
(AGENPARL) – ven 27 gennaio 2023 Da Istat: nota congiunta Istat-Banca d’Italia sulla ricchezza dei settori istituzionali
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Testo Allegato:
395334718796000114301223010045664486350027 gennaio 20230027 gennaio 202360960193675La ricchezza dei settori istituzionali in Italia2005 | 20210La ricchezza dei settori istituzionali in Italia2005 | 2021PRINCIPALI RISULTATILe stime sulla ricchezza elaborate dall’Istat e dalla Banca d’Italia che qui si rendono disponibili consentono una lettura integrata delle attività patrimoniali detenute dai settori istituzionali e della loro evoluzione nel tempo. Sebbene la comparabilità internazionale sia ancora imperfetta, si forniscono inoltre alcuni dati di confronto con altre economie avanzate. Alla fine del 2021 la ricchezza netta delle famiglie italiane è stata pari a 10.422 miliardi di euro; rispetto all’anno precedente è cresciuta del 3% in termini nominali ma si è leggermente ridotta in rapporto al reddito lordo disponibile (da 8,71 a 8,66). Nonostante il lieve aumento del valore delle abitazioni, dopo la prolungata fase di calo dal 2012, il peso di tale componente sulla ricchezza lorda è diminuito nel 2021 più di un punto percentuale, dal 46,6 al 45,4%. Figura 1. Ricchezza dei settori istituzionali italiani (a) (miliardi di euro; 2021)(a) Le passività finanziarie sono riportate con il segno negativo.Fonte: Istat e Banca d’ItaliaHa continuato a crescere il valore delle attività finanziarie (+6,6%), trascinato dai guadagni in conto capitale sulle azioni e sulle quote di fondi comuni. Anche l’aumento dei depositi è stato rilevante, seppure inferiore a quello osservato nel 2020. Le passività finanziarie sono cresciute del 3,7%, soprattutto per effetto della componente dei prestiti. Rispetto ad alcune economie avanzate, nel 2021 la ricchezza netta delle famiglie italiane è cresciuta a un tasso inferiore, risultando tra le più basse in termini pro capite.La ricchezza netta delle società non finanziarie alla fine del 2021 è stata pari a 880 miliardi di euro. Tra le attività reali, che rappresentano il 60% circa della ricchezza lorda, ha ripreso a crescere il valore dello stock di impianti e macchinari insieme alle altre opere, controbilanciando la riduzione di quello degli immobili. Dal lato finanziario, sono aumentate in modo particolare le detenzioni di depositi, seguite da quelle di altri conti attivi, azioni e altre partecipazioni e derivati, portando la quota delle attività finanziarie sul totale della ricchezza lorda a un livello massimo dal 2005. Le passività sono cresciute più delle attività, principalmente per effetto dell’aumento del valore delle azioni e altre partecipazioni. Il livello di indebitamento delle imprese italiane si mantiene basso nel confronto internazionale, seppure in aumento nel 2021 in controtendenza rispetto agli altri principali paesi.La ricchezza netta delle società finanziarie nel 2021 è stata pari a 686 miliardi di euro. La ricchezza lorda è cresciuta del 5,4%, soprattutto grazie alla componente dei depositi, che ha raggiunto il peso più elevato dal 2005 (22% del totale). Vi è stata, invece, una diminuzione dell’incidenza dei prestiti attivi, dal 28 al 27%.Alla fine del 2021 la ricchezza netta delle amministrazioni pubbliche è risultata negativa per 1.467 miliardi di euro (oltre l’82% in rapporto al Pil). Il totale delle attività, sia finanziarie sia reali, è cresciuto del 3,6% rispetto all’anno precedente, trainato, dal lato non finanziario, dall’aumento delle opere del genio civile (+24 miliardi), il cui valore rappresenta più di un terzo della ricchezza lorda. Nel confronto internazionale, il miglioramento della ricchezza netta in rapporto al Pil tra il 2020 e il 2021 è stato sostanzialmente in linea con quello osservato negli altri paesi.-72009023495La ricchezza, al netto delle passività finanziarie, esprime il valore di tutte le attività patrimoniali, reali e finanziarie, che garantiscono ai soggetti che ne sono proprietari un beneficio economico, rappresentato dal flusso dei redditi che esse generano oppure dai proventi derivanti dalla loro cessione o liquidazione. Obiettivo della nota è presentare il quadro completo dello stock della ricchezza, netta e lorda, dei settori istituzionali dell’economia: le famiglie, nella loro duplice funzione di consumatori e di produttori di beni e servizi, le società non finanziarie, le società finanziarie e le amministrazioni pubbliche. La valutazione dello stock di attività e passività finanziarie, effettuata dalla Banca d’Italia, è esaustiva. Quella degli stock delle attività non finanziarie, elaborata dall’Istat, come in altri paesi dell’Unione europea non è ancora completa per la non disponibilità di dati su alcune attività patrimoniali di più complessa misurazione, quali i monumenti, gli oggetti di valore e talune attività non finanziarie non prodotte (ad esempio, risorse naturali diverse dai terreni). Questa incompletezza non compromette la capacità informativa dei conti. 0La ricchezza, al netto delle passività finanziarie, esprime il valore di tutte le attività patrimoniali, reali e finanziarie, che garantiscono ai soggetti che ne sono proprietari un beneficio economico, rappresentato dal flusso dei redditi che esse generano oppure dai proventi derivanti dalla loro cessione o liquidazione. Obiettivo della nota è presentare il quadro completo dello stock della ricchezza, netta e lorda, dei settori istituzionali dell’economia: le famiglie, nella loro duplice funzione di consumatori e di produttori di beni e servizi, le società non finanziarie, le società finanziarie e le amministrazioni pubbliche. La valutazione dello stock di attività e passività finanziarie, effettuata dalla Banca d’Italia, è esaustiva. Quella degli stock delle attività non finanziarie, elaborata dall’Istat, come in altri paesi dell’Unione europea non è ancora completa per la non disponibilità di dati su alcune attività patrimoniali di più complessa misurazione, quali i monumenti, gli oggetti di valore e talune attività non finanziarie non prodotte (ad esempio, risorse naturali diverse dai terreni). Questa incompletezza non compromette la capacità informativa dei conti. L’EVOLUZIONE DELLA RICCHEZZAIn lieve riduzione la ricchezza netta delle famiglie in rapporto al reddito lordo disponibileAlla fine del 2021 la ricchezza netta delle famiglie italiane, misurata come somma delle attività reali (abitazioni, terreni, ecc.) e delle attività finanziarie (depositi, titoli, azioni, ecc.) al netto delle passività finanziarie (prestiti a breve termine, a medio e lungo termine, ecc.), è stata pari a 10.422 miliardi di euro, ossia 176 mila euro pro capite (Figura 2a e Tavola 1). La ricchezza netta è aumentata di oltre 300 miliardi a valori correnti rispetto all’anno precedente (+3%), proseguendo la crescita iniziata nel 2019 e non interrotta dalla crisi pandemica; in termini reali, si è ridotta dell’1,1%, in controtendenza rispetto a quanto osservato nel 2020 (+1,7%). In rapporto al reddito lordo disponibile, la ricchezza netta delle famiglie si è leggermente ridotta (da 8,71 a 8,66).Le attività reali (6.186 miliardi di euro) sono aumentate dello 0,3% a prezzi correnti (+16 miliardi), soprattutto per effetto delle abitazioni (+0,4%; +23 miliardi), il cui valore ha registrato una crescita per la prima volta dal 2012. Il valore degli immobili non residenziali si è invece ridotto (-1,5%), proseguendo la fase di contrazione in atto dal 2012. Le attività finanziarie (5.237 miliardi) hanno segnato una crescita più robusta rispetto a quelle reali, pari al 6,6% (per un controvalore di 325 miliardi), trainata prevalentemente dalle azioni (+150 miliardi) e dalle quote di fondi comuni (+89 miliardi). È stata rilevante anche la crescita dei depositi (+70 miliardi), seppure meno accentuata di quanto osservato nel 2020 (+104 miliardi). Lo stock di titoli obbligazionari continua a calare dal 2012. Le passività finanziarie sono aumentate del 3,7%, superando la soglia dei 1.000 miliardi. Si è osservato in particolare un incremento della componente dei prestiti (+3,8%).A differenza di quanto registrato nel 2020, la crescita della ricchezza finanziaria delle famiglie è tornata a beneficiare