
(AGENPARL) – Roma, 06 settembre 2022 – Secondo un recente sondaggio, fino a sei aziende manifatturiere britanniche su 10 sono a rischio di chiusura, poiché l’aumento vertiginoso delle bollette energetiche e la più ampia crisi del costo della vita hanno i proprietari in difficoltà.
MakeUK, un’organizzazione di lobby di produzione nel Regno Unito, ha annunciato sabato che il 42% dei produttori ha visto aumentare le bollette dell’elettricità del 100% negli ultimi 12 mesi e il 32% ha anche visto raddoppiare la bolletta del gas.
L’aumento dei prezzi ha visto già il 13% dei produttori ridurre le proprie ore di funzionamento e il 12% è stato costretto a tagliare i posti di lavoro a causa dell’aumento delle bollette energetiche. La maggior parte delle aziende avverte che se le bollette continueranno ad aumentare quest’anno e ad aumentare di oltre il 50% come previsto, chiusure e licenziamenti “diventeranno inevitabili”.
Il gruppo di lobby ha emesso lunedì una proposta di piano di 100 giorni per il primo ministro entrante , Liz Truss, che è stata annunciata lunedì.
Include una richiesta per un budget di emergenza; una richiesta di incaricare il Comitato consultivo di migrazione (MAC) di rivedere la Shortage Occupation List (SOL), che delinea i ruoli di lavoro chiave molto richiesti nel Regno Unito per consentire alle aziende di assumere più facilmente dall’estero; e una revisione dell’Apprenticeship Levy “per garantire che i britannici siano tra i lavoratori più produttivi e altamente qualificati del mondo”.
La scorsa settimana, la banca d’affari statunitense Goldman Sachs ha previsto che l’inflazione potrebbe salire fino a un impressionante 22% nel Regno Unito il prossimo anno se l’attuale aumento dei prezzi all’ingrosso dell’energia continua come previsto.
Il tetto massimo del prezzo dell’energia, che limita la quantità di energia che le compagnie energetiche possono addebitare ai consumatori domestici nel Regno Unito, potrebbe aumentare di oltre l’80% nella sua prossima revisione di gennaio, che la banca avverte “implica un’inflazione massima del 22,4%.
L’inflazione in Gran Bretagna ha raggiunto la doppia cifra per la prima volta dagli anni ’80 a luglio e, se le stime di Goldman Sachs dovessero essere realizzate, il costo della vita nel Regno Unito si avvicinerebbe al record del dopoguerra del paese del 24,5% di inflazione stabilito in Agosto 1975.