
(AGENPARL) – MODENA lun 20 giugno 2022

I Muri Liberi, gli spazi urbani dedicati alla street art, “sono molto utilizzati e, almeno nella maggior parte dei casi, in modo consono e adeguato, spesso anche nell’ambito di progetti che veicolano messaggi socialmente utili con riferimento agli obiettivi dell’Agenda 2030. Per questo, stiamo valutando di aumentarne il numero”. Lo ha annunciato l’assessore alla Cultura Andrea Bortolamasi che, nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 16 giugno, ha risposto all’interrogazione presentata da Giovanni Silingardi per il Movimento 5 stelle. L’interrogazione si concentrava, in particolare, sui muri del sottopasso di via Finzi dove, hanno rilevato gli interroganti, sono comparse scritte contenenti offese ed espressioni minacciose non in linea con gli obiettivi e con il regolamento del progetto Muri Liberi.
Nella risposta, l’assessore Bortolamasi ha detto che l’intervento di ripulitura delle scritte, a opera dei volontari di Vivere sicuri, si sta concludendo in questi giorni, specificando però che il muro interessato dalle scritte non è tra i Muri Liberi, che sono identificati da una targa specifica, ma si trova di fronte. La parete del sottopasso di via Finzi dedicata ai Muri Liberi, ha precisato ancora Bortolamasi, è invece particolarmente utilizzata, per esempio, a maggio è stata usata dall’artista multidisciplinare Pablo Allison, che da diversi anni documenta i flussi migratori che dal Centro America si dirigono verso gli Stati Uniti. L’opera, intitolata “Migrantes valientes” (migranti coraggiosi) è realizzata in collaborazione con Urbaner – Culture urbane Emilia Romagna e con Porta Aperta.
Rispondendo alle ulteriori domande sui controlli effettuati dall’Amministrazione sui Muri Liberi e se “non si ritenga opportuno adottare ulteriori misure rispetto a quelle già previste dal Regolamento per evitare il reiterarsi di comportamenti simili”, l’assessore ha ricordato che i Muri Liberi sono spazi di libero accesso, segnalati da apposite targhe, che possono essere utilizzati da chiunque voglia cimentarsi in forme d’arte visiva. Il progetto, ha specificato, “si inserisce nell’ambito di una politica culturale che ha tra i suoi obiettivi la trasformazione e la valorizzazione degli spazi cittadini, intendendo l’arte urbana come strumento di innovazione sociale in grado di costruire percorsi di partecipazione da parte di cittadini e realtà associative”. La fruizione è libera ma disciplinata da un Regolamento che prevede già che in caso di inosservanza delle regole, l’Amministrazione proceda alla contestazione della violazione nei confronti del responsabile, e che possa imporre sia una sanzione pecuniaria sia l’immediata cessazione dell’attività non consentita sia il ripristino dello stato dei luoghi. “In casi di violazione – ha precisato l’assessore – spesso è la stessa comunità artistica che si autotutela segnalando le scorrettezze, ma nella situazione specifica, con le scritte non su un muro libero e con tutta probabilità, come rilevato anche nell’interrogazione, realizzate da altri successivamente al disegno, le condizioni non sono tali da dover pensare a provvedimenti ulteriori la ripulitura”.
Dopo aver chiesto la trasformazione in interpellanza, Andrea Giordani (Movimento 5 stelle) si è chiesto come mai “in queste situazioni non si riesca mai a intervenire rapidamente, mentre su altre scritte, per esempio di tipo politico, si cancella subito”.
In replica, il consigliere Silingardi ha sottolineato che l’obiettivo dell’interrogazione era mettere in evidenza la necessità di mantenere il decoro della città, “intervenendo sugli imbrattamenti in modo preciso e risolutivo. Condividiamo il progetto di street art – ha proseguito – ma è necessario far rispettare le regole, se no si rischiano più danni che benefici”.
Fonte/Source: https://www.comune.modena.it/salastampa/archivio-comunicati-stampa/2022/6/201cmuri-liberi-utilizzati-molto-e-in-modo-adeguato201d