ampiamente dei guadagni in conto capitale (+4,3%, per un aumento complessivo di 210 miliardi), legati soprattutto alle azioni e alle quote di fondi comuni, mentre il contributo delle transazioni si è collocato attorno al 2,3%. Crescono le passività delle societàLa ricchezza netta delle società non finanziarie è risultata pari a 880 miliardi di euro alla fine del 2021 (Figura 2b e Tavola 2), in riduzione dell’8% rispetto al 2020. A fronte di un incremento di circa 150 miliardi della ricchezza lorda, a cui ha fortemente contribuito l’aumento dei depositi (+49 miliardi), le passività sono cresciute di 225 miliardi, principalmente per effetto dell’aumento del valore delle azioni e altre partecipazioni. Tra le attività reali, dopo la contrazione del 2020 ha ripreso a crescere il valore degli impianti e macchinari (+4,1%) che, insieme a quello delle altre opere (+5,7%), ha più che controbilanciato il calo del valore degli immobili. Dal lato delle attività finanziarie, oltre ai depositi, sono aumentate le detenzioni di altri conti attivi (principalmente crediti commerciali), di azioni e di derivati. Nel caso delle società finanziarie, tra il 2020 e il 2021 la ricchezza netta è passata da 717 a 686 miliardi di euro (Figura 2c e Tavola 3). L’aumento della ricchezza lorda (+416 miliardi), costituita quasi esclusivamente da attività finanziarie, è risultato infatti inferiore a quello delle passività (+447 miliardi). Tra le attività finanziarie, l’incremento più rilevante ha riguardato i depositi attivi (+223 miliardi), cresciuti del 14% come nel 2020. Anche i titoli detenuti sono cresciuti, seppure in maniera inferiore rispetto al 2020. L’aumento delle passività finanziarie è stato guidato dalla raccolta di depositi (+9,9%).Figura 2. Ricchezza dei settori istituzionali e sue componenti (miliardi di euro; 2005-2021)(a) Famiglie(b) Società non finanziarie(c) Società finanziarie(d) Amministrazioni pubblicheFonte: Istat e Banca d’Italia.Si arresta il calo della ricchezza netta delle amministrazioni pubblicheLa ricchezza netta delle amministrazioni pubbliche alla fine del 2021 è risultata negativa per 1.467 miliardi di euro, sebbene in aumento rispetto al 2020 (Figura 2d e Tavola 4). Il totale delle attività, sia finanziarie sia reali, è cresciuto del 3,6%. Per quelle reali, la crescita è stata guidata dall’aumento del valore delle opere del genio civile (+24 miliardi) e degli immobili non residenziali (+9 miliardi). Le passività finanziarie hanno registrato un incremento più moderato (+1,6%) rispetto alle attività, dovuto principalmente ai prestiti e agli altri conti passivi.LA COMPOSIZIONE DELLA RICCHEZZA LORDAContinua a crescere il peso delle attività finanziarie sulla ricchezza lorda, sia delle famiglie…Alla fine del 2021 oltre la metà della ricchezza lorda delle famiglie italiane era composta da attività reali (54%, Figura 3a e Tavola 1) ed in particolare da abitazioni (45%) e immobili non residenziali (6%). Rispetto al 2020, il peso delle abitazioni è calato più di 1 punto percentuale (dal 46,6 al 45,4%). L’incidenza delle attività finanziarie sul totale della ricchezza lorda delle famiglie è cresciuta dal 2012, con l’eccezione del 2018, raggiungendo alla fine del 2021 il 46% del totale (era il 44% nel 2020). Nel portafoglio finanziario si è osservata una costante diminuzione della quota di titoli (dall’8 al 2%, tra il 2005 e il 2021) a favore di altri strumenti finanziari, in particolare quelli del risparmio gestito (dall’11 al 17% nello stesso arco temporale). Lo stock di azioni e altre partecipazioni (nel 2021 pari all’11% del totale della ricchezza lorda) è aumentato di un punto percentuale rispetto al 2020, riavvicinandosi ai livelli del 2005 (12%). … sia delle società non finanziarieLa ricchezza lorda delle società non finanziarie alla fine del 2021 era composta per il 60% da attività reali (Figura 3b e Tavola 2). Tra le componenti relative alle attività non finanziarie, risultavano rilevanti gli immobili non residenziali (21%) insieme agli impianti e macchinari (12%); dal lato finanziario, invece, prevalevano azioni e partecipazioni (15%), altri conti attivi e depositi (circa l’11% per entrambe le componenti). Il peso delle attività non finanziarie sulla ricchezza lorda si è ridotto rispetto all’anno precedente di oltre un punto percentuale e ha toccato il valore minimo dal 2005.Aumenta la quota di depositi sulla ricchezza lorda delle società finanziarieAlla fine del 2021, le società finanziarie detenevano il 98% della propria ricchezza lorda in attività finanziarie (Figura 3c e Tavola 3). Rispetto al 2020, i depositi sono aumentati di circa due punti percentuali, raggiungendo quasi il 23% della ricchezza complessiva, il valore più elevato dal 2005. Vi è stata una diminuzione della quota di prestiti, dal 28 al 27%. Figura 3. Attività dei settori istituzionali (composizioni percentuali; 2005 e 2021)(a) Famiglie20052021(b) Società non finanziarie20052021(c) Società finanziarie20052021(d) Amministrazioni pubbliche20052021Fonte: Istat e Banca d’Italia.È stabile la quota di attività finanziarie sulla ricchezza lorda delle amministrazioni pubblicheLa ricchezza lorda delle amministrazioni pubbliche alla fine del 2021 era costituita soprattutto da attività non finanziarie: per il 21% da immobili, residenziali e non, e per il 34% dalle altre opere del genio civile (Figura 3d e Tavola 4). Il totale delle attività finanziarie in rapporto alla ricchezza lorda è rimasto stabile rispetto all’anno precedente, attorno al 37%. Nel confronto con il 2005, tale percentuale è cresciuta, principalmente per effetto dei titoli e delle quote di fondi comuni.IL CONFRONTO INTERNAZIONALELa ricchezza netta delle famiglie cresce negli altri paesi più che in ItaliaAlla fine del 2021 la ricchezza netta delle famiglie italiane è risultata pari a 8,6 volte il reddito disponibile, misurato al lordo degli ammortamenti (Figura 4). Il valore si colloca al di sopra di quelli riportati da Germania, Regno Unito e Stati Uniti, ma è inferiore a quanto registrato dalle famiglie canadesi, francesi e spagnole (per la Spagna, l’ultimo dato disponibile è relativo al 2020). In Italia l’indicatore, dopo una crescita nel biennio 2019-20, è leggermente diminuito, in controtendenza rispetto agli altri paesi. In particolare, nel 2021 la ricchezza netta delle famiglie francesi e canadesi, in rapporto al reddito lordo disponibile, ha superato quella delle famiglie italiane.Figura 4. Ricchezza netta delle famiglie nel confronto internazionale (b) (in rapporto al reddito lordo disponibile delle famiglie; 2005-2021) (b) Per consentire una maggiore comparabilità internazionale, il totale delle attività non finanziarie è calcolato come somma di capitale fisso e terreni; sono dunque escluse le scorte, il cui valore non è disponibile per alcuni paesi. Per tale ragione alcuni indicatori, quali ad esempio il rapporto tra ricchezza netta delle famiglie e reddito lordo disponibile, possono differire da quanto riportato in altre sezioni della pubblicazione.Fonte: Istat e Banca d’Italia per l’Italia; Eurostat per Francia, Germania e Spagna; OCSE per il Canada e gli Stati Uniti; ONS per il Regno Unito. Per la Spagna i dati sulle attività non finanziarie sono disponibili dal 2012 al 2020.Misurata in rapporto alla popolazione, la ricchezza netta pro capite delle famiglie italiane alla fine del 2021 era inferiore a quella di tutti gli altri paesi, a eccezione della Spagna (dove l’ultimo dato disponibile si riferisce al 2020, Figura 5). Dal 2018, la crescita della ricchezza pro capite è stata modesta per le famiglie di Francia, Regno Unito, Germania e Italia, mentre è stata più sostenuta per le famiglie canadesi e soprattutto statunitensi, grazie a una dinamica favorevole dei prezzi delle attività finanziarie. Negli ultimi anni, e soprattutto nel 2021, il tasso di crescita per l’Italia è risultato inferiore rispetto a quello degli altri paesi.Figura 5. Ricchezza netta pro capite delle famiglie nel confronto internazionale (c) (migliaia di euro; 2005-2021)(c) Per consentire una maggiore comparabilità internazionale, il totale delle attività non finanziarie è calcolato come somma di capitale fisso e terreni; sono dunque escluse le scorte, il cui valore non è