
(AGENPARL) – ven 13 gennaio 2023 “Nel nuovo assetto del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, spicca – con un non celato sentimento di nostalgia – la vecchia e cara direzione generale dell’economia montane e delle foreste, storico “contenitore amministrativo” del Corpo Forestale dello Stato e dell’ex Azienda di Stato per le Foreste Demaniali, quest’ultima divenuta nel 2005 Ufficio per la Biodiversità. Per quanto consta ad UNFORCED, i Carabinieri starebbero predisponendo una nuova manovra organizzativa post assorbimento che farebbe fare anche al CUFA un bel tuffo nel passato, un passo indietro però anacronistico e tutt’altro che funzionale.
Dopo il declassamento del Raggruppamento Carabinieri Parchi a semplice Ufficio con contestuale passaggio all’interno del Comando per la Tutela Forestale, sembra infatti si stia decretando analoga sorte per il Raggruppamento CC CITES: declassamento ad Ufficio e dipendenza dal Comando Tutela Forestale. Di pari passo, si starebbe preparando una faraonica riorganizzazione del Raggruppamento Carabinieri Biodiversità. Risultato della manovra? Ricreare una organizzazione generalista e – parallelamente – un’altra, vocata alla tutela ed alla gestione della biodiversità ed alla educazione ambientale, un po’ com’erano il Corpo Forestale e l’A.S.F.D. dell’epoca, con la differenza sostanziale, rispetto al modello passato – ritenuto obsoleto e non più consono ai tempi già nei primi anni 2000 – che il Comando Tutela Forestale non è più una struttura specialistica e tecnica qual era il C.F.S. ma svolge esclusivamente attività repressiva e di controllo e che la Biodiversità ha perso gran parte delle competenze e dei beni dell’ex A.S.F.D..
E così, il nuovo Governo e chi ha voluto questo scellerato assorbimento, devono sapere che invece di creare le condizioni per migliorare e potenziare quel minimo di specializzazione rimasta, al CUFA Carabinieri si investe su Uffici che fanno progetti ambientali e spendono soldi e per ricreare strutture organizzative ridondanti, con l’intento di realizzare posti di comando per generali e rideterminare le passate condizioni che si ispiravano ai feudatari medievali, con tanto di vassalli e valvassori!
A queste condizioni, vista la scarsa considerazione ed il disinteresse dimostrato nei confronti della tutela delle specie in via di estinzione e dei militari che la esercitano, limitata sostanzialmente alla redazione di un calendario da esibire trionfalmente, non era meglio lasciare tutta la CITES alla Guardia di Finanza? Il Ministro Lollobrigida ed il Sottosegretario Barbaro non lascino carta bianca a chi agisce senza criteri logici e vorrebbe partorire topolini inutili e irrazionali.