
(AGENPARL) – mer 08 marzo 2023 8 marzo: avvocatessa iraniana Aryaanpour, “non pensare a donne iraniane solo come vittime, sono coraggiose, fiere, combattive e vogliono essere trattate come gli uomini. Europa dovrebbe ascoltare di più il popolo dell’Iran, non il governo”
L’avvocatessa iraniana Mehrnoosh Aryanpour (University of Pennsylvania Carey Law School) intervenuta all’evento “L’iran contemporaneo attraverso la letteratura” promosso dai professori Fabio Macioce e Nicoletta Rangone (Dipartimento GEPLI dell’Università LUMSA), ha rilasciato le seguenti dichiarazioni sulle condizioni delle donne nel suo paese:
“Non dobbiamo pensare le donne iraniane solo come delle vittime, anche se questo è quello che il regime iraniano vuole e cerca di ottenere in ogni modo, attraverso il diritto e l’esercizio del potere. Le donne iraniane sono coraggiose, consapevoli dei loro diritti e delle loro capacità, fiere e combattive. Anche se il governo iraniano ha cercato di mettere in gabbia le donne, limitando i loro diritti e le loro opportunità, non ci è riuscito. Le donne non protestano solo contro il velo: ci sono donne velate che partecipano alle manifestazioni. Le donne vogliono una eguaglianza piena, vogliono essere riconosciute per il loro valore, vogliono essere trattate su un piano di parità con gli uomini”
“Quello che chiediamo agli stati europei non è la pietà, non è un intervento per dare più potere alle donne iraniane: non ne hanno bisogno. Quello che serve è eliminare gli ostacoli che ne limitano le possibilità di realizzarsi: i visti, le possibilità di accedere al credito, di studiare nelle università europee. Ma soprattutto serve ascoltarle, ascoltare quello che hanno di dire, dentro e fuori dall’Iran. Ascoltare il popolo dell’Iran, più che il governo dell’Iran, questo è quello che l’Europa dovrebbe fare”
L’incontro ha coinvolto personalità del mondo accademico, della letteratura e della diplomazia, ed è stata l’occasione per riflettere sul rapporto fra Italia e Iran, e sull’incontro fra mondi e culture differenti. Ampio spazio è stato dato alle questioni contemporanee, alle proteste contro il governo e alle rivendicazioni di libertà e diritti da parte delle donne, e della popolazione tutta.
L’iniziativa, che ha raccolto l’apprezzamento di tutti i partecipanti, ha consentito di aprire un punto di osservazione sulla società, la cultura e le prospettive geopolitiche di questo grande paese, e ha evidenziato le molte chiavi di lettura – anche complesse e tutt’altro che scontate – necessarie per comprendere l’attualità e le prospettive nelle relazioni con l’Iran.
Alessio Di Francesco
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Testo Allegato:
Risposta Ministro Valditara – interrogazione dell’8 marzo 2023Signor Presidente,Gentili Onorevoli,premetto che ho risposto in relazione ai fatti di Firenze con una condanna chiara di qualsiasi violenza, quindi quanto è stato affermato non corrisponde al vero. Per quanto riguarda l’interrogazione che è stata presentata, l’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia ha comunicato quanto segue. Lo scorso 1° marzo, presso l’Istituto Majorana-Cascino di Enna, si è tenuta, sulla base della programmazione dei Rappresentanti alla Consulta provinciale, una Assemblea congiunta, richiesta sia dai Rappresentanti di Istituto che dai Rappresentanti di classe.Nel corso dell’Assemblea, regolarmente autorizzata dalla dirigente scolastica, si è svolto un incontro con gli esperti dell’Associazione “Meglio legale” che è stato seguito dagli studenti e dai docenti collegati da remoto dalle rispettive aule.Ciò premesso, relativamente all’intervento delle Forze dell’Ordine, risulta che due rappresentanti della Polizia di Stato, nell’ambito dei servizi di prevenzione sul territorio, si siano recati presso l’Istituto in argomento e che abbiano interloquito con un docente e con la dirigente scolastica, la quale ha precisato che non sono state poste in essere ulteriori azioni da parte delle Forze dell’Ordine e che l’Assemblea si è conclusa in un clima sereno.La stessa Questura di Enna ha, peraltro, già precisato con un proprio comunicato stampa che “risulta destituita da ogni fondamento la notizia che gli studenti partecipanti all’assemblea siano stati formalmente identificati e che la stessa sia stata interrotta e/o ritardata”.Chiarito, dunque, che l’intervento delle Forze dell’Ordine non ha interferito sullo svolgimento dell’assemblea, mi sia consentito ribadire, anche in questa sede, il fermo convincimento dell’alto valore educativo della nostra scuola, intesa non solo come luogo di apprendimento, ma anche come comunità all’interno della quale si dispiega il percorso di crescita individuale e collettiva dei nostri ragazzi, ed in cui libertà e autonomia sono valori fondamentali. Alla scuola, infatti, è assegnato il compito di preparare i giovani alle sfide della vita aiutandoli a crescere come persone adulte e responsabili.Ebbene, voglio affermare con chiarezza che in questo percorso i momenti di confronto offerti dalla scuola costituiscono strumenti di conoscenza e di crescita della personalità, nell’esercizio della dialettica e nel rispetto delle regole del contradditorio: elementi, questi, che sono alla base di quel nucleo di valori che possiamo definire di “cittadinanza consapevole”.