disponibile per alcuni paesi. Per tale ragione alcuni indicatori possono differire da quanto riportato in altre sezioni della pubblicazione. Valori a prezzi e cambi correnti.Fonte: Istat e Banca d’Italia per l’Italia; Eurostat per Francia, Germania e Spagna; OCSE per il Canada e gli Stati Uniti; ONS per il Regno Unito. Per la Spagna i dati sulle attività non finanziarie sono disponibili dal 2012 al 2020.Nel 2021 il peso delle attività reali sulle attività complessive delle famiglie italiane è risultato pari al 54%, inferiore a quello della Spagna (69%, relativo al 2020), della Francia (60%) e della Germania (58%) e superiore a quello degli altri paesi (Figura 6). La graduale diminuzione del peso della attività reali a favore di quelle finanziarie osservata in Italia dal 2019 è in controtendenza con quanto osservato nella maggior parte degli altri paesi.Figura 6. Le attività non finanziarie delle famiglie nel confronto internazionale (d) (in rapporto alla ricchezza lorda; valori percentuali; 2005-2021) (d) Per consentire una maggiore comparabilità internazionale, il totale delle attività non finanziarie è calcolato come somma di capitale fisso e terreni; sono dunque escluse le scorte, il cui valore non è disponibile per alcuni paesi. Per tale ragione alcuni indicatori possono differire da quanto riportato in altre sezioni della pubblicazione.Fonte: Istat e Banca d’Italia per l’Italia; Eurostat per Francia, Germania e Spagna; OCSE per il Canada e gli Stati Uniti; ONS per il Regno Unito. Per la Spagna i dati sulle attività non finanziarie sono disponibili dal 2012 al 2020.Le imprese italiane mantengono bassi livelli di indebitamentoIn Italia, alla fine del 2021 i debiti finanziari delle società non finanziarie sono ammontati al 50% delle attività non finanziarie, in sostanziale stabilità rispetto all’anno precedente (Figura 7). Le imprese italiane, così come quelle inglesi e tedesche, presentano un livello di indebitamento (debiti finanziari su attività non finanziarie) decisamente inferiore a quello delle società non finanziarie francesi e canadesi. Nel 2021 l’indebitamento delle imprese si è ridotto in tutti i paesi ad eccezione dell’Italia.Figura 7. Indebitamento delle società non finanziarie nel confronto internazionale (e) (debiti finanziari in rapporto al totale delle attività non finanziarie; valori percentuali; 2005-2021) (e) Per consentire una maggiore comparabilità internazionale, il totale delle attività non finanziarie è calcolato come somma di capitale fisso e terreni; sono dunque escluse le scorte, il cui valore non è disponibile per alcuni paesi. Per tale ragione alcuni indicatori possono differire da quanto riportato in altre sezioni della pubblicazione. I debiti finanziari sono dati dalla somma di prestiti e titoli al passivo delle società non finanziarie.Fonte: Istat e Banca d’Italia per l’Italia; Eurostat per Francia e Germania; OCSE per il Canada; ONS per il Regno Unito. Torna a crescere la ricchezza netta delle amministrazioni pubbliche in ItaliaAlla fine del 2021 le attività non finanziarie costituivano il 63% della ricchezza lorda detenuta dalle amministrazioni pubbliche in Italia, un valore stabile rispetto all’anno precedente. Negli altri paesi invece la quota è salita leggermente nel 2021. Figura 8. Le attività non finanziarie delle amministrazioni pubbliche nel confronto internazionale (f) (in rapporto alla ricchezza lorda; valori percentuali; 2005-2021) (f) Per consentire una maggiore comparabilità internazionale, il totale delle attività non finanziarie è calcolato come somma di capitale fisso e terreni; sono dunque escluse le scorte, il cui valore non è disponibile per alcuni paesi. Per tale ragione alcuni indicatori possono differire da quanto riportato in altre sezioni della pubblicazione.Fonte: Istat e Banca d’Italia per l’Italia; Eurostat per Francia e Germania; OCSE per il Canada; ONS per il Regno Unito. Tra il 2005 e il 2021, la ricchezza netta delle amministrazioni pubbliche italiane è sempre stata negativa. Il valore della ricchezza in rapporto al Pil, dopo aver toccato un minimo nel 2020 (pari a 89%), ha mostrato nel 2021 una inversione di tendenza, riportando un miglioramento (-83%). La crescita del rapporto tra il 2020 e il 2021 è stata sostanzialmente in linea con quella osservata negli altri paesi analizzati. Il confronto internazionale può risentire di una sottostima del valore del patrimonio storico e artistico che penalizza particolarmente paesi come l’Italia.Figura 9. Ricchezza netta delle amministrazioni pubbliche nel confronto internazionale (g) (in rapporto al prodotto interno lordo; 2005-2021) (g) Per consentire una maggiore comparabilità internazionale, il totale delle attività non finanziarie è calcolato come somma di capitale fisso e terreni; sono dunque escluse le scorte, il cui valore non è disponibile per alcuni paesi. Per tale ragione alcuni indicatori, quali la ricchezza netta delle amministrazioni pubbliche in rapporto al prodotto interno lordo, possono differire da quanto riportato in altre sezioni della pubblicazione.Fonte: Istat e Banca d’Italia per l’Italia; Eurostat per Francia e Germania; OCSE per il Canada; ONS per il Regno Unito.Tavola 1. Ricchezza delle famiglie (milioni di euro)Attività/Passività200520102015201920202021Abitazioni4.190.0715.523.4475.280.6255.176.7095.161.3315.184.435Immobili non residenziali611.647760.705712.920666.420651.533641.746Altre opere——Miglioramenti dei terreni36.15739.58935.57332.06031.33131.956Impianti e macchinari e armamenti (1)79.49586.81675.89472.72369.76670.070 Mezzi di trasporto18.23519.63515.20616.35515.70315.870 Apparecchiature ICT5.2314.4154.0044.0523.7933.715 Altri impianti e macchinari e armamenti (1)56.02962.76656.68452.31650.27050.485Risorse biologiche coltivate4.0124.7684.4014.3324.1384.088Prodotti di proprietà intellettuale6.8417.3867.6967.3147.1337.119 di cui: Ricerca e sviluppo6888721.0201.1521.1701.255 di cui: Software e basi di dati3.1593.5113.2002.9072.8982.950Scorte31.60131.41725.00618.32317.72217.647Terreni coltivati228.191238.164229.419229.478227.667229.099Totale attività non finanziarie (a)5.188.0136.692.2926.371.5356.207.3596.170.6226.186.160Oro monetario e DSP——Biglietti e depositi924.1331.142.2041.284.3561.452.6691.556.2401.626.532Titoli735.715732.051414.292281.115255.828227.179Prestiti12.57213.95412.5689.6099.40510.323Azioni e altre partecipazioni1.087.575754.7091.039.7311.071.7711.097.6401.247.679Derivati5238041.396744723664Quote di fondi comuni426.012326.842576.962656.268679.062767.757Riserve assicurative e garanzie standard612.782707.281898.7691.116.4691.181.7241.210.783Altri conti attivi103.486106.771128.460138.537131.190146.314Totale attività finanziarie (b)3.902.7983.784.6164.356.5334.727.1834.911.8135.237.231Ricchezza lorda (a+b)9.090.81110.476.90810.728.06810.934.54211.082.43511.423.392Oro monetario e DSP——Biglietti e depositi——Titoli——Prestiti491.650700.255692.487737.854745.698773.813Azioni e altre partecipazioni——Derivati-8968412730Quote di fondi comuni——Riserve assicurative e garanzie standard32.41434.40636.14838.19038.63539.127Altri conti passivi150.656173.940174.257187.213181.970188.658Totale passività finanziarie (c)674.720908.690902.960963.297966.3301.001.628Ricchezza netta (a+b-c)8.416.0919.568.2189.825.1089.971.24410.116.10510.421.764Per memoriaBeni di consumo durevoli (2)488.452559.390534.170552.838556.889572.437Reddito lordo disponibile delle famiglie1.028.1921.096.9981.120.3761.187.2331.160.8921.202.964Popolazione58.166.70059.819.40060.229.60059.729.10059.438.90059.133.200Indice armonizzato dei prezzi al consumo 84,7 93,9 100,6 103,8 103,5 107,8 (1) La componente degli Armamenti è relativa solo al settore delle Amministrazioni Pubbliche(2) I consumi durevoli non rientrano nel totale delle attività non finanziarieTavola 2. Ricchezza delle società non finanziarie (milioni di euro)Attività/Passività200520102015201920202021Abitazioni396.388494.501409.306353.073345.433339.234Immobili non residenziali967.5961.225.2601.198.7241.103.8481.084.8101.069.555Altre opere339.599375.941373.458372.024374.067395.401Miglioramenti dei terreni15.49616.96715.24613.74013.42813.696Impianti e macchinari e armamenti (1)507.363586.690567.430610.269602.283626.720 Mezzi di