[lid] – I quadri, al pari della dirigenza, sono una risorsa fondamentale per il perseguimento degli obiettivi del CONI.
Appartiene alla categoria quadri il personale che, oltre a possedere i requisiti professionali previsti nella categoria C o D, svolge con carattere continuativo: funzioni specialistiche, anche in posizione di staff, di rilevante importanza ai fini dello sviluppo e dell’attuazione degli obiettivi del CONI, che espleta con un elevato grado di autonomia decisionale; funzioni di responsabilità di importanti unità organizzative/strutture, esercitate con elevato grado di autonomia e discrezionalità di poteri, per l’attuazione di programmi stabiliti dalla Direzione da cui dipendono.
In termini di conoscenza, responsabilità ed autonomia, i suddetti lavoratori appartenenti alla categoria dei quadri sono in possesso di una approfondita conoscenza delle discipline specifiche dell’ambito professionale di appartenenza e di quelle degli ambiti correlati, nonché di una elevata specializzazione per la ricerca, la progettazione e lo sviluppo di studi, metodologie e sistemi innovativi.
Il datore di lavoro è tenuto ad assicurare i dipendenti con la qualifica Quadro contro i rischi di responsabilità civile verso terzi conseguenti a colpa nello svolgimento delle proprie mansioni.
L’accesso alla categoria di quadro avviene attraverso la valorizzazione delle professionalità interne.
Lo svolgimento di mansioni previste in categorie superiori da diritto, per il periodo corrispondente al riconoscimento delle retribuzioni a quest’ultima relativa.
La categoria prevede due livelli denominati Quadro 1 e Quadro super.
All’interno delle Federazioni sportive ci sono responsabili di settore che da anni ricoprono questo ruolo senza il giusto inquadramento pur essendo noto a tutti gli enti pubblici (CONI) ed anche a terzi privati.
Una situazione deplorevole che protrae da oltre dieci anni perché è nota anche ad alcuni funzionari del Ministero dello Sport e della Salute che nulla hanno fatto finora, avallando con il loro comportamento tali omissioni e frapponendo anche ostacoli per tale riconoscimento.
Il riconoscimento del ruolo significa gratificare tali persone a livello professionale ed anche economico, in quanto tutti i responsabili di settori sono a tutti gli effetti dei Quadri.
La tragicomica è che ci sono alcuni funzionari di Sport e Salute che stanno remando contro, e cioè si stanno ponendo contra legem per il riconoscimento del ruolo di Quadro all’interno delle Federazioni sportive.
Forse è il caso che chi di dovere verifichi lo stato delle cose e corra ai ripari anche perché se i quadri sulla carta sono una risorsa fondamentale per il conseguimento degli obiettivi, in pratica non lo sono.
D’altronde quando un uomo ti dice che è diventato qualcuno grazie al duro lavoro, bisognerebbe chiedergli: di chi?