
(AGENPARL) – ven 20 gennaio 2023 Cisl Puglia, Castellucci: con la concertazione e l’azione propositiva si possono creare sviluppo e lavoro
Agenda sociale Cisl, impegnati a declinare i 12 punti in Puglia
“Alla Puglia servono opere infrastrutturali, per rilanciare anche il manifatturiero determinanti per poter riattivare i rispettivi indotti e creare nuove opportunità occupazionali per giovani e donne. È in questo contesto che dobbiamo guardare al 2023, per nuove occasioni di sviluppo e di lavoro”. Lo ha detto Antonio Castellucci nel corso della Conferenza stampa di inizio anno su ‘L’azione della Cisl Puglia: analisi e proposte’. Nella sua analisi Castellucci ha evidenziato alcune criticità regionali per esempio che “i laureati nel Paese nel corso degli anni sono aumentati, ma deve far riflettere che se in alcune regioni raggiungono il 19,1% del totale dei cittadini in Puglia non si va oltre il 12,9% (tra le più basse). È da sottolineare che nel 2021 la nostra regione poteva vantare anche un altro non invidiabile primato, collocandosi per percentuali di dispersione scolastica con il 17,6% a fronte di una media nazionale intorno al 13%; e su cui siamo impegnati a confrontarci sui diversi tavoli regionali per individuare le politiche adeguate per far fronte concretamente a questi fenomeni”. Il Segretario Cisl regionale ha aggiunto che “la nostra valutazione è che siamo un Paese, in particolare le regioni del Mezzogiorno, che sembra mutare lentamente ma in maniera decisa e rischia di vedere accentuate diseguaglianze e poche opportunità, delineando in tanti casi un Sud incapace di recuperare un gap storico ed adagiato in un vortice pericoloso che considera il welfare familiare come naturale, a nostro avviso ormai insostituibile”. Riguardo all’attuazione del Pnrr in Puglia ha specificato che “ci preoccupa la situazione dei Comuni, soggetti attuatori prevalenti del Piano, che al momento non sono sempre in grado di far fronte ai fabbisogni di gestione e tecnici, causa carenza di personale; a differenza dei grandi committenti come Ferrovie dello stato che procedono speditamente. Altra preoccupazione è il tasso di disoccupazione a doppia cifra. Come Cisl Puglia sosteniamo che si tratta di un tema che dovrebbe essere affrontato con maggiore attenzione dalla politica e dalle istituzioni, compresa la questione occupazionale femminile che risulta ben inferiore alla media nazionale”.
“La nostra regione – ha spiegato Castellucci riguardo l’economia – presenta eccellenze ed elementi di dinamismo economico-sociale notevoli. Una regione tra successi turistici, produzione di qualità agroalimentare, delle opportunità culturali, ma che non offre sempre risposte strutturali ai principali comparti produttivi coinvolti in diversi processi di riassetto riguardante in generale tutto il manifatturiero. È evidente che non si tratta solo di intervenire con misure assistenziali, ma di interventi organici che puntino in primo luogo a mettere al centro il lavoro, un lavoro di qualità, sicuro, in grado di produrre ricchezza diffusa e condizioni di vita migliori”. La Cisl – secondo il Segretario generale della Cisl Puglia – “individua nella concertazione l’unica risposta possibile per gestire con responsabilità una fase così complessa. Importante è l’Agenda sociale con i temi tracciati e sviluppati in 12 punti presentati, dal nostro segretario generale Luigi Sbarra, e pertanto siamo già impegnati a declinarli in Puglia a cominciare da quello del lavoro, con la priorità dalla salute e dalla sicurezza. È indubbio che c’è anche una emergenza sanità, acuitasi con la pandemia. Discutere di sanità in questo particolare contesto, in cui vi è la necessità di riforme in tema di organizzazione, reti e strutture sanitarie, dove è necessario verificare l’efficacia delle azioni derivanti dal Pnrr, ha lo scopo di costruire insieme, attraverso il confronto, nuove opportunità. L’attuale situazione sanitaria è sicuramente deficitaria. In questi anni, come Cisl abbiamo sempre rappresentato le criticità di un sistema che nel tempo non è riuscito a migliorarsi compiutamente e a soddisfare i bisogni di tutti i cittadini. Auspichiamo, anche rispetto alle interlocuzioni degli ultimi giorni, che il limitato confronto possa migliorare fattivamente per affrontare in modo responsabile l’annoso problema delle liste di attesa, del potenziamento della medicina territoriale, dell’integrazione socio-sanitaria, dell’emergenza-urgenza, della carenza di personale, nonostante la recente stabilizzazione di oltre 3300 lavoratrici e lavoratori in ambito sanitario. È certo che oggi le opportunità sono legate anche agli strumenti a disposizione e che dobbiamo cercare di attuare insieme, primo fra tutti il Pnrr con la sua dote di circa 650 milioni”. “È nostra convinzione nell’interesse generale – ha concluso – che l’azione sindacale debba continuare il suo ruolo; si tratta di proseguire il percorso autonomo, con lo studio e gli approfondimenti, formazione ed informazione sindacale, iniziative, concretezza, confronti, partecipazione, responsabilità e lealtà”.
