrebbe infatti permesso di allargare la base di partecipazione democratica, abbandonando la prassi del consociativismo per approdare ad una democrazia dell’alternanza tipica delle democrazie mature”. E’ quanto sostiene la deputata di Forza Italia e coordinatrice regionale dell’Emilia Romagna per gli azzurri, Rosaria Tassinari, unendosi alle celebrazioni ufficiali che le istituzioni della città di Forlì hanno organizzato domenica 16 aprile, per ricordare il “figlio benemerito, il professore universitario prestato alla politica, l’uomo chiave del rinnovamento”. Spiega la deputata Tassinari: “Il suo insegnamento, radicato sull’umanesimo democratico della polis greca e del diritto romano, e sul cattolicesimo democratico, è ancora attuale, perché fondato su salde basi che intendono la politica come servizio, il cittadino non suddito ma arbitro dell’azione politica, l’elettore una persona umana che vive in una comunità di relazioni”. Aggiunge Tassinari: “Lo studio principale di Ruffilli riguardava appunto il concetto di ‘cittadino arbitro’, ossia un cittadino partecipe, protagonista ma, soprattutto, in grado di determinare il corso della politica. In altre parola voleva riformare lo Stato e le istituzioni per riavvicinare i cittadini alla partecipazione, mentre in questi ultimi 35 anni abbiamo assistito sempre più ad un progressivo e preoccupante allontanamento”. Per la deputata azzurra, “questi valori non appartengono solo ad una parte politica, ma alla politica che ha al centro la persona umana, tutta la persona umana in tutte le sue espressioni e l’intera comunità umana, come vuole la nostra Costituzione, che Ruffilli voleva aggiornare e che noi tutti, in parlamento, al governo e nelle varie istituzioni del Paese siamo chiamati ad attualizzare”. La deputata Tassinari conclude: “Il miglior modo di commemorare il professore e il politico Ruffilli è quello di riprendere in mano il suo libro ‘Il cittadino come arbitro’ (Il Mulino), non solo per leggerlo, ma per trarne ancora spunto per la nostra azione politica quotidiana”.