(AGENPARL) – Roma, 07 ottobre 2022 – Si respira soddisfazione all’interno della denominazione del Soave per il risultati ottenuti nella guida Vini d’Italia 2023 edita da Gambero Rosso.
Comun denominatore per le cinque aziende premiate la capacità di adattamento e di evoluzione della garganega che sa esprimersi bene nei Soave d’annata, ma che è in grado di mostrare muscoli e carattere andando soprattutto a ritroso nelle annate.
Spicca infatti l’annata 2020, a cui si aggiunge anche un 2019, a dimostrazione che la longevità, accanto alla mineralità, è probabilmente uno dei tratti marcatamente più distintivi del Soave.
La mineralità nel calice e la capacità di evolvere e di migliorare negli anni sono il naturale risultato di vigneti coltivati su colline di origine vulcanica.
Ecco le aziende:
Pieropan – Soave Doc Classico “La Rocca” 2020
Ca’ Rugate – Soave Doc Classico “Monte Alto” 2019
Suavia – Soave Doc Classico “Montecarbonare” 2020
Le Battistelle – Soave Classico “Roccolo del Durlo” 2020
Roccolo Grassi – Soave Doc “La Broia” 2020
«È un risultato che dà lustro a tutta la denominazione – evidenzia Igor Gladich, direttore del Consorzio del Soave – e che evidenzia ancora una volta probabilmente la caratteristica più rappresentativa del Soave: la sua longevità. Se infatti molti Soave d’annata sanno sorprendere per freschezza e florealità, altri sono testimoni di come la garganega sia in grado di evolvere nel tempo, regalando vini complessi e decisamente affascinanti».