
(AGENPARL) – Roma, 11 nov 2022 – È stato firmato oggi pomeriggio in Aran con tutte le organizzazioni sindacali rappresentative l’accordo per erogare l’anticipazione della parte economica del Comparto Istruzione e ricerca 2019-2021, che interessa un milione e 232.248 dipendenti, di cui un milione e 154.993 appartenente ai settori scuola e AFAM (compresi 850mila docenti) e 77.255 dei settori Università (con esclusione dei docenti) ed enti di ricerca.
Nell’accordo è previsto un incremento del tabellare per tutti i dipendenti del comparto, nonché un incremento delle indennità fisse e ricorrenti.
L’incremento medio lordo al mese per 13 mensilità per tutto il comparto è pari a 98 euro.
Per quanto riguarda il personale docente, gli incrementi medi lordi ammontano a 101 euro, pari a un incremento percentuale superiore al 4,2%.
Il Contratto consentirà la corresponsione di arretrati per 2.362,49 euro medi per tutto il personale della scuola (per i docenti l’ammontare è di 2.450 euro medi).
Gli arretrati e i benefici saranno erogati entro fine anno, come da impegno del Governo.
“La firma di oggi è un traguardo fondamentale per la parte economica del contratto, che permetterà il prosieguo delle trattative sulla parte normativa e sugli ordinamenti professionali dei vari settori che compongono il comparto.
A questo primo accordo faranno seguito oltre al contratto per la parte normativa, le integrazioni per la parte economica previste dall’accordo politico firmato ieri con l’impegno del ministro per l’Istruzione e Merito, Giuseppe Valditara, a reperire le risorse aggiuntive in legge di Bilancio per il 2023. Ringrazio tutti i sindacati per il positivo e proficuo apporto per la chiusura del Contratto”, ha sottolineato il presidente Aran, Antonio Naddeo, dopo la firma del Ccnl 2019-2021.