[lid] – Abbiamo rivolto a Laura Fincato, già sottosegretario di Stato alla Pubblica Istruzione e sottosegretario agli Affari esteri e deputata, alcune domande di attualità.
Domanda. Crisi economica, energetica, alimentare, acqua, post pandemia, conflitti, come definirebbe l’attuale periodo che stiamo vivendo? L’epoca delle conseguenze?
Laura Fincato. Il termine crisi può essere interpretato in differenti modi…ed è certo che nel suo significato primo ( una rottura, una modifica difficile) quanto stiamo vivendo come umanità, come mondo degli umani, diversamente posizionati in questa terra, è una crisi.
Tante me sono state vissute dagli uomini (in verità non solo dagli uomini in questo pianeta…basta pensare agli animali e alla vegetazione mutati e scomparsi nei secoli) ma ora parliamo di questa recente CRISI che è figlia di rotture, di decisioni complesse e spesso errate, di egoismi e di incapacità ,di brutalità e di miopia.I greci chiamavano questo UBRIS, cioè la supponenza, la spocchia, l’arroganza. Ecco, l’arroganza umana nei confronti di altri uomini, nei confronti del nostro universo…ha portato a questa crisi, declinabile in campo sociale, economico, sanitario, culturale: insomma si, una conseguenza generale.
Ed in Italia tutto quanto è definibile crisi è evidente anche nella vita politica.
Domanda. L’ International Institute for Democracy and Electoral Assistance (International IDEA) ha pubblicato mercoledì un rapporto che ha trovato la democrazia in ritirata in tutto il mondo, con il doppio delle nazioni che si muovono verso l’autoritarismo rispetto a quelle che cercavano di diventare più democratiche.Laura Fincato. Il 900 ha visto nella sua seconda parte nascere le democrazie rappresentative, scritte le Costituzioni dai Parlamenti liberi, riconoscere diritti e spazi politici e sindacali…ha visto ampliarsi lo spazio delle democrazie in Paesi che non le avevano conosciute con la caduta del Muro di Berlino e la dissoluzione della Unione Sovietica, ha visto la creazione di istituzioni comunitarie ,economiche prima, politiche poi, coinvolgenti sempre più popolazioni …
Domanda. Molti temono che siamo solo all’inizio di una nuova era caratterizzata dalla de industrializzazione. Quale sarà il futuro dell’Europa?
Ma siamo nel 2000, anzi, abbiamo vissuto già 22 anni di questo secolo ed e’ chiaro, e’ evidente che altri sono i temi, che sono problemi, da affrontare proprio per effetto di quella crisi di cui sopra dicevamo, crisi anche etica e certo istituzionale: quanto si e’ andato consolidando, maturando, ampliando è andato anche logorandosi, insterilendosi, comunque mutando.E talvolta questa mutazione, questo invecchiamento non e’ stato avvertito e compreso.Parlo di Europa , perchè questa conosco, perchè affrontare il tema per altri Paesi ( India, Cina….) non e’ corretto ,almeno nelle forme di un giudizio basato sul valore solo delle nostre forme democratiche!
Laura Fincato. Un ‘Europa che partecipa di una guerra così crudele e vede un Paese, la Russia, di sicura cultura europea, invadere un Paese libero, deve saper trovare risposte di pace e di ritorno alle forme di rispetto e di coesistenza pacifica per poter, come Europa, continuare ad esistere! Certo, il sogno dei padri Costituenti, di quanti hanno immaginato il nostro continente come luogo di libertà, di crescita, di progresso si è avverato solo in.parte ma ora è nostro compito ritrovare li spirito originario per mantenere i principi ed interpretarli alla luce dei nuovi ed anche differenti modi di espressione degli europei…
Diciamo, parafrasando, che fatta l’Europa ( in verità solo in parte) ora vanno fatti gli europei!