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Testo Allegato: Documento Conferenza Stampa 20/01/2023 Lazione della Cisl in Puglia analisi e proposte Linverno demografico Il tema dellinverno demografico definisce la stagione storica che stiamo vivendo. In Puglia, dal 2010 in circa dieci anni la popolazione residente passata da 4.091.259 a 3.922.941 del 2021. Il bilancio demografico pugliese tra nascite e decessi si invertito a partire dal 2012, con un saldo negativo di 1.695 unit. Nel 2021 il dato 46.286 decessi e 26.381 nascite, che determina un calo di popolazione di 19.905. Stravolgimento sociale che ravvisiamo anche dai numeri della popolazione nel nostro Paese, che si attesta intorno ai 59 milioni di abitanti proseguendo tuttora in un calo lento ma inesorabile, facendo registrare anche il nuovo record minimo nazionale delle nascite, 400.249 contro i 534.186 del 2012. Dalle ultime rilevazioni si evince che questo trend colpisce perfino la Cina, che registra il calo di un milione di abitanti consegnando tendenzialmente allIndia il primato del Paese pi popoloso al mondo. I dati Istat fotografano un calo demografico dovuto, come detto, sia a causa del saldo naturale negativo, anche per la pandemia, e alla diminuzione della popolazione straniera. Inoltre, gli stranieri censiti in Italia sono 5.030.716 (-141.178 rispetto al 2020), con unincidenza sulla popolazione totale di 8,5 stranieri ogni 100. La Puglia invece, conferma un dato di leggero incremento nel 2022, infatti gli stranieri residenti sono 135.173, mentre nellanno precedente erano stati 134.440. In conclusione, i dati raccontano un Paese che invecchia e che di fatto sta cambiando anche al di l delle scelte politiche ed economiche dei diversi Governi. A livello economico e sociale, la combinazione di questi fenomeni, cos come puntualmente abbiamo avuto modo di evidenziare come Cisl, porta ad un aumento dei costi dello stato sociale ed a una riduzione delle risorse per poterci far fronte. Giovani, istruzione e lavoro I laureati nel Paese nel corso degli anni sono aumentati, ma deve far riflettere che se in alcune regioni raggiungono il 19,1 del totale dei cittadini (nel Lazio la percentuale pi alta) in Puglia non si va oltre il 12,9 (tra le pi basse). da sottolineare che nel 2021 la nostra regione poteva vantare anche un altro non invidiabile primato, collocandosi dietro alla Sicilia per percentuali di dispersione scolastica con il 17,6 a fronte di una media nazionale intorno al 13 per questo come Cisl Puglia siamo impegnati a confrontarci sui tavoli regionali per individuare le politiche adeguate per far fronte concretamente a questo fenomeno. La nostra valutazione che siamo un Paese, in particolare le regioni del Mezzogiorno, che sembra mutare lentamente ma in maniera decisa e rischia di vedere accentuate diseguaglianze e poche opportunit, delineando un Sud incapace di recuperare un gap storico ed adagiato in un vortice pericoloso che considera il welfare familiare come naturale, a nostro avviso ormai insostituibile. Del resto, provocatoriamente chiediamo come poter indurre i giovani a mettere su famiglia quando trovare lavoro non certo facilissimo quando i servizi sociali come per esempio gli asili nido sembrano quasi un privilegio a causa del numero esiguo sul territorio e dei costi spesso non accessibili Quando le retribuzioni non sono adeguate a causa di lavoro precario o del mancato rinnovo dei CCNL e dunque erose da uninflazione galoppante Permacrisi Lattuale stagione sinserisce in uno stravolgimento sociale generale che si andato delineando dopo la pandemia, limprovvisa e ingiusta guerra in Ucraina, dopo decenni di pace nel vecchio continente con nuovi