
(AGENPARL) – ven 16 dicembre 2022 Per donare speranza alla comunità cristiana siriana ACS propone ai benefattori italiani tre progetti. Il primo va a beneficio delle famiglie aleppine con figli piccoli. L’attuale costo del latte lo rende di fatto un bene di lusso per chi vive gli effetti delle sanzioni internazionali. Con l’iniziativa denominata “Goccia di latte” 1.300 bambini, di cui 220 con meno di 3 anni, riceveranno confezioni di latte in polvere che un’efficiente organizzazione di volontari della Chiesa locale provvederà a consegnare. Il secondo progetto intende sostenere le giovani coppie di fidanzati di Aleppo, per le quali il matrimonio rischia di restare un sogno nel cassetto. ACS intende donare a 152 coppie di futuri sposi una lavatrice, una cucina a gas, un frigorifero e l’essenziale per rendere abitabile una piccola casa. Per queste giovani coppie sarà un aiuto determinante per costruire non solo il proprio futuro, ma anche quello della comunità cristiana locale. Il terzo progetto siriano va a beneficio delle famiglie cristiane rifugiate a Marmarita, nella Valle dei Cristiani, a causa del conflitto armato. ACS intende finanziare l’opera del Centro San Pietro, fondato nel 2011 dai Missionari di San Paolo. Il Centro assiste famiglie cristiane, fornendo loro beni di prima necessità, assistenza per anziani non autosufficienti e istruzione per i bambini della scuola primaria e secondaria.
La fondazione pontificia, con la stessa campagna natalizia di raccolta fondi, presenta altri due progetti per le comunità cristiane del martoriato Libano. La prima iniziativa ha lo scopo di assicurare farmaci a 800 malati gravi dell’ospedale della Croce di Beirut, gestito dalle Suore Francescane della Croce. La struttura, che ospita circa 800 fra adulti e bambini affetti da patologie mentali, incontra infatti gravi difficoltà a reperire i medicinali il cui costo, negli ultimi tre anni, è aumentato di 22 volte a causa dell’inarrestabile svalutazione della lira libanese. Il secondo progetto riguarda Bourj Hammoud, quartiere armeno di Beirut, in cui le Suore del Sacro Cuore di Gesù sono presenti dal 1989. Le religiose si dedicano al servizio delle famiglie più bisognose, il cui numero è aumentato a causa della grave crisi economica del Paese e della terribile esplosione verificatasi nel porto di Beirut nell’agosto 2020. ACS intende finanziare il sostegno che le suore assicurano a 300 famiglie attraverso aiuti di prima necessità, consegnati casa per casa nei casi di anziani non autosufficienti.