
(AGENPARL) – gio 27 ottobre 2022 ETICHETTATURA. COLDIRETTI VENETO: BENE ATTIVITA’ DI CONTROLLO GDF PER SICUREZZA ALIMENTARE
A BRUXELLES LA COMMISSIONE RINVIA IL NUTRISCORE
27 ottobre 2022 – “Le attività di controllo delle autorità preposte sono un atto di giustizia nei confronti del lavoro profuso dalle imprese agricole che operano nel rispetto della legalità” Coldiretti Veneto plaude alla Guardia di Finanza di Rovigo per l’operazione che ha permesso il blocco di prodotti etichettati in maniera non conforme alle norme vigenti, in transito sul territorio regionale e destinati ad una ditta commerciale del Centro Italia.
“Il sequestro dell’ingente quantitativo rassicura sul fatto che questi beni contraffatti non circoleranno – aggiunge Coldiretti Veneto – nel rispetto della salute di tutti i cittadini e della trasparenza della filiera. Il tema della sicurezza alimentare è più che mai strategico – continua Coldiretti Veneto – soprattutto in un contesto economico sociale vulnerabile, minato dalle tensioni politiche internazionali che hanno provocato l’aumento dei costi energetici e di produzione. Conoscere la provenienza di ogni singolo prodotto è un diritto e su questo Coldiretti si è sempre battuta per ottenere l’obbligo di origine per carne, ortofrutta, pesce e tutte le altre voci della spesa degli italiani”. L’impegno di Coldiretti è anche quello di reprimere i tentativi fuorvianti di etichettatura come il sistema Nutriscore. Il presidio costante ha permesso il rinvio della presentazione della proposta di regolamento sull’etichetta nutrizionale fronte-pacco, salvando così l’85% in valore del Made in Italy a denominazione di origine che rischiava di essere ingiustamente penalizzato. Il posticipo della discussione rinviata al secondo trimestre del 2023 conferma le perplessità sull’etichetta a colori manifestate dall’Italia e da altri Paesi. Il Nutriscore è discriminatorio ed incompleto e – sottolinea la Coldiretti – finisce paradossalmente per escludere dalla dieta alimenti sani e naturali che da secoli sono presenti sulle tavole per favorire prodotti artificiali di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta. Un approccio che va comtrastato perché ingannevole e anche perché – conclude la Coldiretti – apre le porte al cibo sintetico, dalla bistecca fatta nel bioreattore al latte senza mucche, che rappresentano una minaccia letale per l’agricoltura italiana, la salute dei consumatori e la biodiversità del pianeta.