L’Accademia di Brera, presenta la mostra dal titolo Un Comacino a Brera, del maestro Bruno Gandola, opere su tele e su carta. L’evento durerà fino al 30 Settembre e si svolgerà presso la Biblioteca di arte contemporanea Guido Ballo.
(AGENPARL) – Roma, martedì 16 Ago 2022 –
BRUNO BATTISTA GANDOLA
Biografia più completa
Vive e lavora a Milano , via Chianciano 9, cap. 20161, Milano ,Italia
Bruno Gandola, pittore e scultore italo francese è nato a Milano nel 1940, da una famiglia di affermati stuccatori e decoratori intelvesi. dimostra nella adolescenza una spiccata tendenza artistica ed entra nella Accademmia di Brera a 15 anni come garzone del Conservatore dei Gessi, Cesare Gariboldi e conosce e lavora con Francesco Wilt. Negli anni della sua formazione ha lavorato con Bodini, Carpi, Cassino, Funi, Negri, Manzù, Minguzzi, Messina, Manfrini.
Si diploma nel 1966 nella Scuola di Decorazione con il prof.Gianfilippo Usellini e dopo aver insegnato nelle scuole elementari, medie e liceo artistico, regge la direzione della Scuola degli Artefici di Brera. Avendo appreso ogni segreto sulla formatura, ha collaborato alla riproduzione in gesso della Pietà Rondanini di Michelangelo.
Dal 1972 al 2007 insegna all’Accademia di Belle Arti di Brera.
Nei primi anni è Direttore della Scuola degli Artefici della stessa Accademia e poi titolare della Scuola del Nudo. In seguito diventa Assistente dei Direttori della Accademia Ilario Rossi e Domenico Purificato .
Sempre a Brera promuove con Ulrico Montefiore, don Pierangelo Squeri, Andrea Del Guercio e Floriana Spalla, il Corso di Arte Sacra della Accademia ,affiancato alla Facoltà di Teologia della Italia Settentrionale , ed è titolare , fino al 2007, del corso di Tecniche Murarie e dei Materiali (stucchi, scagliola, graffito, affresco).
A Tremezzo (Lago di Como) dal 1982 al 1985 dirige la Scuola di Decorazione Stucco e Scagliola della Comunità Montana Lario Intelvese (Como) e si dedica al restauro di questa antica tecnica.
Nel 1989 ha fondato con Floriana Spalla e mons. Signorelli ( dei Beni Culturali e Artistici della Diocesi di Como) la “Benedetto Antelami” e il Museo dello Stucco e della Scagliola Intelvese per la arte e cultura intelvese/ticinese .
Dal 1996 ricopre l’incarico di Ispettore Onorario dei Beni Architettonici del Ministero è stato membro di varie Commissioni di Arte Sacra e del Comitato di ricostruzione della Chiesa di san Zeno in Valle Intelvi. Molto legato al territorio comasco (fu tra i fondatori dell’ApPaCuVI e del Museo Diocesano di Scaria)
Per la Fabbrica del Duomo di Milano ha avuto incarichi con l’Ing. Ferrari da Passano e con L’Ing. Visconti. Ha Collaborato con le Soprintendenze ai beni artistici di Piemonte, Lombardia, Veneto e Canton Ticino, per studi e restauri di stucci e scagliole. E’ stato nmembro della Commissione di Arte Sacra della Diocesi di Casale Monferrato.
Ha diretto i restauri degli affreschi e stucchi della Parrocchiale di Socco (Como). È stato direttore artistico del restauro degli affreschi e stucchi del Duomo di Voghera, di Palazzo Rasini a Cavenago, della parrocchiale di Loveno e Nobiallo.
Bruno Gandola è rimasto al servizio della Accademmia per 42 anni ed ha ricevuta notorietà, benemerenze e premi. Dal 2010 ha tenuto ,presso il Politecnico di Milano il Corso di Conservazione dei Beni Culturali e Ambientali per i neo-soprintendenti ai Beni Artistici ed Architettonici.
La sua produzione artistica comprende un primo periodo dedicato alla pittura, incisione e serigrafia – in cui compare in RAI con Aligi Sassu , Raffaele De Grada e Domenico Purificato- e un secondo momento dedicato alle sculture .
Realizza opere pittoriche e grafiche a soggetti di animali simbolici dai colori brillanti.
Nella scultura prevalgono opere di carattere immediato, verista, con tratti nel bronzo vigorosamente pittorici.
Gandola realizza opere in bronzo associato a materiali colorati, come il vetro e la scagliola, realizzando porte, monumenti pubblici, fontane, e opere di grande dimensione .
Concepisce lo spazio e la scultura, nel continuo rinnovamento e il suo lavoro è impregnato da un decorativismo antico, che evoca le strutture degli stucchi.
Ha esposto a Palazzo Reale a Milano, ha opere nelle Collezioni Vaticane e nella Basilica della Annunciazione a Nazaret ed in Cina, nei monasteri di Magau.
Sue grandi opere si vedono in molte città italiane del sud e del nord* e presso Musei in molte città d’ Europa.
Crea le sue sculture in scagliola in pezzo unico scolpito ed assemblato ad altri materiali come legno, bronzo,ferro e le sculture in metallo con il metodo di lavorazione antichissimo detto della “cera persa” che consente la fusione di un solo prototipo. Il suo stile si distingue per forza di espressività e l’uso di superfici ruvide dalle luminosità dorate e taglienti.
Ha realizzato numerosi monumenti pubblici :
la statua al Beato Giovanni da Montecorvino a Montecorvino-Rovella, il monumento ai caduti di Cavenago, ai Carabinieri di Lanzo d’Intelvi, ai Caduti di San Fedele d’Intelvi, le fontane a San Francesco di Cerano d’ Intelvi e Casasco, dei Deportati a Stradella, della Piazza Europa a Cerano d’ Intelvi, del Battesimo di Cristo della Piazza della SS. Trinità di Marostica , tutte opere di decorazione urbanistica, su progetti di Floriana Spalla,
Dopo l’incontro con il Governatore Rotariano di Palestina ha realizzata la Campana della Pace del Rotary International che si trova nel Parco Archeologico della chiesa della Annunciazione a Nazaret Un’altra sua campana si trova nel monumento a Papa Giovanni Paolo II a Casasco d’Intelvi e nella chiesa di San Zeno, in Valle Intelvi. Realizza nel 2019 quattro sculture per il Moanstero di Magau ( Cina, deserto del Gobi) e la via Crucis del Convento delle Suore Oblate Salesiane di San Miniato.
Tra i lavori più impegnativi si ricordano : il presbiterio della chiesa di Santa Maria Assunta di Pieve Emanuele, le porte della Chiesa di San Bernardo alla Comasina, della chiesa di S.Ambrogio di Cassina Amata, della Cappella della S.Croce di Mozzate, della chiesa S. Ambrogio di Rozzano, la Pentecoste sulla facciata della chiesa di S. Maria Assunta di Milano, il Cristo Risorto a Cornaredo, le sculture di Santi e Madonna sulla facciata della chiesa di Socco, le vetrate sulle Opere di Misericordia ed il presbiterio della chiesa di S. Maria di Caravaggio a Milano.
Bruno Gandola con la sua creatività sa interpretare il profondo significato del mestiere di vivere come artista .