
(AGENPARL) – mer 08 marzo 2023 8 Marzo Giornata internazionale della donna
Grande Evento
Il Ministero della Cultura celebra la Giornata internazionale della donna e per l’occasione l’ingresso alle donne nei musei e nei luoghi della cultura statali è gratuito. Il Museo Nazionale Romano aderisce all’iniziativa. La Giornata internazionale dei diritti della donna ricorre l’8 marzo di ogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, economiche e politiche, sia le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono ancora oggetto in ogni parte del mondo. Non è una festa ma vuole essere un momento di riflessione. Immagine di Livia, amatissima moglie di Augusto, il ritratto è conservato nel Museo di Crypta Balbi, attualmente chiuso per lavori di ristrutturazione e restauro.
17 marzo ore 17
Terme di Diocleziano
Sala Conferenze I piano
Nuove pubblicazioni sui Ludi Saeculares e sugli Atti degli Arvali
Il seminario Ad conservandam memoriam: nuove pubblicazioni sui Ludi Saeculares e sugli Atti degli Arvali prevede anche la presentazione del volume Die Inschriften zu den Ludi Saeculares: Acta Ludorum Saecularium di Bärbel Schneg. Intervengono Stéphane Verger, John Scheid, Bärbel Schnegg, Maria Letizia Caldelli, Carlotta Caruso. Modera Nicolas Laubry.
È un evento della rassegna Libri e Parole al Museo Nazionale Romano
Ingresso libero fino a esaurimento posti.
21 marzo ore 11.30
Palazzo Massimo
Giornata Mondiale della Poesia
La nostalgia del poeta ABEL FERRARA legge Gabriele Tinti
Martedì 21 Marzo alle ore 11:30- in occasione della Giornata Mondiale della Poesia-il Museo Nazionale Romano ospiterà la lettura dell’attore e regista Abel Ferrara delle poesie di Gabriele Tinti ispirate all’Apolloe alDioniso del Tevere.La lettura è stata pensata come un omaggio ai “nati sotto Saturno” (Rudolf Wittkower), agli artisti e ai poeti, a quelle creature malinconiche capaci di forgiare simulacri. Una celebrazione dell’arte e della poesia così come degli antichi culti. Abel Ferrara sarà chiamato a leggere i versi di Tinti di fronte alle sculture “Apollo” e “Dioniso del Tevere”. La prima è probabilmente copia di un’opera di uno sculture neoattico dell’originale in bronzo, forse di Fidia. Fu trovata in pezzi poi ricomposta nel 1891 utilizzando numerosi frammenti rinvenuti alcuni anni prima e collocata presso la sede di Palazzo Massimo del Museo Nazionale Romano dove si trova ora e dove si terrà il reading. Anche il “Dioniso” è stato trovato in frammenti nel 1885. È questa una statua bronzea che si articola su moduli formali differenti: dalla postura riconducibile al canone policleteo all’acconciatura ellenistica, dal volto con l’impronta classicistica dei lineamenti alle preziosi rifiniture e dettagli cromatici.
Depositi (Ri)scoperti