
[lid] – Google si sta preparando a lanciare una nuova “campagna di prebunking” in Germania, sostenendo che il suo obiettivo è di educare le persone sugli effetti dannosi della “disinformazione” online.
AP News riporta che il gigante tecnologico Google ha annunciato l’intenzione di rilasciare una raccolta di video “prebunking” per insegnare ai tedeschi come riconoscere le informazioni false prima che le trovino. I video saranno promossi su siti web come Facebook, YouTube e TikTok. Una campagna simile è in cantiere anche in India.
La tecnica del prebunking si concentra sui metodi che rendono le informazioni virali, comprese le informazioni che Google etichetta come “disinformazione”, così contagiose. I Silicon Valley i ‘Masters of the Universe’ affermano che le informazioni virali su argomenti come il coronavirus e il cambiamento climatico, le elezioni e le sparatorie di massa usano spesso tattiche come l’esagerazione, il capro espiatorio, i falsi confronti e il contesto mancante.
Finora, la più grande prova della teoria è stata la campagna prebunking di Google nell’Europa orientale nell’autunno dello scorso anno. La campagna includeva diversi video che sfatavano affermazioni esagerate e infondate fatte sui rifugiati ucraini. Su Facebook, TikTok, YouTube e Twitter, i video sono stati visti 38 milioni di volte, pari alla popolazione complessiva dei tre paesi. I ricercatori hanno scoperto che coloro che avevano guardato i video avevano maggiori probabilità di essere in grado di riconoscere le tattiche di disinformazione e meno probabilità di diffondere informazioni presumibilmente false ad altri rispetto a coloro che non l’avevano fatto.
La nuova campagna di Google in Germania si concentrerà su immagini e video e sulla facilità con cui possono essere utilizzati per supportare affermazioni false. Ad esempio, dopo il terremoto che ha colpito la Turchia la scorsa settimana, alcuni utenti dei social media hanno pubblicato una clip dell’enorme esplosione avvenuta a Beirut nel 2020, sostenendo che il terremoto aveva causato un’esplosione nucleare.
Le aziende tecnologiche preferiscono il prebunking, secondo Sander van der Linden, professore all’Università di Cambridge e massima autorità mondiale in materia, perché evita questioni delicate che possono rapidamente diventare politicamente divisive.
Tuttavia, il prebunking ha le sue difficoltà. Gli effetti dei video alla fine svaniscono, rendendo necessario l’uso di video “booster” ricorrenti. I video devono anche essere ben realizzati e adattati a varie lingue, culture e dati demografici per mantenere vivo l’interesse dello spettatore. Google ha scoperto che i risultati della sua campagna nell’Europa orientale variavano da nazione a nazione, con i video che hanno avuto il maggiore impatto in Polonia ma hanno avuto un impatto minimo o nullo in Slovacchia. I ricercatori teorizzano che ciò potrebbe essere dovuto al fatto che i video sono stati doppiati in slovacco piuttosto che prodotti appositamente per il mercato locale.
Google è da tempo estremamente preoccupato per ciò che considera “disinformazione” online, arrivando al punto di manipolare i risultati di ricerca e aumentare la censura sulle sue piattaforme per impedire la menzione di tutto ciò che considera non vero. Sarà interessante vedere i tipi di “disinformazione” che Google tenta di “prebunkare”. Sebbene Google tenda a nascondere le sue attività con il pretesto di combattere la disinformazione, in pratica spesso assume semplicemente la forma di censurare i conservatori, come quando il gigante della ricerca ha censurato l’argomento del lap top di Hunter Biden.