trasporto114.466128.542105.715117.011114.678117.707 Apparecchiature ICT24.11523.59725.67729.97130.11031.483 Altri impianti e macchinari e armamenti (1)368.782434.552436.038463.286457.495477.530Risorse biologiche coltivate1.1601.4281.3331.2511.1921.166Prodotti di proprietà intellettuale89.737102.606124.866143.634146.093149.676 di cui: Ricerca e sviluppo40.49251.15462.55375.67977.78780.517 di cui: Software e basi di dati41.90343.27250.80359.45260.25061.808Scorte300.830346.091351.992385.735377.848377.357Terreni coltivati17.41120.20519.37019.71119.73219.869Totale attività non finanziarie (a)2.635.5813.169.6893.061.7253.003.2842.964.8852.992.671Oro monetario e DSP——Biglietti e depositi191.242240.052299.742388.388478.511527.898Titoli36.74573.04866.17554.38266.04355.621Prestiti46.87970.18366.50684.09683.00873.124Azioni e altre partecipazioni616.847496.705578.237777.503715.714742.651Derivati9.36112.37515.42514.98915.14341.254Quote di fondi comuni13.96910.35419.25226.80429.36438.093Riserve assicurative e garanzie standard19.17018.01116.89615.61515.94518.331Altri conti attivi563.643630.337585.402596.744508.548536.691Totale attività finanziarie (b)1.497.8571.551.0651.647.6351.958.5211.912.2752.033.663Ricchezza lorda (a+b)4.133.4374.720.7544.709.3604.961.8054.877.1605.026.334Oro monetario e DSP——Biglietti e depositi-28.26434.97948.41961.03567.630Titoli64.96398.852149.743146.121152.150172.672Prestiti923.3361.225.0031.126.0841.079.7021.124.0391.127.584Azioni e altre partecipazioni1.688.5741.423.0501.751.8372.033.0001.979.1712.134.098Derivati10.5419.53114.40712.03815.55844.529Quote di fondi comuni——Riserve assicurative e garanzie standard103.687105.68099.697109.124110.995112.993Altri conti passivi514.163578.412555.536568.144478.226487.012Totale passività finanziarie (c)3.305.2643.468.7923.732.2833.996.5483.921.1724.146.518Ricchezza netta (a+b-c)828.1731.251.962977.078965.257955.988879.816(1) La componente degli Armamenti è relativa solo al settore delle Amministrazioni PubblicheTavola 3. Ricchezza delle società finanziarie (milioni di euro)Attività/Passività200520102015201920202021Abitazioni7.9897.4979.8269.74910.02310.175Immobili non residenziali49.99277.98787.719108.112109.531113.657Altre opere——Miglioramenti dei terreni——Impianti e macchinari e armamenti (1)3.6433.9633.8314.3614.4324.696 Mezzi di trasporto441479456584578612 Apparecchiature ICT1.6291.5621.4821.8141.9152.076 Altri impianti e macchinari e armamenti (1)1.5731.9211.8931.9631.9392.008Risorse biologiche coltivate——Prodotti di proprietà intellettuale5.3375.8995.2976.0706.5096.929 di cui: Ricerca e sviluppo2.2812.6941.9431.7861.8902.006 di cui: Software e basi di dati3.0563.2063.3544.2854.6194.923Scorte111124262525Terreni coltivati595738373636Totale attività non finanziarie (a)67.03095.413106.735128.355130.556135.518Oro monetario e DSP34.47390.38884.543113.805128.560152.210Biglietti e depositi656.1881.041.9681.234.3631.409.6291.611.1711.834.391Titoli981.0281.450.7881.956.8772.165.7672.422.0072.535.769Prestiti1.683.0342.219.8742.103.7732.097.2532.154.1632.184.115Azioni e altre partecipazioni545.287474.255516.847635.553630.167628.541Derivati121.368171.319187.638152.478157.213124.616Quote di fondi comuni178.832179.575263.066403.221441.977488.794Riserve assicurative e garanzie standard1.3024.3787.48517.34026.91335.414Altri conti attivi7.4804.62521.18024.07121.50620.636Totale attività finanziarie (b)4.208.9925.637.1706.375.7737.019.1177.593.6788.004.486Ricchezza lorda (a+b)4.276.0225.732.5836.482.5077.147.4737.724.2338.140.003Oro monetario e DSP–8.3708.1277.75125.979Biglietti e depositi1.731.8392.419.2142.937.6063.547.2774.000.7044.394.955Titoli645.0661.060.078837.895562.621528.692533.727Prestiti282.166493.642394.895366.427359.659371.295Azioni e altre partecipazioni738.241313.604499.564553.980548.694550.377Derivati113.740187.099203.198177.349186.338140.939Quote di fondi comuni394.020224.639286.249339.361345.608377.630Riserve assicurative e garanzie standard476.639564.410752.369954.2961.018.0731.048.247Altri conti passivi2.3141.9615.8477.20811.48610.708Totale passività finanziarie (c)4.384.0255.264.6485.925.9936.516.6467.007.0037.453.856Ricchezza netta (a+b-c)-108.003467.935556.515630.827717.230686.147(1) La componente degli Armamenti è relativa solo al settore delle Amministrazioni PubblicheTavola 4. Ricchezza delle amministrazioni pubbliche (milioni di euro)Attività/Passività200520102015201920202021Abitazioni53.86955.05548.95146.68946.30146.240Immobili non residenziali253.743314.496318.577305.989304.033313.401Altre opere421.204541.982569.083560.032555.749579.361Miglioramenti dei terreni——Impianti e macchinari e armamenti (1)61.24274.32471.51175.37577.31680.428 Mezzi di trasporto6.1648.3998.0467.1617.3797.846 Apparecchiature ICT3.3794.3713.2653.2063.5673.807 Altri impianti e macchinari e armamenti (1)51.69861.55460.20165.00866.37068.775Risorse biologiche coltivate——Prodotti di proprietà intellettuale40.78747.93746.40448.60948.65749.706 di cui: Ricerca e sviluppo33.99340.30639.49640.09539.79840.313 di cui: Software e basi di dati6.7947.6316.9087.3207.7288.264Scorte1.3971.8142.2913.3835.5765.827Terreni coltivati8.3379.83310.37710.77610.89810.982Totale attività non finanziarie (a)840.5781.045.4411.067.1941.050.8521.048.5301.085.944Oro monetario e DSP——Biglietti e depositi76.629103.05975.76180.73097.642103.618Titoli14.14627.96636.64638.35137.31757.522Prestiti92.98184.824155.411153.355154.135147.255Azioni e altre partecipazioni139.134122.078134.832154.783155.120154.507Derivati——Quote di fondi comuni4.2294.22914.75133.11136.56842.781Riserve assicurative e garanzie standard1.5431.4501.2781.1191.1061.159Altri conti attivi95.689110.520121.117124.384126.110122.870Totale attività finanziarie (b)424.353454.127539.797585.832607.998629.711Ricchezza lorda (a+b)1.264.9301.499.5681.606.9911.636.6851.656.5281.715.656Oro monetario e DSP——Biglietti e depositi239.301232.918248.594234.636237.859238.259Titoli1.331.4591.549.7152.109.1532.272.2552.509.5532.522.834Prestiti154.953177.736228.746217.093233.863254.471Azioni e altre partecipazioni——Derivati22.86418.67931.89926.99529.72619.715Quote di fondi comuni——Riserve assicurative e garanzie standard2101.2013.8039.92519.81726.963Altri conti passivi74.51382.07175.57497.327102.324120.512Totale passività finanziarie (c)1.823.3002.062.3202.697.7692.858.2313.133.1413.182.754Ricchezza netta (a+b-c)-558.369-562.753-1.090.778-1.221.546-1.476.614-1.467.099Per memoriaProdotto interno lordo (Pil)1.493.6351.611.2791.655.3551.796.6481.660.6211.782.0501) La componente degli Armamenti è relativa solo al settore delle Amministrazioni PubblicheNOTA METODOLOGICAI conti patrimoniali nel sistema dei conti nazionali Il sistema di contabilità nazionale, come definito dal regolamento SEC 2010, si articola in una serie di conti collegati tra loro: la sequenza completa per le unità e per i settori istituzionali è composta dai conti delle operazioni correnti, da quelli dell’accumulazione e dai conti patrimoniali. In questo modo è possibile descrivere, in un quadro coerente e completo, non solo i flussi generati dall’attività economica corrente ma anche il processo di accumulazione che vi ha luogo. Gli operatori economici con il loro risparmio possono accumulare capitale, sotto forma di attività finanziarie e non finanziarie, la cui consistenza a fine esercizio è riportata nel conto patrimoniale. Il conto patrimoniale presenta, dunque, la ricchezza finanziaria e non finanziaria dei settori istituzionali e dell’economia nazionale a un dato istante del tempo; il saldo ne esprime il patrimonio netto.151178255905Conti delle operazioni correnti (Risparmio)Conto della produzioneConto della generazione dei redditi Conto della distribuzione e dell’utilizzo dei redditiConto capitale(acquisizioni, al netto delle cessioni, di attività non finanziarie)Conti finanziari(variazioni delle attività e delle passività finanziarie)Conto patrimoniale di apertura(Patrimonio netto fine anno t-1)Conto di rivalutazione delle attività e delle passività(variazioni di valore delle attività e delle passività dovute a variazioni dei prezzi)Conto delle altre variazioni di volume delle attività e delle passivitàConto patrimoniale di chiusura(Patrimonio netto fine anno t)Conti