
(AGENPARL) – mar 13 dicembre 2022 C O M U N I C A T O S T A M P A
Lâ??OGS prende parte allo studio di un gruppo di ricerca internazionale incentrato sul Mediterraneo orientale
Inquinamento nei sedimenti marini. Come migliorare la qualità dei dati
La nuova ricerca
propone una
metodologia per migliorare i
controllo della qualità dei dati sugli inquinanti
TRIESTE,
13 DICEMBRE
Omogeneità e coerenza: sono le caratteristiche fondamentali che devono avere i
dati ambientali per essere usati su larga scala. Lâ??accesso a dati d
i buona qualità sugli inquinanti presenti nei
sedimenti marini è dunque di fondamentale importanza per la valutazione e lâ??adozione di misure adeguate per la
gestione ambientale.
Su questo si incentra il nuovo studio coordinato dallâ??Istituto Nazionale di O
ceanografia e di Geofisica Sperimentale
OGS, a cui ha partecipato anche lâ??Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale
ISPRA e altri istituti
di ricerca sloveni, croati, greci e francesi, e che è stato recentemente pubblicato su
Marin
â??Abbiamo proposto una metodologia per migliorare le procedure di controllo della qualità dei dati, concentrandoci
in particolare sul Mediterraneo orientale, uno dei mari più trafficati del mondo e con un’area costiera densamente
lata e industrializzataâ?, racconta Marina Lipizer, ricercatrice della Sezione di Oceanografia dellâ??OGS e coautrice
dellâ??articolo. â??Per fare ciò abbiamo individuato intervalli di concentrazione di due tipologie di inquinanti: i metalli
in tracce, che posson
o avere origine mineralogica dovuta allâ??erosione del suolo così come origine antropica dovuta
a scarichi di acque reflue minerarie e attività urbane e industriali in mare e sulla terraferma, e gli idrocarburi
aromatici policiclici (IPA), presenti naturalme
nte nei sedimenti marini ma anche derivanti da perdite di idrocarburi
durante la navigazione ed a seguito di incidentiâ?.
Il team di ricerca ha inizialmente effettuato unâ??ampia revisione della letteratura scientifica esistente che ha portato
alla definizio
ne delle concentrazioni minime e massime di contaminanti nellâ??area studiata. Questi valori limite sono
stati poi confrontati con una serie di dati già esistenti riguardanti il Mar Adriatico
Ionio, per valutarne lâ??adeguatezza
e per migliorare la loro coer
valutazione delle concentrazioni di base (quelle che sarebbero presenti in un ambiente naturale, incontaminato) di
un insieme di sostanze per le quali le informazioni
sono ancora limitate per diverse aree mediterranee. Un lavoro
complesso ma necessario per rendere i dati sempre più omogenei e dunque in grado di permettere una valutazione
dellâ??inquinamento marino coerente e su larga scala.
â??La gestione dei dati e delle
informazioni deve essere migliorata per supportare una valutazione armonizzata dello
stato dellâ??ambiente a livello regionale e subregionale, per esempio per lâ??intera regione mediterranea e i risultati
dello studio lo confermanoâ? continua a raccontare la ri
cercatrice spiegando che â??anche se câ??è ancora tanto da fare,
negli ultimi decenni sono stati dedicati grandi sforzi allâ??implementazione e al consolidamento delle infrastrutture
di dati utilizzati nel nostro lavoro ci
sono quelli raccolti nellâ??ambito del progetto HarmoNIA (
assessment in the Ionian and Adriatic Seas
) finanziato dal programma INTERREG VB
ADRION (2018
2020) e
coordinato dallâ??OGS in collaborazione con ISPRA. Istituti di ricerca e agenzie ambientali dei paesi che si affacciano
sui mari Adriatico e Ionio hanno contribuito alla raccolta, armonizzazione e creazione di set di dati accessibili per i
contaminanti marin
i attraverso unâ??infrastruttura comune e già consolidata quale la Rete Europea di Dati ed
Osservazioni Marine (
), e hanno, inoltre, partecipato
alla condivisione di conoscenze, informazioni e buone prati
un ottimo esempio di sinergia tra
diversi programmi europei e di collaborazione tra paesi per migliorare la valutazione coerente e armonizzata
dellâ??inquinamento marinoâ?.
HarmoNIA
HarmoNIA (
contaminant assessment in the Ionian and Adriatic Seas
) è un
ADRION (2018
2020), coordinato dallâ??Istituto Nazionale di
Oceanografia e di Geofisica Sperimentale
steri e un comune come
partner associati.
Sono partner del progetto: per lâ??Italia
OGS (coordinatore) e
ISPRA
, per la Slovenia
National Institute of Biology
NIB e Slovenian Environment Agency
ARSO, per la Croazia
Institute of Oceanography and Fish
eries
IOF e Ruder
Boskovic Institute
IRB, per il Montenegro
University of Montenegro, per lâ??Albania
Agricultural University of
Tirana (AUT), per la Grecia
Hellenic Centre for Marine Research
Institute of Oceanography (HCMR) e Region of
Western
Greece (RWG).
Link:
paper originale:
https://doi.org/10.1016/j.marpolbul.2022.114181
Harmo
NIA:
https://harmonia.adrioninte
rreg.eu/
Foto:
Fondale del Mar Ad
iatico, credit
E Gordini, OGS
Sea bottom 1 e 2, credit
T Makovec, NIB
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