
(AGENPARL) – sab 24 settembre 2022 I media puntano il dito sulla questione energetica che sembrerebbe gravare come un macigno su aziende e cittadini, chiaramente l’inutilità di una classe politica parlamentare incapace di mettere in campo strategie politiche risolutive a breve termine, ingigantisce il peso del macigno energetico.
La soluzione sembrerebbe sia quella di raffreddare gli eventuali bollori del Popolo mediante la regolamentazione energetica che obbligherebbe aziende e cittadini al razionamento dell’energia, come spesso accade la via più semplice è la deriva autoritaria del taglio energetico.
La politica dovrebbe prendere contezza che nel mondo reale dei cittadini esiste una scala di priorità, e che l’energia/gas è ai primi posti della scala delle esigenze vitali del Popolo. Se ci sono tagli da fare vanno fatti nei settori meno prioritari, se il Popolo deve rinunciare a qualcosa, questa deve essere in fondo alla scala delle priorità e lo Stato deve essere capace di responsabilità tale da spostare il denaro programmato per i le necessità in fondo alla scala delle priorità per sostenere economicamente il Popolo, agendo alla base del problema, cioè verso le società che forniscono i cittadini di energia e verso se stesso con eventuali ipotesi di detassazione.
Il nuovo Governo 2022 che sia per emanazione diretta del risultato elettorale (difficile) o per decisione del Presidente della Repubblica (cosa più facile), sia in grado di non martoriare aziende e cittadini con la repressione energetica, e capace di rinunciare anche se impopolare alle priorità minori, per trovare i fondi da destinare alle priorità maggiori. In sintesi la “fontana” del comune con il Sindaco di Partito, la possiamo riparare quando l’Italia esce dalla crisi. Infine se e quando l’Europa sempre più assente e distante dal Popolo deciderà di sostenere l’Italia ben venga.
Rinnovamento per l’Italia
Il Segretario politico nazionale
Mulino Francesco Maurizio