
(AGENPARL) – mar 21 giugno 2022 SCUOLA: DIRIGENTISCUOLA, SU MOBILITÀ E INCARICHI IL MINISTRO BIANCHI RISPONDA IN PARLAMENTO
Il presidente dell’associazione dei presidi Attilio Fratta: “Se fallisce la via del confronto pronti a scioperare o ricorso alla magistratura”.
21 giugno- Sulla mobilità e sull’affidamento degli incarichi ai dirigenti scolastici si sta andando contro la legge. Questa l’accusa di DirigentiScuola, che interviene sui delicati temi che da mesi stanno tenendo banco e che saranno gli stessi con cui probabilmente si aprirà il prossimo anno scolastico. Secondo l’associazione dei presidi, “quasi 300 dirigenti, già in ruolo e in scadenza di contratto, sono esiliati lontano da casa e inoltre ci sono 200 persone, prossime alla pensione, ancora in coda nella graduatoria degli incarichi”.
Tutto questo, sostiene il sindacato “in spregio alle leggi votate dal Parlamento, visto che è stato sottratto alla mobilità interregionale il 60% delle sedi, e che rimangono comunque senza un dirigente”.
Di chi è la responsabilità di tutto questo? Si chiede DirigentiScuola che ricorda, sulla questione, “le diverse interlocuzioni con il ministro dell’Istruzione, nonché con il competente capo di Gabinetto e di Dipartimento”. “Riteniamo – sostiene ilpresidente Attilio Fratta- che il ministro Bianchi abbia la responsabilità politica e di questo dovrebbe rispondere davanti al Parlamento”
“Il ministro- conclude Fratta – deve fare da sprone per applicare la norma. Quando fallisce la via contrattuale o del confronto, per ostinata opposizione dell’Amministrazione, si possono percorrere solo altre due strade: ricorrere alla magistratura, che è molto lenta, o indire scioperi, disobbedienze civili, astensioni dal lavoro e manifestazioni, alle quali deve partecipare in massa la categoria: le guerre non si fanno solo con i generali”.