
(AGENPARL) – sab 04 giugno 2022 I programmi finalizzati
Gli 8,7 milioni di euro destinati a finanziare i programmi finalizzati sono così ripartiti:
Contrasto alle disuguaglianze (3 milioni di euro)
Anche per l’anno 2022, in considerazione del perdurare della crisi economico-sociale determinata dall’emergenza sanitaria, sono state confermate le azioni di contrasto alle disuguaglianze dovute all’epidemia da Covid-19 già sviluppate nelle programmazioni 2020 e 2021.
Rientrano in quest’ambito gli interventi a supporto di situazioni di fragilità economica come l’aiuto al pagamento di affitti, utenze, l’erogazione di buoni spesa, ma anche azioni di sostegno alle attività scolastiche e formative, oltre all’attivazione di iniziative di contrasto all’isolamento sociale degli adolescenti.
Sostegno mobilità soggetti fragili (1,5 milioni di euro)
Queste risorse sono destinate in via prioritaria all’erogazione di contributi per agevolare la fruizione del trasporto pubblico locale da parte di soggetti in condizione di fragilità sociale (tra cui persone anziane, con disabilità e richiedenti asilo), con priorità alle persone indigenti senza dimora ed ai componenti delle famiglie numerose con 4 o più figli e con ISEE sotto i 28.000 euro annui.
In continuità con quanto previsto nel 2021 e in considerazione del fatto che il fenomeno dell’emarginazione di persone adulte e senza dimora tende a concentrarsi soprattutto nelle aree urbane di maggiori dimensioni, viene chiesto ai Comuni capoluogo di implementare la misura a favore delle persone senza dimora in carico ai servizi, sulla base della valutazione dell’effettivo bisogno ed in una logica di complementarietà con altri interventi.
Programma finalizzato “Carcere” (650.000 euro)
Si tratta di interventi rivolti alle persone sottoposte a provvedimenti dell’autorità giudiziaria, sia all’interno degli istituti penitenziari che all’esterno, nell’ambito delle misure alternative alla detenzione e di comunità.
Le azioni saranno realizzate in collaborazione con tutti i soggetti territorialmente competenti. In particolare, sarà fondamentale il coinvolgimento dei Comuni di provenienza delle persone detenute.
Con il graduale passaggio ad una fase di alleggerimento delle restrizioni anti-Covid si punta al progressivo riavvio delle molteplici attività sospese all’interno del carcere – dagli sportelli informativi, alle lezioni scolastiche, alle trasmissioni via radio e via TV a supporto del sistema di interventi e servizi – anche attraverso modalità innovative, a distanza e/o per via telematica, come già sperimentato in diverse realtà regionali.
Si tratta di interventi dedicati a potenziare e qualificare le molteplici attività dei Centri per le famiglie (informazione, sostegno alle competenze genitoriali, sviluppo delle risorse familiari e comunitarie, ecc.) e a sostegno alla natalità (ad esempio attività informative e di supporto al periodo prenatale e nei primi mesi di vita, interventi domiciliari per mamme in gravidanza e bambini nei primi mesi di vita che presentano segnali di fragilità, percorsi di auto mutuo aiuto per i neo genitori).
Rispetto all’anno scorso si registra un incremento di circa 350 mila euro della dotazione finanziaria, con l’obiettivo di promuoverne la diffusione e lo sviluppo dei Centri per le famiglie sul territorio regionale per raggiungere la completa copertura di tutti gli ambiti distrettuali.
Programma supervisione personale servizi sociali (720.000 euro)
Obiettivo generale è la garanzia di un servizio territoriale di qualità attraverso la messa a disposizione degli operatori sociali di una serie di strumenti che ne garantiscano il benessere e ne preservino l’equilibrio psico-fisico, allo scopo prevenire situazioni di stress lavorativo.
In estrema sintesi si prevede l’attivazione e/o il sostegno allo sviluppo di percorsi di supervisione del personale dei servizi sociali, per contrastare fenomeni di burn out e/o forme di burocratizzazione dell’intervento professionale.
I percorsi saranno rivolti ad assistenti sociali impegnati nei servizi territoriali, ma anche ad altre figure professionali (psicologi, educatori, pedagogisti, operatori di sportello, ecc.).
Programma “Dimissioni protette” (720.000 euro)
Si tratta di una delle novità introdotte dal Piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali 2021-2023 per avviare azioni di sostegno e rafforzamento dell’assistenza domiciliare rivolta alle persone con fragilità, nell’ottica del suo riconoscimento come LEPS, cioè i livelli essenziali delle prestazioni sociali.
Al fine di migliorare ulteriormente l’assistenza territoriale e offrire percorsi sempre più personalizzati e qualificati, si punta tra l’altro a potenziare la capacità di presa in carico dei pazienti fragili a seguito di ricovero ospedaliero o dimissione da una struttura riabilitativa, garantendo il raccordo con il medico di medicina generale e il servizio sociale territoriale.
Il target di riferimento è rappresentato da persone anziane non autosufficienti e/o in condizioni di fragilità non supportate da un’adeguata rete assistenziale, per le quali gli interventi sono volti a sostenerne il rientro e la permanenza a domicilio.
Programma finalizzato PIPPI (250.000 euro)
L’obiettivo è la promozione e la diffusione delle Linee di indirizzo nazionali sull’intervento con bambini e famiglie in situazione di vulnerabilità.
Si tratta di una serie di interventi per l’accompagnamento della genitorialità vulnerabile che punta a prevenire il rischio di maltrattamento e il conseguente allontanamento dei minori dal nucleo famigliare.
Anche nel 2022 parteciperanno al programma i seguenti ambiti distrettuali: Unione comuni distretto ceramico per il Distretto di Sassuolo; Unione Appennino reggiano per il distretto di Castelnovo ne’ Monti; Unione dei comuni del Frignano per il distretto di Pavullo; Unione Rubicone mare per il distretto Rubicone; Unione comuni modenesi area nord per il distretto di Mirandola. /G.Ma