
(AGENPARL) – mer 15 marzo 2023 Il deputato del PD Luciano D’Alfonso ha depositato oggi una interrogazione a risposta orale al Ministro della Giustizia Carlo Nordio per sapere quali provvedimenti egli intenda attuare “per far fronte all’emergenza di personale e all’inadeguatezza strutturale della Casa circondariale di Pescara, costantemente colpita da eventi critici ingestibili”.
Nell’atto D’Alfonso fa presente che il carcere pescarese “è da tempo alle prese con una non più sostenibile condizione di sovraffollamento di detenuti psichiatrici, allontanati perlopiù dagli istituti laziali per ragioni di ordine e sicurezza, che oggi compongono il 17% della popolazione totale del carcere di Pescara – circa 60 su quasi 360 detenuti – in presenza di un reparto Atsm di 7 posti”.
Il parlamentare evidenzia che “i dati che riguardano il personale parlano di un organico di 167 unità di polizia penitenziaria previste, e di una forza di polizia effettiva di 109 (-58 unità) pari a una carenza del -33,54%, a fronte di un dato medio di carenza nazionale del -14%”.
Nell’affermare che “non è più rinviabile l’invio di nuovi addetti di polizia penitenziaria con adeguata formazione professionale e l’invio di medici specializzati capaci di fronteggiare con competenza chi ha problemi di natura psichiatrica” D’Alfonso chiede “se il Ministro sia al corrente della situazione esposta in premessa e, per quanto di sua competenza, intenda adottare iniziative volte a garantire il rispetto dell’articolo 32 della Costituzione, che pone la salute quale fondamentale diritto dell’individuo e della collettività”.
“Ho visitato la Casa circondariale di Pescara lo scorso 10 febbraio – spiega il deputato dem – e ho parlato con i rappresentanti sindacali degli agenti, che mi hanno descritto un quadro critico: ci sono 360 detenuti in una struttura che da regolamento ne dovrebbe contenere al massimo 278, una sezione psichiatrica satura che costringe la direzione a far convivere i reclusi ordinari con quelli che presentano problemi mentali, e personale con una media di ferie residue di tre anni. Si tratta di una situazione esplosiva, bisogna agire con speditezza”.
Testo Allegato: Interrogazione a risposta
orale
Utilizzate
593
parole su un massimo di 600
Al
Ministro dell
a Giustizia
â??
per sapere
â??
premesso che:
italiano
di 46 anni
, originario di Teramo, ha deciso
di togliersi la
vita nella sua cella della Casa circondariale di Pescara. Un
ennesimo tragico evento nelle carceri
abruzzesi che alza le luci dâ??allarme sul sistema carcerario italiano;
Lâ??associazione Antigone,
attraverso il suo Osservatorio, parla del 2022 come â??dellâ??anno dei suicidi in carcereâ?.
In dodici mesi hanno dato fine alla
, circa 20 volte in più
di quanto avviene nel mondo â??liberoâ?
;
in una nota consegnata alla stampa
, a commento di quanto accaduto a Pescara,
il Sindacato Autonomo Polizia
Penitenziaria
, attraverso il su
o
Segretario generale ha sottolineato come â??
eliminare tutti questi disagi sarebbe quella di un ripensamento complessivo della funzione della pena e, al
suo interno, del ruolo del carcere. Anche la consistente presenza di deten
uti con problemi psichiatrici è causa
da tempo di gravi criticità per quanto attiene lâ??ordine e la sicurezza delle carceri del Paese. Il personale di
Polizia Penitenziaria è stremato dai logoranti ritmi di lavoro a causa delle violente e continue aggressio
niâ?
;
La Casa circondariale di Pescara
è da tempo alle prese con una non più sostenibile condizione di
sicurezza, e che oggi
compongono circa il 1
7%
della popolazione
totale
del carcere di Pescara
–
circa 60 su
quasi
360
detenuti
–
in presenza
di un reparto Atsm di 7 posti al massimo
;
i dati che riguardano il personale
della Casa circondariale di Pescara
parlano di
un organico di 167
unità di
polizi
a penitenziaria
previsti,
e di una
forza
di polizia
di 109
,
–
58 unità, pari a una carenza d
el
–
33,54%,
a fronte
di un
dato medio di carenza nazionale d
el
–
14%
. Negli ultimi 4 anni si sono verificate 3 evasioni, a
causa del muro di cinta inadeguat
o ai vigenti standard di sicurezza
;
questi giorni il grave stato in cui versa la Casa circondariale di Pescara
evidenziando
â??l
e carenze strutturali
dellâ??istituto, gli spazi non più idonei allâ??attuale sovraffollamento e spesso non in linea con i dettami normativi,
un muro di cinta così basso ed instabile da rendere indispensabile una sua ricostruzione ex
–
novo, una mensa
di servizi
o posta allâ??interno del carcere, così come la minuscola caserma agenti, fatta di stanze anguste
promosse al rango di spogliatoi per il personale, ma che in realtà sono fatiscenti ed inadatte allâ??odierno scopo,
anche per l’infelice collocazione dentro il ca
rcere che non concede nemmeno che in quella mezz’ora dedicata
al pranzo il personale possa godere di un minimo
relax
”
;
Secondo lâ??interrogante non è più rinviabile
, inoltre,
lâ??invio di
nuovi
a
, con
adeguata formazione professi
onale e lâ??invio di medici specializzati capaci di fronteggiare con competenza chi
ha problemi di natura psichiatrica
–
:
se il
Ministro
sia al corrente della
situazione esposta in premessa
e,
intenda
adottare iniziative volte a
garantire
il
rispetto dellâ??articolo 32 della Costituzione, che pone la salute quale
fondamentale diritto dellâ??individuo e della collettivitÃ
, oltre che promuovere
i
di revisione dei circuiti
penitenziari regionali
, dato che
ad oggi in tutti gli ist
ituti abruzzesi convivono circuiti spesso incompatibili tra
loro e che aumentano le difficoltà gestionali dei reclusi
;
q
uali provvedimenti, il Ministro interrogato, intenda
attuare
per far fronte allâ??emergenza
di personale
di
Polizia Penitenziaria, di psic
hiatri, di educatori e di personale sanitario e
allâ??inadeguatezza strutturale della
Casa circondariale di Pescara, costantemente colpita da eventi critici ingestibili.
FIRMA
Dâ??ALFONSO