
[lid] – Riceviamo e pubblichiamo una lettera dell’avvocato Alessandro Capograssi.
Egr. dr. Camilloni, pur non essendo stato il difensore di fiducia della dott.ssa Spadini nel procedimento penale in cui è stata condannata, ma essendo tuttavia il suo difensore nella fase dell’esecuzione pena, ed essendo stato a tal fine autorizzato dalla mia assistita, dalla lettura degli atti la informo che emerge quanto segue.
In data 27 Novembre 2017 venne emessa condanna nei confronti della mia assistita con proc. pen. RGNR Nr 2746/2010 ad anni 3 e mesi 6 di reclusione e ad euro 400 di multa e cinque anni di interdizione dai pubblici uffici come pena accessoria;
– Con RG. APP. 1356/2018 avvenne una parziale riforma della sentenza emessa in data 27/Novembre 2017 di cui sopra dove venne rideterminata la pena inflitta in Primo grado per prescrizione intervenuta di uno degli articoli contestati ad anni 3 mesi 4 ed euro 400 di multa;
– Con R.G.N.R 31431/2020 la Corte Suprema di Cassazione II sezione dichiara l’ inammissibilità’ completa ed emette a seguito della discussione avvenuta il 18/01/2022 l’ ordine di arresto immediato tant’e’ che la mia assistita viene condotta in Carcere dopo 12 anni di processo ed ora dopo dieci mesi e mezzo di detenzione si trova agli arresti domiciliari in via provvisoria a causa del suo grave stato di salute;
– la sentenza della Corte Suprema di Cassazione viene notificata all’ interessata in data 9/03/2022 avverso la stessa in data 26/04/2022 e’ stato presentato ricorso alla Suprema Corte per errore di fatto dal Collega Avv.to Aldo Minghelli del foro di Roma – ma non e’ stata ancora comunicata la data di udienza.
– avverso la sentenza di Condanna per Cassazione passata in giudicato definitivo lo scorso 1/07/2022 e’ stato presentato ricorso alla CEDU dall’ avvocato Mikaela Katarina Maria Hillerstrom del foro di Roma e tale ricorso e’ stato dichiarato inammissibile per la non violazione dei diritti Umani .
ESPOSIZIONE DEI FATTI E LE ARGOMENTAZIONI IN MERITO ALLA VICENDA ESPOSTA SI ALLEGANO IN COPIA NEL RICORSO AVVERSO LA SENTENZA DI CONDANNA. SI ALLEGA IL VERBALE DEL DENUNCIANTE NELL’ESCUSSIONE A TEST DURANTE IL DIBATTIMENTO IN TRIBUNALE NELL’ UDIENZA DI PRIMO GRADO IL QUALE DISCONOSCE DI AVER MAI RICEVUTO MINACCE DA PARTE DELLA MIA ASSISTITA ANCHE ATTRAVERSO TERZI E SOSTIENE CHE LA MIA ASSISTITA NON GLI ABBIA MAI FATTO RICHIESTE DI DENARO. SI RAVVISA CHE NELL’ESCUSSIONE DEL DENUNCIANTE IN TRIBUNALE IL TRIBUNALE HA DISPOSTO L’ AUDIZIONE DEL TEST CON UN INTERPRETE DI LINGUA MENTRE QUANDO E’ STATA ACCOLTA LA DENUNCIA LO STESSO NON ERA ASSISTITO DA UN INTERPRETE DI LINGUA E ADDIRITTURA DA TERZI SOGGETTI OGGETTO DEL MOTIVO DI RICORSO PER CASSAZIONE E AL TRIBUNALE DEI DIRITTI UMANI . Si allega alla presente -Ricorso in Cassazione
Ricorso Cedu
Trascrizioni di udienza dove e’ stato escusso a teste Il denunciante Signor Sing Amarjot
Tale questione a completamento della dinamica ci troviamo di fronte a una condanna per estorsione aggravata continuata dove il denunciate stesso dichiara ( questa volta assistito da un’ interprete di lingua nominato dal Tribunale) di non aver mai subito minacce né dirette né indirette dalla mia assistita e che la stessa non gli avrebbe mai fatto direttamente richieste di denaro e di non aver mai consegnato alla stessa denaro come potrete leggere nelle trascrizioni delle domande a teste rivolte al denunciante Singh Amarjot.