di accumulazione00Conti delle operazioni correnti (Risparmio)Conto della produzioneConto della generazione dei redditi Conto della distribuzione e dell’utilizzo dei redditiConto capitale(acquisizioni, al netto delle cessioni, di attività non finanziarie)Conti finanziari(variazioni delle attività e delle passività finanziarie)Conto patrimoniale di apertura(Patrimonio netto fine anno t-1)Conto di rivalutazione delle attività e delle passività(variazioni di valore delle attività e delle passività dovute a variazioni dei prezzi)Conto delle altre variazioni di volume delle attività e delle passivitàConto patrimoniale di chiusura(Patrimonio netto fine anno t)Conti di accumulazioneProspetto 1. La sequenza dei Conti secondo il SEC 2010Il Prospetto 1 presenta la sequenza dei conti. Da sinistra verso destra, a partire dal conto patrimoniale di apertura, sono registrate le diverse variazioni delle attività e delle passività che si verificano nel periodo contabile (un anno, nel prospetto). L’attività di generazione dei redditi e di consumo determina il risparmio (il saldo del conto della distribuzione e dell’utilizzo dei redditi), che si traduce nell’acquisizione di attività reali e finanziarie. Il conto del capitale e il conto finanziario evidenziano le variazioni dovute a operazioni inerenti, rispettivamente, ad attività reali e ad attività e passività finanziarie. In assenza di altri effetti, ciò permetterebbe il calcolo immediato della situazione finale, aggiungendo alla situazione iniziale le variazioni intervenute. Tuttavia, al di fuori del ciclo economico della produzione e del consumo possono verificarsi modifiche che influenzano i valori delle attività e delle passività al momento della chiusura dei conti. Si tratta, in particolare, di variazioni delle attività (e delle passività) dovute a cambiamenti del loro prezzo, che comportano guadagni e/o perdite in conto capitale sulle consistenze di attività detenute. Tali variazioni sono registrate nei conti della rivalutazione delle attività e delle passività. Inoltre, si devono considerare variazioni di volume delle attività provocate da altri eventi che non sono la conseguenza di una operazione economica di scambio o di trasferimento (ad esempio distruzioni di beni dovute a catastrofi) e che, quindi, devono essere registrate nel conto delle altre variazioni di volume delle attività e delle passività. Gli effetti dei vari flussi intervenuti nel periodo considerato sui valori delle consistenze di attività e di passività sono, infine, rappresentati nel conto patrimoniale di chiusura.I conti patrimoniali registrano le consistenze di attività finanziarie e non finanziarie detenute da ciascun settore istituzionale e le passività finanziarie attraverso cui ogni settore si finanzia. Il totale delle attività, finanziarie e non finanziarie, è anche definito ricchezza lorda: sottraendo a quest’ultima le passività finanziarie si ottiene la ricchezza netta. Il Prospetto 2 riporta in maniera schematica le attività e le passività dei settori contenute nella presente pubblicazione.Prospetto 2. Piano di aggregazione della ricchezza nettaATTIVITÀ PASSIVITÀA. ATTIVITÀ NON FINANZIARIE.AbitazioniImmobili non residenzialiAltre opereMiglioramenti dei terreniImpianti e macchinari e armamentiMezzi di trasportoApparecchiature ICTAltri impianti e macchinari e armamentiRisorse biologiche coltivateProdotti di proprietà intellettualedi cui: Ricerca e sviluppodi cui: Software e basi di datiScorteTerreni coltivatiB. ATTIVITÀ FINANZIARIE Oro monetario e DSPC. PASSIVITÀ FINANZIARIEOro monetario e DSPBiglietti e depositiBiglietti e depositiTitoliTitoliPrestitiPrestitiAzioni e altre partecipazioniAzioni e altre partecipazioniDerivatiDerivatiQuote di fondi comuniQuote di fondi comuniRiserve assicurative e garanzie standardRiserve assicurative e garanzie standardAltri conti attiviAltri conti attiviRICCHEZZA NETTA (A+B-C)A complemento dell’informazione sulla ricchezza non finanziaria viene fornito il valore dello stock di beni di consumo durevoli delle famiglie; si tratta di beni assimilabili, in termini economici, a beni capitali in quanto utilizzati dalle famiglie ripetutamente per periodi di tempo superiori a un anno (ad esempio, l’automobile) ma classificati come consumi finali negli schemi della contabilità nazionale.Le attività non finanziarieLe informazioni sul valore delle componenti reali della ricchezza sono tratte dalle statistiche relative allo stock di attività non finanziarie per settore istituzionale, diffuse annualmente dall’Istat a gennaio. L’aggiornamento delle stime è coerente con la politica di revisione dei conti economici annuali per settore istituzionale. Periodicamente viene diffusa dall’Istat una statistica report sulla ricchezza non finanziaria nonché una nota congiunta con la Banca d’Italia sulla ricchezza totale (finanziaria e non finanziaria) dei settori istituzionali.Le attività non finanziare definite e riportate nella presente pubblicazione non sono tutte quelle previste dal SEC 2010: mancano a oggi dalla misurazione della ricchezza reale alcuni beni, in particolare i monumenti, gli oggetti di valore, le risorse naturali diverse dai terreni e altre attività non prodotte. Inoltre, il valore degli immobili, residenziali e non residenziali, include il valore dei terreni sottostanti, diversamente dalla classificazione delle attività del SEC 2010 (si veda anche il paragrafo I confronti internazionali). Le attività non finanziarie sono valutate ai prezzi correnti, sulla base dei prezzi osservati sul mercato (in particolare, le abitazioni, alcune tipologie di immobili non residenziali e terreni coltivati) oppure attraverso metodi di stima indiretti (in particolare, alcune tipologie di immobili non residenziali e gli altri beni di capitale fisso; per quest’ultimi il valore a fine anno è calcolato con il metodo dell’inventario permanente).Ulteriori dettagli sulla metodologia di stima adottata e sulle principali fonti statistiche utilizzate per la valorizzazione dello stock di attività non finanziarie per settore istituzionale sono disponibili nella nota metodologica della Statistica Report La ricchezza non finanziaria in Italia, anni 2005-2019, pubblicata dall’Istat il 19 luglio 2021.Le attività e le passività finanziarieDalle statistiche relative ai conti finanziari sono tratte le informazioni sulle consistenze delle componenti finanziarie necessarie per la compilazione dei conti patrimoniali. Per ogni settore istituzionale, nei conti finanziari è possibile misurare la ricchezza finanziaria e la tipologia di strumento finanziario in cui è investita (attività) e quali strumenti sono utilizzati come mezzo di finanziamento (passività). Le consistenze degli strumenti negoziabili sono valutate ai prezzi di mercato correnti alla fine del periodo di riferimento.Gli strumenti finanziari definiti nel SEC 2010 e riportati nella presente pubblicazione sono: oro monetario e diritti speciali di prelievo (DSP); biglietti e depositi; titoli; prestiti; azioni e altre partecipazioni; derivati; quote di fondi comuni; riserve assicurative e garanzie standard; altri conti attivi. Nei conti finanziari sono disponibili informazioni di maggior dettaglio per alcuni di questi strumenti (ad esempio, la ripartizione dei titoli in base alla loro scadenza originaria e al soggetto emittente). Le Tavole 1-5 della pubblicazione riportano in modo omogeneo tutti gli strumenti attivi e passivi, anche quando le voci non sono valorizzate. Ad esempio, i fondi comuni possono essere detenuti dalle famiglie ma non possono essere emessi da tale settore: pertanto risultano valorizzati tra le attività ma non tra le passività.Le statistiche dei conti finanziari pubblicate dalla Banca d’Italia non sono consolidate all’interno dei settori: sono cioè riportate per ogni settore posizioni attive e passive per lo stesso strumento. Ad esempio, i titoli emessi da una società non finanziaria e detenuti da un’altra società non finanziaria sono presenti sia all’attivo che al passivo del settore. Chiaramente ciò non influisce sull’ammontare della ricchezza netta.Informazioni sui singoli strumenti o sui settori istituzionali sono presenti nella sezione Glossario. Ulteriori dettagli sulla metodologia e sulle