
(AGENPARL) – lun 31 ottobre 2022 Firenze, 31 ottobre 2022 – I tempi biblici per la famigerata “autocertificazione vidimata” dalla Soprintendenza, portati all’attenzione pubblica da Confartigianato Firenze, colpiscono tutti coloro che esportino opere d’arte o di rilevanza artistica in area extra UE, ovvero in mercati da sempre fertili per l’artigianato fiorentino. Non solo chi fa mosaico, insomma, ma anche chi esporta pittura, scultura e oggetti d’antiquariato. Dopo la denuncia dei mosaicisti di Confartigianato Firenze, sempre più categorie dell’artigianato artistico fiorentino si uniscono alla protesta.
Caso emblematico quello dell’artista Gianna Bianchi, anche lei associata di Confartigianato Firenze. “Sono 39 anni che faccio questo mestiere e questo documento è sempre stato richiesto (poi è diventato un’autocertificazione), solo che prima dovevamo aspettare una settimana o al massimo dieci giorni, che comunque sono già molto per chi lavora, oggi si va oltre il mese. Di recente – racconta – che un cliente americano ha dovuto attendere quasi tre mesi per avere due quadri acquistati e già pagati il 27 luglio. All’estero non capiscono queste lungaggini e si rischia di perdere tutto”.
