(AGENPARL) – gio 06 aprile 2023 Prot. n.______ Federico Marini
DOLCI PASQUA – Più di 1600 imprese dolciarie in Sardegna
impegnate tra ripartenza e carenza di personale. E il palato dei sardi si divide
tra tradizionalisti e innovatori, tra colombe e uova di cioccolata. Incremento
dei prezzi dimezzato rispetto alla tendenza di prodotti alimentari e inferiore
alla media europea. Marco Rau (Delegato Alimentazione Confartigianato
Sardegna): “Molte richieste last minute ma i laboratori sardi sono pronti a
soddisfare tutte le richieste”.
Associazioni I sardi si preparano a una Pasqua senza più nemmeno il ricordo delle restrizioni
Territoriali acquistando i prodotti della tradizione, all’insegna della bontà e genuinità. Tra colombe,
Sud Sardegna
uova e dolci tipici, c’è chi da tempo ha provveduto a comprare e ordinare, e c’è chi lo
Cagliari farà all’ultimo in una delle 421 pasticcerie artigianali sparse in ogni angolo della
Via Riva Villasanta 241
Ma in questa vera prima festività post covid, in Sardegna i produttori di dolci
Oristano
Via Campanelli, 41 impegnati sono 1.122, di cui 947 artigiani, mentre i pasticceri interessati sono 555, di cui
Nuoro pasticceria e della produzione di dolci, di cui 1.367 artigianali, l’81,5% di tutte le
Via Brig.Sassari, 37 attività.
Sono questi i dati dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna sulle
Sassari pasticcerie e sul settore dolciario dell’Isola (che include produzione manifatturiera di
Via Alghero, 30
informativo Excelsior 2022.
Gallura Olbia
Via Sangallo 67 “Anche quest’anno a farla da padrone sono i dolci più tradizionali, quindi colombe
l’Alimentazione – c’è un ritorno ai dolci più tradizionali: colomba con canditi e uova al
cioccolato i più richiesti. Nelle vendite il rapporto con il Natale è di 1 a 10 ma le persone
si organizzano all’ultimo”. “Rispetto al periodo delle Festività di dicembre – prosegue
Rau – c’è una minore varietà di dolci anche se per i più golosi le pasticcerie sarde
preparano la pastiera, la colomba al cioccolato o altri dolci non tipici dell’Isola”.
E il palato dei sardi si divide tra quello dei “tradizionalisti”, golosi di colomba
classica e al cioccolato, che vanno sempre per la maggiore, e degli “innovatori”, che
vanno a caccia di colombe al pistacchio, al cioccolato bianco e ai frutti di bosco ma anche
senza glutine e vegan. Lo stesso si può dire per le uova artigianali: al cioccolato nero
fondente e al latte per i “puristi”, caramello salato per gli “avanguardisti” e ripiene di pan
di Spagna e di golose creme, guarnite da frutta fresca o da deliziosa granella, per i
“futuristi”: l’importante che siano tutte finemente decorate artigianalmente.
“Rispetto al passato – riprende il Delegato per l’alimentazione di
Confartigianato Sardegna – si assiste a una richiesta last minute: molti ordini stanno
arrivando in questi ultimi giorni. Ma i laboratori sono attrezzati per soddisfare gli ordini
Confartigianato Imprese Sardegna
così come sono in grado di effettuare consegne a domicilio, servizio sempre più richiesto
dai clienti, stavolta non per le restrizioni legate alla pandemia ma per abitudine entrata
nella vita quotidiana”. “Quel che è certo comunque, nonostante tutto, – conclude Rau – è
che le imprese vanno avanti e i consumatori, anche in tempi non facili come quelli che
stiamo vivendo, continuano a scegliere convintamente la qualità e il saper fare
artigiani”.
I prezzi della pasticceria fresca salgono della metà rispetto all’alimentare.
“Le pasticcerie sarde – continua Rau – come in generale tutte quelle italiane,
stanno assorbendo, in modo più accentuato rispetto agli altri paesi europei, la pressione
dei prezzi delle materie prime e la maggiore spinta sui costi dell’energia, con ricadute
contenute sui prezzi praticati alla clientela”. “La crisi combinata di materie prime e
dell’energia hanno ribaltato effetti pesanti sul comparto dolciario e in particolare sulle
pasticcerie – prosegue il Delegato – le quali hanno reagito con un incremento dei prezzi
dimezzato rispetto alla tendenza di prodotti alimentari e inferiore alla media europea. A
febbraio 2023 le quotazioni internazionali dei cereali in euro, registrano una crescita del
34,9% su base annuale e risultano superiori dell’83,4% al livello del 2019”.
L’analisi dei dati sui prezzi al consumo evidenzia che a febbraio 2023 i prezzi al
consumo dei prodotti alimentari è del +13,2% mentre i prezzi dei prodotti di pasticceria
fresca registrano un ritmo di crescita dimezzato, fermandosi al +6,5%, stabile rispetto a
gennaio e in attenuazione rispetto al +6,7% di dicembre 2022, un ritmo di crescita che è
circa un terzo del +18,4% registrato dai prezzi della pasticceria confezionata.
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