
(AGENPARL) – TRIESTE ven 24 marzo 2023
Tarvisio, 24 mar – La tappa sul Lussari è stata una doppia
scommessa vinta insieme a Cainero, per trovare le risorse
mancanti con le quali sistemare la viabilità e soprattutto per
convincere Vegni che arrivare in vetta in uno dei luoghi simbolo
del Friuli non era una follia. Questo colpo di genio permetterà
alla nostra regione, ancora una volta, di farsi conoscere nel
mondo.
Sono questi, in sintesi, i concetti espressi dal vicegovernatore
della Regione e dall’assessore alle Attività produttive dal palco
del palasport di Tarvisio dove questa sera è stata presentata al
pubblico la 20. tappa della 106. edizione del Giro d’Italia che
si concluderà in vetta al monte Lussari
Il vicegovernatore, nel suo intervento, ha ripercorso le varie
fasi della scommessa che Cainero, insieme alla Regione, ha voluto
giocare per dare ancora una volta una grande visibilità al Friuli
Venezia Giulia. Un’avventura iniziata a pochi passi dal
santuario, dove il “patron” – in compagnia della sua immancabile
cartellina – ha illustrato all’esponente dell’Esecutivo regionale
ciò che si sarebbe dovuto fare per portare i ciclisti in cima
alla vetta. A quella che sembrava un’ipotesi azzardata da un
visionario, hanno fatto seguito fatti concreti, trovando in prima
battuta le risorse mancati – pari a 3 milioni di euro – da
affiancare agli altri 2 milioni della gestione commissariale per
mettere in sicurezza la viabilità che porta in vetta al Lussari.
La seconda scommessa più grande – ha ricordato il vicegovernatore
– è stata quella di convincere il direttore del Giro Mario Vegni
sulla bontà di questo tracciato. Scommessa diventata realtà con
il via libero dell’organizzazione, grazie alla grande forza e
capacità che sono sempre appartenute a Cainero e che erano capaci
di avvolgere chi gli era al fianco. Infine il rappresentante
della Giunta ha ricordato anche il grande lavoro compiuto dalla
Protezione civile, impegnata anch’essa nelle opere per la
sistemazione della viabilità e per l’instancabile impegno nel
garantire la sicurezza e la parte logistica in ogni edizione del
Giro che si è svolta in Friuli Venezia Giulia.
Dal canto suo l’assessore regionale alle Attività produttive ha
ricordato che le manifestazioni sportive come il giro d’Italia
contribuiscono in modo importante a far conoscere il Friuli
Venezia Giulia in Italia e nel mondo e quindi ad attrarre turisti
nel territorio. E la 20. tappa sarà una di quella da “cartolina”
per la regione, con il colpo d’occhio di una delle vette più
rappresentative del territorio che entrerà nelle case di milioni
di telespettatori. L’esponente dell’Esecutivo regionale ha poi
ricordato come Tarvisio nella stagione invernale che si è appena
conclusa ha messo a segno un più 35 per cento di presenze sugli
impianti sciistici: risultato dovuto alla capacità di Regione,
amministratori e imprenditori locali, di fare sistema e investire
nella qualità dell’offerta turistica.
ARC/AL/gg
Fonte/Source: http://www.regione.fvg.it/rafvg/comunicati/comunicato.act?nm=20230324220545009&dir=/rafvg/cms/RAFVG/notiziedallagiunta/&WT.ti=Giro%20d’Italia:%20vetta%20Lussari%20%C3%A8%20doppia%20scommessa%20vinta%20con%20Cainero&WT.cg_n=Rss&WT.rss_f=Notizie%20dalla%20Giunta&WT.rss_a=Giro%20d’Italia:%20vetta%20Lussari%20%C3%A8%20doppia%20scommessa%20vinta%20con%20Cainero