(AGENPARL) – sab 08 aprile 2023 Comunicato stampa Legacoop Romagna
NUOVE ABITUDINI, EXPORT E NECESSITÀ DI INVESTIMENTI:
I SEGNALI DAL VINITALY PER IL VINO COOPERATIVO ROMAGNOLO
Compie 60 anni la capofila della filiera Terre Cevico. Giappone, Scandinavia, Usa e Gran Bretagna guidano il cambiamento dei gusti dei consumatori internazionali
Romagna, 7 aprile 2023 — Innovazione, qualità e sostenibilità trainano l’export del vino cooperativo romagnolo. Dalla partecipazione al Vinitaly della filiera associata a Legacoop Romagna, con la capofila Terre Cevico in evidenza, emerge la conferma di un posizionamento forte sui mercati internazionali e interni.
In generale l’andamento della kermesse è stato molto positivo, con un copioso afflusso di acquirenti dall’estero e un notevole interesse per tutte le linee di prodotto. Il calo dei consumi nella grande distribuzione organizzata è compensato dal traino del settore della ristorazione e dall’export. I gusti, però, come è emerso dagli appuntamenti dell’Alleanza delle Cooperative, continuano a mutare di paese in paese, si adeguano ai contesti locali e anche alle mode alimentari. Occorre quindi evolvere perennemente la propria offerta, pur mantenendo il gusto della tradizione.
Dal lontano Giappone ai paesi scandinavi come Svezia, Finlandia e Norvegia alla Germania ad esempio, è emersa la richiesta di vini biologici e vini certificati etico/sostenibili, con un packaging più leggero del solito: rispetto al vetro si preferisce il tetrapak o addirittura la lattina, non solo e non tanto per una questione di “risparmio”. Il fatto che la confezione sia pienamente riciclabile è diventato un motivo importante di scelta nelle abitudini di molti consumatori del globo, alle prese con una raccolta differenziata molto rigorosa. Dopo la pandemia, insomma, si è riscoperto il piacere della convivialità, ma sono emersi anche nuovi paradigmi di acquisto, come le tre “e”: ecologico, equo ed elegante. Negli Stati Uniti e in Gran Bretagna, invece, la crescita delle vendite è ancora trainata dalle bollicine, che si confermano in cima alle preferenze degli anglosassoni. In generale si apprezzano comunque sempre di più tipologie di vino a moderata gradazione alcolica e accompagnate da certificazioni di natura ambientale ed etica.
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