
(AGENPARL) – ven 02 settembre 2022 Varia Saggistica ·
Formato cm
14 x 21,5
· Pagine 256 · ISBN
· € 19,50
“Sono nata nella valle di Doon nel 1952 da un padre diventato guardia forestale dopo avere lasciato l’esercito,
e da una madre diventata contadina dopo avere lasciato un pubblico impiego di alto livello nel campo dell’i
ruolo importante nella lotta per l’indipendenza, e adottando il cognome neutro Shiva. La mia
infanzia è stata plasmata dalle foreste dell’Himalaya e dalla fattoria di mia madre ai piedi delle colline. La
natura è stata la mia prima ispirazione e lo studio di essa la mia prima passione, così sono diventata una
Si apre così questo memoir di Vandana Shiva, con una scrittura calda, intima, con uno sguardo che si volge
Shiva ripercorre le tappe della sua formazione, frammentata dalla partecipazione al movimento Chipko, che
promuove l’abbraccio degli alberi come metodo per salvarli dall’abbattimento, e le intreccia con la storia del
suo paese, l’India, e con le sue diseguaglianze politiche e sociali. Rivive l’evoluzione del suo pensiero e tutte
le battaglie che, nel corso di quarant’anni, l’hanno vista in prima linea per difendere un’agricoltura sostenibile,
che è stato proprio lavorando con le contadine del suo stato natale dell’Uttarakhand che ha cominciato ad
apprendere le prime lezioni di ecologia, facendo della conservazione della biodiversità e delle società soste
naturali.
Vandana Shiva
Terra viva
La mia vita in difesa
della biodiversità
importante al mondo dell’ecologia sociale.
Vandana Shiva
sto percorso per dedicarsi attivamente alla salvaguardia del paesaggio e della biodiversità. Nel 1993 è stata insi
gnita del Right Livelihood Award, un riconoscimento che viene assegnato a chi si distingue per promuovere una
società migliore e un’economia più giusta. Tra i suoi numerosi libri segnaliamo:
Le guerre dell’acqua
(2004),
bene comune della Terra
(2006),
Fare pace con la Terra
Storia dei semi
(2013),
Chi nutrirà il mondo? Ma
nifesto per il cibo del terzo millennio
(2015),
Il pianeta di tutti. Come il capitalismo ha colonizzato la terra
(2019).
Terra Viva
splende per la sua saggezza ecofemminista, per l’attivismo
appassionato e per l’impeccabile pensiero sistemico. Sullo sfondo della sua
resoconto emozionante dei numerosi movimenti da lei fondati e sostenuti,
movimenti nati per proteggere gli alberi, i semi, l’acqua, il suolo, la comunità.
Consiglio caldamente questo libro acuto e profondamente commovente.”
Fritjof Capra