
(AGENPARL) – Roma, 26 set 2022 – “Ho usato fair play con @EnricoLetta e @emmabonino nelle dichiarazioni di oggi. Hanno deciso di rispondere con gli usuali toni e la teoria dei nemici esterni. Vale allora la pena essere netti: la follia di una coalizione draghiana ma anche populista si è rivelata con nettezza”.
Quattro programmi diversi e contraddittori; nessun progetto di governo; una campagna delirante all’insegna di Berlinguer vs Almirante; candidature assurde come Di Maio e i riformisti messi in posizione non eleggibile; proposte folli come i 10.000 euro e 900.000 assunzioni”, aggiunge Calenda.
Se per il Pd quanto accaduto è solo la conseguenza di un partito condominio di correnti sulle spalle di militanti entusiasti e in buona fede, per PiuEuropa l’errore è stato mortale. Per garantirsi un posto il gruppo dirigente si è prestato a fare tutta la campagna contro di noi.
Bonino si è prestata ad essere strumentalizzata dal PD sapendo in anticipo che mi sarei candidato a Roma. Chi è causa del suo mal pianga se stesso. Vale per il PD e per PiùEuropa. Ora noi andiamo avanti a costruire un partito liberale e riformista. Voi decidete cosa volete essere
E ai militanti e agli elettori del PD e di PiùEuropa che si sono stancati di essere mobilitati, usati per poi finire consegnati a populisti vari, dico: quella che costruiremo è anche casa vostra. Vi aspettiamo. Il PD riformista è un progetto fallito. È ora di prenderne atto.