
(AGENPARL) – mer 09 novembre 2022 APPENNINO, BARGI (LEGA): “GIA’ 29 I CANI DA CACCIA SBRANATI DAI LUPI: REGIONE MANTENGA FEDE E IMPEGNI PRESI NEL 2018 E RISARCISCA DANNI”
BOLOGNA, 9 NOV – “La presenza del lupo sull’Appennino modenese è ormai consolidata con avvistamenti che si spingono altresì fino alle zone di pianura e segnali che vengono registrati sempre più spesso anche nei pressi di ambiti urbani e a ridosso del territorio insediato. Una presenza consolidata, dunque, che sta provocandola decimazione dei cani da caccia: da inizio anno sono già 29 quelli uccisi sul territorio appenninico regionale. Da qui la necessità che la Regione stanzi fondi da destinare alla prevenzione e al risarcimento danni così da compensare le aggressioni e predazioni sugli animali da affezione riconducibili ai lupi o comunque a ibridi o canidi inselvatichiti”.
Lo chiede un’interrogazione del consigliere regionale della Lega, Stefano Bargi, che ricorda l’impegno preso nel 2018 e mai onorato dalla Regione, che “in risposta alla mia interrogazione – oggetto 5987 – del gennaio 2018, si era detta “comunque intenzionata a mettere a punto un proprio piano finalizzato all’individuazione di esemplari di lupi problematici o eccessivamente confidenti e alla individuazione di idonee misure di dissuasione incruenta, con l’obiettivo di ristabilire e rinsaldare il necessario confine tra la specie lupo e l’uomo”.
Tuttavia, ricorda il leghista, “come riportato anche dalla stampa locale, troppo spesso emergono ancora episodi di predazione di animali domestici da parte dei lupi e/o specie affini: tra essi sono sempre più numerosi gli attacchi nei confronti di cani di diverse dimensioni e razze, direttamente “prelevati” nelle pertinenze cortilive delle abitazioni e/o delle aziende agricole”.
Ma non solo: “Diverse le segnalazioni di attacchi anche ai cani utilizzati nella di caccia al cinghiale, pratica venatoria indicata dall’Europa come utile strumento di prevenzione (tramite gli abbattimenti) a tutela dell’ecosistema”.
Da qui la necessità che la Regione si attivi “per intervenire con iniziative di rimborso danni e monitoraggio delle casistiche” conclude Bargi.
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