equilibri geopolitici, un riassetto della globalizzazione e forse dello stesso sistema economico generale moderno. I commentatori parlano di permacrisi, ovvero di una crisi e di una incertezza costanti. Il 2023 atteso come un anno molto difficile per leconomia mondiale pi critico di quello che ci siamo lasciati alle spalle perch un terzo delleconomia globale e met di quella dellUnione europea potrebbero finire in recessione. Il tasso atteso di inflazione al consumo si attesta, in media, a 8,9 tra sei mesi (da 7,5 nella precedente rilevazione), a 8,1 tra 12 mesi. Eppure il 2022, nonostante le problematiche, aveva garantito comunque una crescita seppur contenuta, di qualche punto di Pil registrando per lItalia un dato migliore tra i Paesi Ue. Perfino loccupazione, pur con tutti i distinguo necessari, ha fatto registrare un segno positivo, sebbene soprattutto per il lavoro a tempo determinato. Ad una risposta positiva del Paese hanno contribuito le proposte della Cisl di modifica alle ultime due leggi di bilancio che hanno consentito di destinare una parte importante delle risorse alle famiglie e al mondo del lavoro. In particolare ricordiamo le iniziative Cisl Pi Sviluppo, Pi Lavoro, Pi Coesione Sociale. La Responsabilit in piazza a Roma il 18 dicembre 2021 Assemblea Nazionale dei delegati e pensionati Cisl a Roma per Migliorare la manovra e contrattare le riforme il 15 dicembre 2022. Leconomia pugliese Al 31 dicembre 2021, stando ai dati di Unioncamere, poteva contare su 386.801 imprese registrate (4.266 rispetto al dato di fine 2020) e 1.156.499 occupati (34.043 unit). Lo shock dei prezzi di materie prime e della logistica ha di fatto accresciuto criticit e messo in forse la congruit e la possibile realizzazione di molti interventi previsti del Pnrr. Ci preoccupa la situazione dei Comuni, soggetti attuatori prevalenti del Piano, che al momento non sono in grado di far fronte ai fabbisogni di gestione e tecnici, causa carenza di personale a differenza dei grandi committenti come Ferrovie dello stato che procedono speditamente. Altra preoccupazione la disoccupazione a doppia cifra. Come Cisl Puglia sosteniamo che si tratta di un tema che dovrebbe essere osservato con maggiore attenzione dalla politica e dalle istituzioni, compresa la questione occupazionale femminile che risulta ben inferiore alla media nazionale. La nostra regione presenta eccellenze ed elementi di dinamismo economico-sociale notevoli. Una regione in bilico tra i successi turistici, la produzione di qualit agroalimentare, delle opportunit culturali, ma che non offre sempre risposte strutturali ai principali comparti industriali coinvolti in diversi processi di riassetto come la siderurgia, lautomotive, laerospazio e in generale di tutto il manifatturiero. La mancata gestione di queste crisi produce un incremento di diseguaglianze ed un allargamento delle fasce di povert. evidente che non si tratta solo di intervenire con misure assistenziali, ma di interventi organici che puntino in primo luogo a mettere al centro il lavoro, un lavoro di qualit, sicuro, in grado di produrre ricchezza diffusa e condizioni di vita migliori. Se vero che il turismo pesa circa il 5 dellintero settore in Italia, la Puglia vanta almeno due primati gli investimenti nelle energie rinnovabili, che ne fanno il primo produttore in Italia di energia da fonte eolica e solare, con un peso crescente atteso nel prossimo decennio la specializzazione manifatturiera della regione, in particolare nel settore dellaerospazio. Il 29 della produzione energetica pugliese generata da fonti di energia rinnovabile. Si tratta di un dato destinato a crescere visto che entro il 2030 prevista la