
(AGENPARL) – mar 24 gennaio 2023 POPOLO DI CAMMINATORI UNITEVI
DALLE MARCHE DUE PROPOSTE NUOVE DI ZECCA
Nel cuore dell’Italia, il Grande anello dei borghi ascolani e la Strada romantica dei sibillini rappresentano due percorsi alternativi per conoscere una Regione con paesaggi mozzafiato e borghi medievali da scoprire. Sentieri di qualità che puntano anche su sapori poco conosciuti e difficilmente gustabili altrove. Un mix esplosivo offerto agli 80mila italiani che, ogni anno, si mettono appunto in cammino
Santi, poeti e navigatori. Tre sostantivi che però non bastano a definire le virtù degli italiani. Che sono anche degli ottimi camminatori. Lo dicono i dati: secondo l’Isnart, l’Istituto nazionale per le ricerche turistiche, la nuova categoria di viaggiatori, la scorsa estate, ha rappresentato il 39% dei vacanzieri, con numeri che sono tornati ai livelli del 2019, l’anno in cui si è registrato il record di presenze. Un trend confermato da Terre di mezzo, la casa editrice che, ogni anno, pubblica un report in materia. Incrociando le
diverse cifre disponibili, sarebbero, nel 2022, almeno 80mila le persone che si sono messe in cammino. Sui percorsi noti, come Santiago de Compostela o la via Francigena. Ma non solo: la nuova tendenza infatti è quella di scoprire realtà meno note di cui l’Italia è piena.
Le Marche, in tal senso, offrono spunti interessanti. Con due sentieri nuovi di zecca: “Il primo -spiega Emanuele Luciani, storico e fondatore di Galee Sibilline- è il Grande anello dei borghi ascolani. Si tratta di un percorso di circa 100 chilometri con partenza e arrivo nel capoluogo, Ascoli Piceno. Si può percorrere a piedi in sette tappe
chilometri l’una, e con la bici in tre, con distanze variabili. È un’esperienza a contatto con la natura e la storia, nel silenzio senza tempo dei borghi medievali, tra ruderi di antichi castelli ed eremi solitari. Il progetto nasce con l’intenzione di far conoscere aree meno note del Paese ma assolutamente da valorizzare. Si vuole insomma
dare corpo a un cambio di paradigma che è ormai sostanza. Lungo il percorso ovviamente l’accoglienza è garantita, come descritto sul sito grandeanellodeiborghiascolani.it”.
Popolo di camminatori, unitevi. Con questo motto, nasce anche il secondo sentiero marchigiano. Il nome è tutto un programma: la Strada romantica dei sibillini. 57 chilometri che uniscono, passando per Rotella, Montedinove, in provincia di Ascoli Piceno, con Amandola, in provincia di Fermo. Il progetto, ciclabile ed escursionistico, risponde a un bando PNRR ed è in via di realizzazione: “Il modello che ci siamo dati -afferma Luciani- è la Strada romantica delle Langhe. Al percorso principale si intersecano tre anelli: uno dedicato alle famiglie a Montedinove, uno estremamente tecnico sul Monte Ascensione, nel comune di Rotella e uno panoramico ad Amandola. Alcuni tratti saranno accessibili per un turismo inclusivo, che tenga conto delle esigenze dei bambini e dei per portatori di handicap. I materiali per la realizzazione della segnaletica saranno tutti ecosostenibili secondo il termine del principio Do No Significant Harm (DNSH)”.
Borghi, arte, storia e storie si impastano, dunque, in un susseguirsi di paesaggi sempre nuovi. Dai colli alle asperità dell’Ascensione dalla fotografia lunare dei calanchi all’abbraccio simbolico del lago di San Ruffino, fino a salire su verso il Parco nazionale dei Monti sibillini. Un bacio d’amore che solo la natura sa offrire: “La Strada romantica dei Sibillini -sostiene Luciani- vi stupirà. Borghi raffinati, arte e storia a non finire e prelibatezze enogastronomiche uniche. D’autunno i borghi vi ammalieranno di gusto. Uno sguardo fugace al paesaggio e ai borghi, mentre si pedala, è tutto ciò che serve per innamorarvi. La Strada romantica dei sibillini è lì che vi aspetta. Non servono fiori, la primavera ve ne donerà infiniti e spontanei, come le numerose orchidee che costelleranno il cammino”.
Senza dimenticare, anche in questo caso, l’accoglienza che vive di gusti difficilmente trovabili altrove: “Come accennavo -conclude Luciani- uno degli scopi di questo progetto è quello di esaltare il sapore delle nostre terre. Vogliamo insomma mettere in relazione le tre specialità culinarie dei tre borghi partner: la Mela rosa dei sibillini (Montedinove), il Marroncino di Rotella, il Tartufo bianco pregiato dei sibillini (Amandola). Alzi la mano chi ne conosce la bontà. Penso che riparare a questa mancanza sia doveroso. Soprattutto per quell’esercito di camminatori che ormai popola la nostra Penisola. Le Marche è una Regione speciale che va apprezzata anche per le nostre
proposte. Che sono moderne e di grande qualità. Provare per credere”.
MASSIMILIANO NICCOLI