principali fonti statistiche utilizzate nei conti finanziari sono contenuti nel manuale I conti finanziari dell’Italia: struttura e innovazione nei conti, Banca d’Italia, Statistiche, Metodi e fonti: manuali, 12 giugno 2018.I confronti internazionaliLe principali linee guida in tema di contabilità nazionale sono contenute nel SEC 2010 a livello europeo e nel Sistema dei conti nazionali 2008 (SNA) a livello mondiale. La disponibilità di concetti e di definizioni uniformi tra paesi è un presupposto necessario ma non sufficiente per la comparabilità delle stime. La compilazione delle attività e delle passività finanziarie è consolidata a livello internazionale e gli aggregati pubblicati sono considerati sufficientemente armonizzati e comparabili. La misurazione delle attività non finanziarie è più recente e il processo di armonizzazione delle stime è ancora in corso, a causa della scarsità delle fonti informative. In questa nota, i confronti internazionali utilizzano principalmente le statistiche delle attività non finanziarie raccolte dall’Eurostat e dall’OCSE. Al fine di disporre di dati aggiornati al 2021, per il Regno Unito sono stati usati i dati provenienti dalla pubblicazione “The UK national balance sheet estimates” prodotta da Office for National Statistics. Per alcuni paesi, le statistiche pubblicate risultano incomplete in termini di attività stimate, periodo di riferimento dei dati, dettaglio dei settori istituzionali. Solo pochi paesi riportano un quadro completo delle attività non finanziarie. Inoltre, nelle tavole internazionali diffuse dall’OCSE le attività prodotte sono presentate separatamente da quelle non prodotte, in accordo con le linee guida internazionali (SEC 2010 e SNA 2008); pertanto la voce relativa alle costruzioni non contiene il valore dei terreni sottostanti, che confluisce invece tra le attività non prodotte. Alcuni paesi, tra cui l’Italia, diffondono a livello nazionale le stime del valore degli immobili senza questa distinzione tra fabbricati e terreni sottostanti, ritenendo l’informazione di più facile comprensione per l’utente. I terreni coltivati sono presentati come un’attività non finanziaria separata. La non omogenea disponibilità dell’informazione condiziona il confronto internazionale e limita l’analisi alle principali economie avanzate per le quali sono diffuse stime comparabili con quelle per l’Italia. Il valore della ricchezza non finanziaria è calcolato come somma di capitale fisso e terreni; è escluso il valore delle scorte, assente per alcune economie avanzate (ad esempio, la Germania). L’assenza del dato relativo ai terreni delle società non finanziarie e delle amministrazioni pubbliche degli Stati Uniti e della Spagna ha implicato l’esclusione dei due Paesi dal confronto internazionale per tali settori (Figure 7-9). La ricchezza pro capite delle famiglie (Figura 6) è stata calcolata come rapporto tra la ricchezza netta e la popolazione di riferimento.GLOSSARIOAbitazioniFabbricati utilizzati interamente o principalmente come abitazioni, comprese le costruzioni annesse, come i garage, e tutti gli impianti permanenti usualmente installati nelle abitazioni. Il valore delle abitazioni è presentato al lordo del valore dei terreni sottostanti. Sono inoltre inclusi i costi di trasferimento proprietà. Altre opereOpere diverse da immobili residenziali e non residenziali. Esempi: autostrade, vie, strade, ferrovie, piste di campi di aviazione, ponti, autostrade sopraelevate, gallerie e sottopassaggi, idrovie, porti, dighe e altre opere idrauliche, condotte per grandi distanze, linee di comunicazione ed elettriche, condotti e cavi urbani e relativi lavori, costruzioni per attività estrattive e manifatturiere, impianti sportivi e ricreativi. Non è incluso il valore dei terreni sottostanti.Altri conti attivi e passiviLa voce è costituita da strumenti caratterizzati dalla presenza di uno sfasamento tra il momento in cui avviene una transazione e quello del regolamento. Vi rientrano ad esempio i crediti e i debiti commerciali e i crediti e i debiti relativi al pagamento di tasse e imposte.Altri impianti e macchinari e armamentiImpianti e macchinari non classificati altrove. Ne sono un esempio i prodotti, esclusi i servizi di installazione, di riparazione e manutenzione e le parti di cui alla divisione 26 («Prodotti informatici, elettronici ed ottici») (esclusi i gruppi 261 e 262), alla divisione 27 («Apparecchiature elettriche»), alla divisione 28 («Macchine ed apparecchi meccanici n.c.a.»), alla divisione 31 («Mobilio») e alla divisione 32 («Altri manufatti») della CPA 2008. Gli armamenti sono veicoli e altri apparecchi quali navi da guerra, sottomarini, velivoli militari, carri armati, portamissili, lanciamissili, ecc. Le armi monouso da essi trasportate sono registrate per la maggior parte come scorte militari, mentre altre, quali i missili balistici ad alto potenziale distruttivo, che si considerano mezzi di deterrenza, sono classificate come capitale fisso.Amministrazioni pubblicheComprende tutte le unità istituzionali la cui funzione principale consiste nel produrre per la collettività beni e servizi non destinabili alla vendita e/o nell’operare una redistribuzione del reddito e della ricchezza del paese. Le principali risorse sono costituite da versamenti obbligatori effettuati direttamente o indirettamente da unità appartenenti ad altri settori. Le amministrazioni pubbliche sono suddivise in tre sottosettori: le amministrazioni centrali, le amministrazioni locali e gli enti di previdenza.Apparecchiature ICTApparecchiature per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT): dispositivi di controllo elettronico e componenti elettronici per tali dispositivi. Ne sono un esempio i prodotti compresi nei gruppi 261 (“Componenti e schede elettronici”) e 262 (“Elaboratori elettronici e unità periferiche”) della CPA 2008.Attività e passività finanziarie Le attività finanziarie rappresentano delle riserve di valore che attribuiscono un beneficio economico al detentore e permettono di trasferire valore da un periodo a un altro. Le passività sorgono quando un debitore risulta obbligato a fornire un pagamento o una serie di pagamenti a un creditore. Le attività e le passività finanziarie possono essere distinte in diversi strumenti finanziari: oro monetario, diritti speciali di prelievo, biglietti e depositi, titoli, prestiti, azioni e altre partecipazioni, derivati, quote di fondi comuni, riserve assicurative, fondi pensione e garanzie standard, altri conti attivi e passivi.Attività non finanziarie Attività non finanziarie sulle quali le unità istituzionali esercitano, individualmente o collettivamente, diritti di proprietà e il cui possesso, il cui utilizzo o la cui concessione a terzi (perché siano usate per un certo periodo di tempo) permettono ai rispettivi proprietari di conseguire benefici economici. Le attività non finanziarie sono ripartite in attività non finanziarie prodotte e attività non finanziarie non prodotte.Attività non finanziarie non prodotteAttività economiche che non rappresentano il risultato dei processi di produzione, ma sono ottenute con altre modalità. Esse comprendono: risorse naturali, contratti, locazioni, licenze, permessi, avviamento commerciale e risorse di marketing. Attività non finanziarie prodotteAttività non finanziarie ottenute mediante processi di produzione. Sono costituite da capitale fisso, scorte e oggetti di valore. Azioni e altre partecipazioniNella voce azioni e altre partecipazioni sono comprese: le azioni e le quote di partecipazione emesse da società di capitali; le partecipazioni emesse dalle quasi-società, ossia società di persone con almeno 5 addetti (vedi: Società non finanziarie). La valutazione a prezzi di mercato delle azioni delle società quotate è effettuata attraverso la capitalizzazione di borsa; per i metodi di valutazione delle azioni non quotate e delle partecipazioni si rimanda al manuale I conti finanziari dell’Italia: struttura e innovazioni dei conti, Banca d’Italia, Statistiche, Metodi e fonti: manuali, 12 giugno 2018.Beni di consumo durevoli Beni durevoli utilizzati ripetutamente dalle famiglie a fini di consumi finali per periodi di tempo superiori a un anno. Essi sono inclusi nei conti