
(AGENPARL) – Roma, 26 settembre 2022 – La vittoria prevista dagli exit poll per la destra italiana alle elezioni parlamentari di domenica è, in un certo senso, un momento fondamentale per l’Italia e per la democrazia europea. Ma ci sono solide basi per mettere in discussione l’opinione, espressa occasionalmente fuori dall’Italia durante la campagna elettorale, secondo cui il risultato fa presagire un sobbalzo verso l’estremismo., scrive un articolo del Financial Times dal titolo «Probabile vittoria della destra italiana fa presagire rischi ma non sbandare nell’estremismo».
«Parlare di fascismo è assolutamente sbagliato”, afferma Lorenzo Codogno, ex direttore generale del Tesoro italiano. Questo non vuol dire che non ci siano difficoltà in vista. Meloni ha solo una minima esperienza di governo, e i suoi colleghi di partito ne hanno ancora meno. La fama internazionale di Mario Draghi, presidente del Consiglio tecnocratico uscente, ha amplificato la voce dell’Italia ai tavoli di Nato e Ue. Il nuovo governo lotterà per ottenere lo stesso rispetto. Eppure Meloni si è posizionata come una solida sostenitrice della posizione dell’Occidente contro l’aggressione russa in Ucraina – più solida, infatti, di Berlusconi o di Matteo Salvini, leader della Lega, suoi alleati della coalizione di destra. Il programma elettorale dei Fratelli d’Italia ha anche omesso proposte controverse una volta abbracciate dal partito, come l’affermazione del primato del diritto nazionale su quello dell’UE.
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Più in generale, la stabilità della politica italiana è in larga misura garantita da istituzioni solide come la Presidenza, la Corte costituzionale, le due Camere del parlamento, la Banca centrale e il ministero delle Finanze. In parte in risposta all’esperienza fascista del 1922-1943, l’Italia del dopoguerra disperde accuratamente il potere in diversi centri in modi che rendono difficile per l’esecutivo agire in modo pericolosamente radicale. Dal punto di vista dei mercati finanziari, un test importante del nuovo governo sarà il bilancio annuale che dovrà preparare entro la fine dell’anno. Il programma della coalizione vittoriosa prevedeva riduzioni fiscali per privati ??e imprese, combinate con maggiori spese per pensioni e sussidi familiari.