realizzazione di oltre 70 nuovi impianti di pale eoliche di dimensione industriale, capaci di produrre il 48 dellenergia eolica nazionale, accanto a oltre 50 impianti fotovoltaici di matrice industriale che contribuiranno al 54 circa del fabbisogno energetico solare nazionale. In questo scenario appare decisivo un ripensamento delle politiche energetiche che riconoscano la Puglia come hub energetico non solo del Paese ma per alcuni versi anche europeo, grazie allapprodo di una serie di pipeline da Azerbaigian, Israele ed Egitto con un riassetto energetico che dovr essere collegato anche con una programmazione strategica della Regione con il contributo delle parti sociali. Quanto alla filiera dellaerospazio, che guarda a futuri sviluppi grazie alla riqualificazione dello spazioporto di Grottaglie e alle nuove opportunit collegate alla Space Economy, conta 550 piccole e medie imprese con un impatto occupazionale stimato in 7.500 addetti e un fatturato pari a un miliardo e mezzo. Agenda Sociale CISL e contesto pugliese La Cisl individua nella concertazione lunica risposta possibile per gestire con responsabilit una fase cos complessa con la fiducia, con la coesione sociale, con un confronto costante tra istituzioni e parti sociali che possibile essere realmente resilienti e in grado di rilanciare quello sviluppo indispensabile per un miglioramento generale delle condizioni di vita del Paese e non solo. A nessuno consentito il lusso di slogan e frasi fatte. Occorre concretezza, pragmatismo ma anche visione del futuro, capacit di generare speranza e di mobilitare quelle risorse umane che possono essere alla base di un nuovo modello di sviluppo condiviso che riduca le diseguaglianze e che innovi tecnologie ma anche rapporti sociali cos come ha fatto la Cisl presentando a livello nazionale la sua Agenda Sociale. I temi tracciati e sviluppati in 12 punti presentati a settembre scorso, dal nostro segretario generale Luigi Sbarra, siamo gi impegnati a declinarli in Puglia a cominciare da quello del lavoro, con la priorit dalla salute e dalla sicurezza. Come Cisl regionale riteniamo necessario un nuovo Statuto della persona nel mercato del lavoro che assicuri a tutti, al di l della tipologia contrattuale, transizioni tutelate, sostegno al reddito e politiche attive. La previdenza va riformata su criteri di sostenibilit sociale, flessibilit in uscita, maggiore inclusivit per giovani e donne cos come un sistema fiscale che rispetti il principio di progressivit. Come Cisl Puglia questo sforzo lo abbiamo tradotto nei mesi passati in incontri che hanno visto la partecipazione dellallora Ministro per il Sud Mara Carfagna e gli assessori regionali sulle varie missioni del Pnrr cercando di valorizzare il confronto costruttivo e responsabile su tutti i temi. Abbiamo dibattuto sugli obiettivi da centrare come creare nuova occupazione di giovani e donne, riduzione del divario Nord-Sud, inclusione sociale, politiche specifiche per i neet, fragilit, la questione dello sviluppo, linnovazione nella Pubblica Amministrazione, la formazione, listruzione, le reti infrastrutturali, porti, aeroporti, Zes e Cis. Abbiamo chiesto specifiche politiche di sviluppo industriali e ambientali che possano tenere insieme produzione e occupazione. In merito allo stato di avanzamento del POR FERS-FSE 2014-2020 la spesa pari al 94,87 in linea con gli obiettivi sebbene non tutte le misure abbiano avuto il medesimo andamento. Ulteriori risultati sono riscontrabili in agricoltura recuperando i ritardi degli anni scorsi, riuscendo a spendere i fondi del Piano di Sviluppo Rurale ben oltre la media delle percentuali Ue. La nostra proposta che la Regione si doti, attraverso il