patrimoniali come voci per memoria. Sono esclusi dal conto patrimoniale standard perché sono registrati come impieghi nel conto di utilizzazione del reddito del settore delle famiglie come interamente consumati nel periodo contabile e non gradualmente. Le consistenze di beni di consumo durevoli detenuti dalle famiglie nella funzione di consumatori finali – mezzi di trasporto e altri impianti e macchinari – sono valutati ai prezzi di mercato nella voce per memoria, al netto del valore cumulato degli ammortamenti. I beni durevoli, come i veicoli, sono classificati come capitale fisso o come beni di consumo durevoli in funzione della classificazione settoriale del proprietario e dell’uso a cui essi sono destinati.Biglietti e depositiLa voce comprende: biglietti e monete; depositi trasferibili; altri depositi. Per biglietti e monete si intendono tutte le banconote e le monete in circolazione emesse dalle autorità monetarie; le monete sono emesse in Italia dalla Zecca dello Stato ma per convenzione sono attribuite alla Banca centrale, che ha come contropartita un credito verso le Amministrazioni centrali. I depositi trasferibili sono depositi immediatamente convertibili in moneta, utilizzabili come mezzo di pagamento (assegni, bonifici,…), quali ad esempio i conti correnti. Gli altri depositi sono depositi che non sono convertibili immediatamente in moneta se non dietro il pagamento di penali o con specifiche limitazioni: in questo strumento rientrano i depositi con durata prestabilita, i depositi a risparmio, i libretti di risparmio, i pronti contro termine di breve periodo.Capitale fisso Attività non finanziarie prodotte, utilizzate ripetutamente o continuamente nell’attività di produzione per più di un anno.Capitale lordoValore dei beni capitali ancora in uso nel sistema economico valutati come se fossero beni capitali nuovi, senza tener conto della loro età e del loro stato (ovvero del deprezzamento che essi subiscono nel corso del tempo).Capitale nettoValore dei beni capitali ancora in uso nel sistema economico valutati allo stesso prezzo dei beni capitali nuovi dello stesso tipo, meno il valore cumulato del deprezzamento maturato fino all’anno per il quale si vuole calcolare lo stock.Conti finanziariRegistrano, nelle tavole delle consistenze, le voci finanziarie degli stati patrimoniali dei settori istituzionali (vedi), ossia l’ammontare delle attività e delle passività finanziarie dei settori a una certa data; nelle tavole dei flussi, le transazioni finanziarie che intervengono fra unità istituzionali in un dato intervallo di tempo. Una transazione finanziaria è una negoziazione tra due unità istituzionali che implica la creazione di un’attività finanziaria e, simultaneamente, di una passività finanziaria, oppure la liquidazione o il cambiamento di proprietà di un’attività finanziaria. Il conto finanziario di un settore istituzionale mostra le transazioni finanziarie nette, in ciascuna categoria di strumenti finanziari, all’attivo e al passivo del settore.Conti patrimoniali Un conto patrimoniale è un documento, redatto in un particolare momento, che evidenzia il valore delle attività di cui un’unità istituzionale o un insieme di unità hanno la proprietà economica e delle passività assunte da tale unità o insieme di unità. Il saldo contabile di un conto patrimoniale è il patrimonio netto. Le consistenze delle attività e delle passività registrate nel conto patrimoniale sono valutate di norma ai prezzi di mercato correnti alla data cui il conto patrimoniale si riferisce o, per alcune categorie di attività e passività, ai valori nominali. I Conti patrimoniali sono compilati per i settori istituzionali residenti (vedi), per il totale dell’economia nazionale e per il resto del mondo. Il conto patrimoniale completa la sequenza dei conti, presentando l’effetto finale sulle consistenze di ricchezza di un’economia delle registrazioni nei conti della produzione, della distribuzione e di utilizzazione del reddito, nonché dell’accumulazione.DerivatiI derivati sono attività finanziarie il cui valore dipende dall’andamento dei prezzi di uno strumento sottostante, che può essere un’altra attività finanziaria così come un indice o un bene. Sono esempi di derivati le opzioni, i contratti a termine, gli swap, i forward rate agreements. I derivati nei conti finanziari sono registrati al fair value, ossia al valore corrente netto dei futuri pagamenti e le commissioni previsti. Rientrano nella voce anche le stock option di dipendenti.FamiglieIl settore comprende le famiglie consumatrici (individui o gruppi di individui nella loro qualità di consumatori) e le famiglie produttrici (imprese individuali, società semplici e di fatto, produttrici di beni e servizi non finanziari destinabili alla vendita, che impiegano fino a 5 addetti; unità produttrici di servizi ausiliari dell’intermediazione finanziaria senza addetti dipendenti). In generale, è allocata alle famiglie produttrici qualsiasi attività che le famiglie svolgono per il mercato, quindi anche l’attività di locazione di immobili, residenziali e non residenziali, di proprietà dei singoli individui. Nella presente pubblicazione le famiglie includono anche le istituzioni senza scopo di lucro al servizio delle famiglie (ISP, vedi).Fair valueVedi: Valore di mercato.Fondi propri Sono ottenuti come differenza tra il totale delle attività e i debiti; a loro volta, i debiti sono pari alle passività finanziarie meno le azioni e partecipazioni.Immobili non residenziali Immobili diversi dalle abitazioni. Esempi di immobili non residenziali: uffici, depositi e fabbricati industriali, fabbricati commerciali, sale di spettacoli, alberghi, ristoranti, edifici a indirizzo didattico-culturale, strutture sanitarie. Il valore degli immobili non residenziali è presentato al lordo del valore dei terreni sottostanti. Sono inclusi i costi di trasferimento proprietà.Impianti e macchinari e armamentiMezzi di trasporto, apparecchiature per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) e altri impianti e macchinari, diversi da quelli acquistati dalle famiglie per consumi finali. Gli impianti e macchinari quali veicoli, mobili, elettrodomestici, computer, apparecchi per telecomunicazioni, ecc. acquistati dalle famiglie per consumi finali non sono considerati una attività, bensì sono inclusi nella voce per memoria «Beni di consumo durevoli» del conto patrimoniale delle famiglie. Gli armamenti sono veicoli e altri apparecchi quali navi da guerra, sottomarini, velivoli militari, carri armati, portamissili, lanciamissili, ecc. Le armi monouso da essi trasportate sono registrate per la maggior parte come scorte militari, mentre altre, quali i missili balistici ad alto potenziale distruttivo, considerate mezzi di deterrenza sono classificate come capitale fisso.Investimenti fissi lordiSono costituti dalle acquisizioni (al netto delle cessioni) di capitale fisso effettuate dai produttori residenti a cui si aggiungono gli incrementi di valore dei beni non prodotti. Istituzioni senza scopo di lucro al servizio delle famiglie (ISP)Organismi senza scopo di lucro, dotati di personalità giuridica, che sono produttori privati di beni e servizi non destinabili alla vendita in favore delle famiglie quali associazioni culturali, sportive, fondazioni, partiti politici, sindacati ed enti religiosi. Nella presente pubblicazione sono accorpati al settore delle famiglie. Mezzi di trasportoMezzi per il trasporto di persone e cose. Esempi: mezzi di trasporto, escluse le parti, di cui alla divisione 29 (“Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi”) e alla divisione 30 (“Altri mezzi di trasporto”) della Classificazione dei prodotti associata alle attività 2008 (CPA 2008).Miglioramenti dei terreni Valore delle operazioni che comportano grandi miglioramenti della quantità, della qualità o della produttività dei terreni o ne impediscono il depauperamento. Ne sono un esempio l’aumento di valore dell’attività per effetto di operazioni di diboscamento, di sistemazione dei terreni, di scavo di pozzi, ecc. Oro monetario e diritti speciali di prelievo (DSP)L’oro monetario è quello detenuto come attività di riserva dalla Banca centrale; i diritti speciali di prelievo (DSP) sono attività di