
(AGENPARL) – ven 07 ottobre 2022 “L’innovazione garantisce uno sviluppo sostenibile in agricoltura e i nostri giovani sono particolarmente attivi su questo fronte – spiega la delegata nazionale di Coldiretti Giovani Impresa, Veronica Barbati – portando in campo progetti in grado di contrastare il cambiamento climatico e aumentare la competività aziendale. Ne sono espressione i quattro imprenditori agricoli presenti al Maker Faire, peraltro loro hanno già partecipato agli Oscar Green, il concordo di Coldiretti, che premia i progetti innovativi dei giovani”.
Tra loro Giacomo Manera, classe 1986, con una laurea in “Viticoltura ed enologia” all’Università di Padova e una specializzazione in “Meccanica agraria e tecnologia di attrezzature/macchinari”. Ha partecipato proprio lo scorso anno agli Oscar Green 2021 nella categoria “Impresa digitale” con “Precisione e Passione”, l’app che cura le malattie del vigneto. Il progetto che presenta al Maker Faire è un modello di intelligenza artificiale realizzato in collaborazione con l’Università di Padova, in grado di riconoscere le malattie nelle prime fasi di manifestazione. Questo modello funziona anche offline e permette un rapido riscontro dei risultati. Necessita di uno smartphone con una fotocamera: attraverso l’applicazione ogni fotografia scattata alle foglie viene analizzata da un sistema di intelligenza artificiale, in grado di individuare fin dalle prime manifestazioni dei sintomi le malattie delle viti attraverso delle foto fatte alle foglie direttamente in vigna.
“Stando alle ultime statistiche Istat – prosegue Barbati- le aziende con a capo un under45 sono quattro volte più informatizzate rispetto a quelle gestite da un capo ultrasessantaquattrenne, con una percentuale del 32% nel primo caso, contro il 7% del secondo”
Giovanissimo anche Johnny Moretto che con la sua società agricola Moretto Farm è leader Project del progetto “SmartAP – Acquaponica intelligente” e “ThermoBIO – l’Agricoltura che riscalda” dedicati alla “cooperazione e innovazione” del PSR Veneto. Con l’acquaponica intelligente l’acqua e la terra si combinano in modo simbiotico per garantire un raccolto sostenibile e produttivo. Il progetto “ThermoBio”, invece, mira al riutilizzo delle biomasse agricole e forestali, derivate principalmente da potature per le quali data la quantità o la non convenienza economica non vi è un utilizzo produttivo.
“Secondo un’analisi di Coldiretti su dati Istat – spiega il segretario nazionale di Coldiretti Giovani Impresa, Stefano Leporati – sono soprattutto i giovani alla guida di aziende agricole ad aver avviato il processo di innovazione aziendale. In queste realtà l’incidenza degli investimenti innovativi è quattro volte superiore rispetto a quella che si registra in aziende con un titolare anziano. In questo processo una forte incidenza è determinata anche da un’istruzione mirata. Un aspetto questo che incide molto sull’innovazione aziendale”.