confronto di nuove strategie per incentivare lattrattivit e la crescita dei territori. Occorre fare di pi, insieme. Sistema socio-sanitario, contesto pugliese indubbio che c anche una emergenza sanit, acuitasi con la pandemia, tanto da far dire al presidente dellAgenas, lAgenzia per i servizi sanitari regionali, che tra i suoi compiti ha anche quello di monitorare come le Regioni spendono i fondi del Pnrr, la Sanit deve diventare una emergenza come lenergia, serve un piano Marshall o si chiude. Discutere di sanit in questo particolare contesto, in cui vi la necessit di riforme in tema di organizzazione, reti e strutture sanitarie, dove necessario verificare lefficacia delle azioni derivanti dal PNRR, ha lo scopo di costruire insieme nuove opportunit. Lattuale situazione sanitaria sicuramente deficitaria. In questi anni abbiamo sempre rappresentato le criticit di un sistema che nel tempo non riuscito a migliorarsi compiutamente e a soddisfare i bisogni dei cittadini. Auspichiamo, anche rispetto alle interlocuzioni degli ultimi giorni, che il limitato confronto possa migliorare fattivamente per affrontare in modo responsabile lannoso problema delle liste di attesa, del potenziamento della medicina territoriale, dellintegrazione socio-sanitaria, dellemergenza-urgenza, della carenza di personale, nonostante la recente stabilizzazione di oltre 3300 lavoratrici e lavoratori in ambito sanitario. certo che oggi le opportunit sono legate anche agli strumenti che si conoscono e che dobbiamo cercare di attuare insieme, primo fra tutti il PNRR con la sua dote di circa 650 milioni. In tema di politiche sociali il V Piano Regionale 2022-2024 costituisce uno strumento per mettere in atto azioni finalizzate per fornire pi servizi a favore delle fasce pi deboli, tra cui attuare strutturalmente la legge sullinvecchiamento attivo regionale. Ulteriori scenari per il 2023 Molte sfide ci attendono, un lavoro che continuer valorizzando e impegnando tutte le specificit categoriali e confederali della Cisl Pugliese, proseguendo il confronto in particolare con Regione, Enti Locali e Istituzioni. Banca dItalia attesta che, nonostante una fisiologica decelerazione economica, la crescita in Puglia nel 2022 stimabile intorno al 5, solo lievemente pi bassa del 6,6 del 2021, ma sicuramente ben maggiore del 7,4 del 2020 (anno Covid). Determinanti per il 2023, per la crescita economica e sociale, potranno e dovranno essere necessariamente anche laccelerazione di tre opere strategiche per la viabilit pugliese, finanziate qualche settimana fa dal Cipess tangenziale ovest di Foggia (la statale 673), completamento del terzo lotto bradanico-salentino, nel tratto tra la Taranto-Grottaglie e Manduria, Statale 16 nel tratto tra San Severo e Foggia. Opere infrastrutturali, in ambito edile e di tutto il manifatturiero determinanti per poter riattivare i rispettivi indotti e creare nuove opportunit occupazionali per tanti giovani. in questo contesto che dobbiamo guardare al 2023, per creare occasioni di sviluppo e di lavoro. nostra convinzione, nellinteresse generale, che lazione sindacale debba continuare il suo ruolo si tratta di proseguire il percorso autonomo, con lo studio e gli approfondimenti, formazione ed informazione sindacale, iniziative, confronti, partecipazione, responsabilit e lealt. Questa la nostra chiave, il lavoro quotidiano. Esserci per cambiare. PAGE 1 PAGE 6 Unione Sindacale Regionale 70124 BARI – Via Giulio Petroni, 15/F E-mail puglia@cisl.it Tel. 080 5968295 – Fax 080 5968323 Posta Certificata cislpuglia@pec.cisl.it Sito http://www.cislpuglia.it essercipercambiare N8DflSkGaoIWM0- _u5E1-NO)Q5sY
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