
(AGENPARL) – mer 18 maggio 2022 Decreto Aiuti: Anp-Cia, sostegno necessario a pensionati e famiglie a basso
reddito
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Fondamentale mitigare effetti crisi energetica e inflazione
Roma, 18 mag – Il Decreto Aiuti del Governo contiene misure importanti: un aiuto alle
famiglie a basso reddito colpite dall’inflazione e dal caro-bollette e, finalmente, un sostegno ai
pensionati alle prese con il rincaro generalizzato dei costi. Così il presidente di Anp,
l’Associazione nazionale pensionati di Cia-Agricoltori Italiani, Alessandro Del Carlo, commenta il
provvedimento pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale, che prevede un contributo una tantum di 200
euro da erogare in favore dei lavoratori dipendenti e autonomi e dei pensionati con reddito fino a
35 mila euro annui lordi – calcolati al netto del reddito della casa di abitazione e delle prestazioni
assistenziali – oltre alla proroga, anche per il terzo trimestre 2022, del bonus sociale per l’energia,
ossia dello sconto previsto per i clienti domestici economicamente svantaggiati e i clienti
domestici in gravi condizioni di salute.
Anp-Cia giudica positivamente anche la scelta del meccanismo per il reperimento delle
risorse che, per la prima volta, viene finanziato con l’aumento del prelievo straordinario sulle
aziende che producono e importano energia e che hanno realizzato extra-profitti grazie al rialzo
eccezionale dei prezzi energetici.
Si tratta di un aiuto che, in qualche modo, cerca di riequilibrare il reddito disponibile dei
pensionati, ridotto da mesi a causa della spirale inflazionistica che ha messo in seria difficoltà
migliaia di anziani, soprattutto quelli con assegni al minimo. “Ce lo dicono i nostri associati,
soprattutto gli ex agricoltori, le donne, o le persone che hanno avuto una carriera lavorativa
discontinua -sottolinea Del Carlo- e che oggi si ritrovano con assegni mensili parecchio al di sotto
dei 780 euro previsti dalla pensione di cittadinanza”.
Ecco perché, secondo Anp-Cia, per fronteggiare le conseguenze di pandemia e crisi, oltre
a misure una tantum come quelle prevista nel decreto appena pubblicato, bisogna pensare a un
aumento degli assegni, con interventi strutturali in primis sulle pensioni basse.
Allo stesso modo, occorre intervenire per migliorare la vita dei pensionati incapienti in
modo più incisivo rispetto a quanto fatto nell’ultima legge di Bilancio, con cui è stata aumentata
solo di poco la “no tax area”, prevedendo nuove misure che consentano anche ai titolari di
pensione che non raggiungono la soglia di tassazione di recuperare a detrazione fiscale le spese
mediche e sanitarie sostenute nel corso dell’anno.
“È urgente restituire sicurezza economica agli anziani -ribadisce Del Carlo- evitando il
rischio di povertà e di esclusione sociale”.
L’una tantum di 200 euro, ricorda Anp, sarà erogata dall’ente previdenziale, che
riconoscerà la somma aggiuntiva con la rata di pensione in pagamento a inizio luglio.