
(AGENPARL) – mer 15 giugno 2022 STRATEGIA NAZIONALE, REGIONE PROPONE ISTITUZIONE NUOVA AREA INTERNA
La Giunta regionale delle Marche ha individuato tre nuove aree interne candidandole per
il ciclo di programmazione europea 2021-2027 nell’ambito dell’attuazione della
cosiddetta Strategia nazionale.
Tra le nuove zone figura l’area geografica denominata “Potenza Esino Musone”
composta dai Comuni di Apiro, Castelraimondo, Cingoli, Esanatoglia, Fiuminata,
Gagliole, Matelica, Pioraco, Poggio San Vicino, San Severino Marche, Sefro, Treia.
Si tratta dello stesso territorio dell’Unione Montana omonima che ricomprende 13 realtà
del Maceratese.
“La candidatura al riconoscimento Snai, ovvero Strategia Nazionale per le Aree Interne –
spiega Matteo Cicconi, presidente dell’ente comunitario – rappresenta
un’importantissima spinta per i nostri territori che attendono di rialzarsi dopo il
terremoto del 2016 e che hanno subìto il forte colpo causato anche dalla recente
pandemia. Situazioni, queste ultime, che se sommate a problematiche ormai decennali,
come la carenza di vie di comunicazioni veloci, l’assenza di alcuni servizi; avevano
avviato molte realtà verso una crisi pressoché irreversibile. Questa candidatura avanzata
dalla Regione Marche offre, però, una nuova e grandissima speranza. Il principio
generale, infatti, è quello di invertire le tendenze demografiche mediante l’incremento
della qualità della vita di chi vive in queste nostre aree. Mi sento in dovere di ringraziare
per questo il presidente Acquaroli e gli assessori Baldelli e Castelli”.
La politica nazionale per le aree interne si concentra su due fronti: l’adeguamento dei
servizi di cittadinanza, a partire da istruzione, salute, mobilità, connettività virtuale, che
rappresentano le pre condizioni per lo sviluppo. L’altro fronte riguarda progetti di
sviluppo locale volti ad incrementare la domanda di beni e servizi prodotti localmente e
l’occupazione, facendo leva su specifici ambiti di intervento come la tutela del territorio
e della sua sostenibilità ambientale, la valorizzazione del capitale naturale ma anche
culturale e turismo, la valorizzazione dei sistemi agro – alimentari ma anche la creazione
di filiere per le energie rinnovabili e l’artigianato. Gli interventi si concretizzeranno in
accordi di programma quadro tra ministeri, Regione, Comuni prevedendo progetti di
sviluppo ma anche interventi concreti e risorse.
A chiedere l’istituzione di una nuova area interna, nel febbraio dello scorso anno, era
stata la stessa Unione Montana Potenza Esino Musone. Nel dossier di candidatura lo
stesso ente sottolineava come tutti i Comuni dell’area potessero essere classificati già
alla voce “aree interne”, in quanto appartenenti alle fasce periferico o intermedio, a parte
una sola realtà classificata come “cintura”. La totalità dei Comuni dell’area da tempo
mostra un andamento negativo della popolazione, la stessa dinamica si registra in
relazione al numero di famiglie presenti, ma anche un andamento crescente dell’indice di
vecchiaia. Fattori questi che, insieme all’indice di dipendenza strutturale in aumento,
all’assenza di imprese a un basso tasso di occupazione e a redditi inferiori alla media
nazionale, attendono adesso una risposta concreta per dare vita a una rinascita.