
(AGENPARL) – mer 19 ottobre 2022 Gentili colleghi,
la rilevante trasformazione del territorio causata dalla diffusione di nuovi insediamenti logistici e la necessità di governarli correttamente hanno portato la Provincia di Bergamo ad avviare uno studio in collaborazione con il Centro Studi l’Università di Bergamo.
Le sollecitazioni per la trasformazione delle aree sono in constante crescita. Nel biennio 2019-2020 sono arrivate al servizio Pianificazione territoriale 9 istanze, per un totale di 138 ettari; nel 2021-2022 al momento 11 per un totale di 104 ettari, e sarebbero in arrivo altre 4 per almeno circa 40 ettari.
Nell’immediato lo studio intende restituire un quadro sugli impatti territoriali, ambientali e socio-economici generati dalle strutture logistiche, sempre più numerose nella Pianura lungo l’asta BreBeMi, ma anche sull’A4 (in particolare nelle vicinanze dei caselli di Capriate San Gervasio, Grumello e Telgate). “Si parte dall’analisi dello stato dell’arte per arrivare a definire principi di governance e regole per la gestione delle richieste, dai temi della concertazione alla perequazione territoriale, agli impatti e compensazioni, legate ai processi insediativi” precisa la consigliera delegata alla Pianificazione urbanistica e Pianura Chiara Drago.
Il lavoro di questa prima fase verrà raccolto in un primo report corredato di cartografie e infografiche che verrà presentato alla fine dell’anno.
La seconda fase partirà dalle logiche insediative settoriali per arrivare, nella primavera del 2023, alla costruzione di un “disegno di scenario”: un’elaborazione che sarà articolata in regole (criteri, indirizzi, procedure…), protocolli, figure territoriali.
Infine, in relazione al percorso attuato, la ricerca potrà essere orientata a sostenere lo sviluppo dell’azione politico-amministrativa provinciale e a dare supporto alle modalità attuative del “disegno di scenario”, che potrebbero configurarsi in forma di un piano d’area unitario.
“Alla luce dell’ingente quantità di richieste che abbiamo ricevuto in questi ultimi mesi, risulta evidente la necessità di individuare una modalità di gestione di questi cambiamenti. Tali riflessioni non possono prescindere da un approccio a medio – lungo termine e dal coinvolgimento anche delle realtà associative imprenditoriali, sindacali e della formazione e istruzione. Solo approfondendo questo percorso in modo unitario possiamo costruire insieme un’adeguata visione di futuro” dichiara il presidente della Provincia Pasquale Gandolfi.