
(AGENPARL) – gio 09 marzo 2023 OSPEDALE PORRETTA TERME, FACCI E MARCHETTI (LEGA): “LA MAZZATA FINALE E’ SERVITA: REPERIBILITA’ NOTTURNA GINECOLOGIA RIDOTTA DAL MERCOLEDI’ ALLE 14 DEL VENERDI’”
BOLOGNA, 9 MAR – “La “mazzata” finale è servita: dopo la chiusura del punto nascite ora l’Ospedale di Porretta riduce anche la reperibilità nottura del reparto di ginecologia. La situazione, da imbarazzante quale già era (l’attività ambulatoriale di ginecologia era garantita sino allo scorso gennaio da due medici, uno dei quali – nel frattempo – è andato in pensione) sta diventando insostenibile”.
Lo dichiarano i consiglieri regionali della Lega Michele Facci e Daniele Marchetti, che è anche vicepresidente commissione Sanità, che citano una nota dell’Ausl di Bologna che rende noto che, a partire da oggi, 9 marzo, “l’attività ginecologica dell’Ospedale di Porretta Terme è rimodulata come segue: – dal lunedì al sabato compreso dalle 8 alle 14 per attività ambulatoriali – mentre la reperibilità al momento è garantita solo dalle ore 14 del mercoledì alle ore 14 del venerdì”.
“Siamo di fronte all’ennesimo depotenziamento di un importante servizio sanitario a supporto della maternità nella montagna bolognese, che oggi, stante la perdurante mancanza di un punto nascita, assume una fondamentale valenza strategica” attaccano i leghisti.
Facci e Marchetti ricordano anche “come il Presidente della Regione Stefano Bonaccini abbia più volte dichiarato che è stato un errore chiudere i punti nascita in Appennino e come fosse volontà dell’amministrazione regionale riaprirli, compreso quello di Porretta, ma come a oggi ciò non sia ancora avvenuto”.
Sempre in merito al nosocomio di Porretta Terme, i consiglieri leghisti lo scorso mese avevano presentato un documento ispettivo nel quale chiedevano alla Giunta “quali iniziative intendesse assumere per evitare la riduzione delle prestazioni sanitarie in favore delle donne dell’Appenino e come intendesse dare seguito ai dichiarati intendimenti di riaprire il punto nascita di Porretta Terme, insieme agli altri punti nascita degli ospedali della montagna regionale”.
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