riserva internazionali create dal Fondo monetario internazionale e assegnate ai suoi membri come integrazione delle attività di riserva esistenti. La voce riguarda esclusivamente i settori Società finanziarie e Resto del mondo.PrestitiUn prestito è un’operazione finanziaria che prevede la concessione di una somma di danaro da parte di un “mutuante” a un “mutuatario”. Tale operazione ha le seguenti caratteristiche: l’iniziativa è presa dal mutuatario che richiede il prestito; il debito deve essere rimborsato entro una certa scadenza; le condizioni di concessione sono fissate da chi lo concede o pattuite tra le parti; non può essere negoziato su un mercato organizzato.Prodotti di proprietà intellettualeCapitale fisso – costituito da risultati di ricerca e sviluppo, da prospezione e valutazione mineraria, da software e basi di dati, da originali di opere artistiche, letterarie o di intrattenimento e da altri prodotti di proprietà intellettuale – che si intende utilizzare per più di un anno.Quote di fondi comuniSi tratta di quote emesse da specifiche società finanziarie, ossia i fondi comuni di investimento, il cui scopo è investire sui mercati finanziari. Le consistenze sono registrate al valore corrente di rimborso.Reddito lordo disponibile delle famiglieIl reddito lordo disponibile delle famiglie è pari alla somma dei redditi da lavoro dipendente e indipendente, dei redditi da proprietà (al lordo degli ammortamenti), delle prestazioni sociali e del saldo dei trasferimenti, al netto delle imposte correnti su reddito e patrimonio e dei contributi sociali. Rappresenta l’ammontare di risorse correnti degli operatori destinato agli impieghi finali (consumo e risparmio).Resto del mondoRaggruppa tutte le unità non residenti relativamente ai loro rapporti con quelle residenti.Ricchezza lordaÈ pari alla somma delle attività finanziarie e non finanziarie.Ricchezza netta È data dalla differenza tra la ricchezza lorda (attività finanziarie e non finanziarie) e le passività finanziarie.Ricerca e sviluppo Valore delle spese per attività creative esercitate in via sistematica al fine di aumentare l’insieme di conoscenze, compresa la conoscenza dell’uomo, della cultura e della società, e di utilizzare tali conoscenze allo scopo di concepire nuove applicazioni.Riserve assicurative e garanzie standardLa voce riguarda le somme accantonate a fronte di futuri pagamenti di diritti finanziari e si articola in: Riserve ramo vita e fondi pensione e Altre riserve. Nel primo gruppo rientrano le polizze vita, le quote di fondi pensione, i fondi quiescenza. Tra le Altre riserve sono comprese le riserve assicurative del ramo danni e quelle per escussioni di garanzie standard (quali ad esempio le garanzie di credito all’esportazione e quelle per prestiti a studenti).Risorse biologiche coltivateRisorse animali che generano ripetutamente nuovi prodotti quali bestiame da riproduzione, da latte, da tiro, ecc., nonché alberi, raccolti e risorse vegetali che generano ripetutamente nuovi prodotti, quali vigneti, frutteti e altre piantagioni permanenti. Le risorse biologiche coltivate sono gestiti o controllati direttamente da unità istituzionali. ScorteBeni e servizi ottenuti nel periodo corrente o in un periodo precedente e detenuti per la vendita, per l’impiego nella produzione o per altri usi in un momento successivo. Consistono in materie prime e prodotti intermedi, prodotti in corso di lavorazione, prodotti finiti e beni per la rivendita. SEC – Sistema europeo dei contiSistema armonizzato dei conti adottato nel 1970 dall’Istituto statistico delle Comunità europee (Eurostat). Nel 2014, tale sistema è stato modificato, coerentemente con il nuovo sistema dei conti nazionali SNA 2008, redatto dall’ONU e da altre istituzioni internazionali, tra cui lo stesso Eurostat. Il SEC 2010, approvato come regolamento comunitario (regolamento UE n. 549 del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 maggio 2013), permette una descrizione quantitativa completa e comparabile dell’economia dei paesi membri dell’attuale Unione europea, attraverso un sistema integrato di conti di flussi e di conti patrimoniali definiti per l’intera economia e per raggruppamenti di operatori economici (settori istituzionali). Settori istituzionaliRaggruppamenti di unità istituzionali che manifestano autonomia e capacità di decisione in campo economico-finanziario e che, fatta eccezione per le famiglie, tengono scritture contabili separate. Il Sistema europeo dei conti (SEC 2010) classifica le unità istituzionali in base alla funzione principale e alla tipologia del produttore. Nella contabilità nazionale l’articolazione in settori istituzionali è la seguente: Società non finanziarie (vedi);Società finanziarie (vedi);Amministrazioni pubbliche (vedi); Famiglie (vedi) e Istituzioni sociali private senza scopo di lucro al servizio delle famiglie (ISP; vedi).Resto del mondo (vedi).Società finanziarieComprende la Banca centrale, le banche che effettuano raccolta a breve e a lungo termine e le unità impegnate nelle attività finanziarie regolamentate dal Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia in vigore dal 1° gennaio 1994 (unità che svolgono attività di assunzione di partecipazioni, concessione di finanziamenti, prestazione di servizi di pagamento o di intermediazione in cambi, società di leasing e di factoring, Sim, società di credito al consumo). Rientrano nel settore anche gli ausiliari finanziari impegnati nell’esercizio di attività strettamente connesse all’attività finanziaria diverse dall’intermediazione finanziaria e che impiegano almeno un addetto dipendente (altrimenti resterebbero inclusi nel settore famiglie). Si considerano ausiliari finanziari le società di gestione dei fondi comuni, i brokers, i promotori finanziari e gli agenti delle assicurazioni. Infine, nel settore rientrano le imprese di assicurazione, i fondi pensione e le istituzioni non-profit che forniscono servizi d’intermediazione finanziaria o esercitano attività finanziarie ausiliarie, o che sono al servizio di società finanziarie o svolgono funzioni di controllo e vigilanza (quali ad esempio la Consob e l’IVASS).Società non finanziarieComprende società e quasi-società private e pubbliche: tra queste ultime figurano le aziende autonome, le Ferrovie dello Stato, le aziende municipalizzate e consortili, le imprese a partecipazione statale, le altre imprese pubbliche. Per quasi-società si intendono quelle unità che, pur essendo prive di personalità giuridica, dispongono di contabilità completa e hanno un comportamento economico separabile da quello dei proprietari; esse comprendono le società in nome collettivo e in accomandita semplice, nonché le società semplici e di fatto e le imprese individuali con più di cinque addetti. Il settore include anche le istituzioni non profit che producono beni e servizi destinabili alla vendita che possono essere oggetto di scambio sul mercato oppure esclusivamente destinati ad altre società non finanziarie (quali ad esempio Confindustria, Confcommercio).Software e basi di datiProgrammi informatici, descrizioni del programma e supporti per software di sistema e per software applicativo. File di dati organizzati in modo da permettere l’accesso a tali dati e il loro uso efficiente in termini di risorse.Terreni coltivatiTerreni sui quali viene svolta, a fini commerciali o di sussistenza, una attività di produzione agricola o orticola, compresi, in linea di principio, i terreni a frutteto, a vigneto e altre coltivazioni.TitoliI titoli sono strumenti finanziari che certificano l’esistenza di un debito dell’emittente verso il sottoscrittore. Sono caratterizzati da una data di emissione e una di rimborso, da un tasso di interesse riconosciuto al sottoscrittore, da una denominazione (valuta nazionale o estera). Nei conti finanziari vengono distinti in base alla durata originaria (inferiore o superiore all’anno) e per soggetto emittente.Valore di mercatoÈ il corrispettivo al quale un’attività (passività) può essere scambiata (estinta) in una libera transazione tra parti consapevoli e disponibili. È detto anche fair value.Per chiarimenti tecnici e metodologiciFrancesco VercelliFrancesco.Vercelli@bancaditalia.itPaola Santoropasantor@istat.it