
(AGENPARL) – mar 07 giugno 2022 SCEHDA / Quali sono le strutture del sistema regionale di Protezione civile
Direzione Comando e Controllo (Di.Coma.C)
La Di.Coma.C è una struttura decisionale di livello nazionale, che si attiva in caso di grandi calamità. La sua responsabilità è in capo al Dipartimento nazionale di Protezione civile. Individua coordinatori e referenti delle funzioni di supporto, assicurando l’ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse nazionali sul territorio interessato.
Centri Unificati Provinciali (Cup)
I Centri Unificati Provinciali, la cui pianificazione è di competenza regionale, sono le sedi di riferimento per le attività di protezione civile a livello provinciale, devono poter svolgere la funzione di centri di coordinamento delle strutture operative regionali e nazionali della protezione civile in caso di calamità. Devono essere sede del Centro Coordinamento Soccorsi (Ccs) e della Sala Operativa Unica e Integrata (Soui). Preferibilmente, devono ospitare anche degli uffici territoriali dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile, essere base operativa delle Colonna mobile provinciale e regionale, sede del Coordinamento provinciale del volontariato di protezione civile ed eventualmente di altre componenti e strutture operative del sistema regionale di settore.
Centri Sovracomunali (Cs)
I Centri Sovracomunali, la cui pianificazione è di competenza regionale, devono poter garantire un efficiente ed efficace supporto alla gestione dell’emergenza per un determinato territorio che ha un bacino di utenza di circa 30-35mila abitanti residenti e che può essere raggiunto in un tempo inferiore ai 45 minuti. Possono essere sede di un Centro di Coordinamento d’Ambito (CCA), se previsto, di un distaccamento dei Vigili del Fuoco volontari o delle organizzazioni di volontariato di protezione civile, Vigili del Fuoco, Carabinieri Forestale.
Centri Operativi Comunali (Coc)
I Centri Operativi Comunali devono essere strutture che si configurano come il punto di riferimento per la gestione dell’emergenza a livello comunale in grado di poter ospitare in una sede unica le funzioni di supporto attivate dall’amministrazione.
Aree di prima assistenza
Le Aree di Prima Assistenza devono essere idonee alla predisposizione di strutture da campo, per fornire assistenza a persone evacuate (vittime di calamità o sottoposte a grave rischio). Devono poter ospitare un numero di persone commisurato a quello per cui si ipotizza la necessità di evacuazione. Devono, inoltre, poter inoltre garantire la propria funzionalità con particolare riguardo alle persone in condizioni di fragilità sociale e con disabilità.
Centri di Prima Assistenza
I Centri di Prima Assistenza hanno lo scopo di fornire, per il tutto il territorio di riferimento, un primo ricovero coperto a persone evacuate in quanto vittime di calamità o sottoposte a grave rischio. Devono essere capaci di ospitare un numero di persone commisurato a quello per cui i piani di emergenza ipotizzano la necessità di evacuazione. I Centri di Prima Assistenza devono poter inoltre garantire la propria funzionalità con particolare riguardo alle persone in condizioni di fragilità sociale e con disabilità.
Aree di ammassamento
Le Aree di Ammassamento devono essere idonee alla predisposizione di strutture quali campi base per le operazioni di emergenza e/o per l’ammassamento di risorse e materiali utili alla gestione dell’emergenza. Devono essere in grado di assicurare, in termini di spazi e caratteristiche, le necessità operative delle colonne mobili di protezione civile o di parti di esse. Le Aree di ammassamento devono inoltre essere rese disponibili anche per un uso da parte della Regione, della Prefettura e delle strutture operative regionali e nazionali della Protezione civile in occasione e/o in vista di emergenze, in alcuni casi, per esigenze operative possono assolvere anche funzione diversa da quella prevista.