
(AGENPARL) – mar 10 maggio 2022 SANITA’, MARCHETTI (LEGA): “VISITE SPECIALISTICHE LUMACA: A IMOLA E’ ALLARME ROSSO”
BOLOGNA, 10 MAG – “Procedono a passo di lumaca le liste d’attesa dell’Ausl di Imola per quanto riguarda le visite specialistiche. La percentuale che emerge tra numero di prenotazioni garantite entro il tempo prestabilito standard ed il numero totale di visite previste per il solo mese di aprile è impietoso: per l’elettromiografia la percentuale e dell’11%, TAC al torace 12%, Risonanze Magnetica Celebrale 14%, Risonanza Magnetica Muscoloscheletrica 14%, TAC addome 22%, visita ortopedica 24%, dermatologica 24%, Otorinolaringoiatrica 30%, Pneumologica 30%, Fisiatrica 37%, Cardiologica 38%, Gastroenterologica 46%, Oculistica 52%, Diabetologica 52%, Ginecologica 58%, Audiometrica 58%, mammografia 59%, urologica 61%, Endocrinologica 61%. E’ evidente che la situazione sia preoccupante, e purtroppo i dubbi che avevamo sollevato all’assessore alla Sanità, Raffaele Donini, si stanno manifestando nella loro gravità”. Il consigliere regionale della Lega, vicepresidente commissione Sanità, Daniele Marchetti snocciola i numeri del disastro.
“Numeri impietosi, che non tengono ovviamente conto di tutte quelle persone che vengono rispedite a casa perché magari una determinata lista è stata chiusa. In sensibile aumento anche il fenomeno della procedura utilizzata ormai da tempo per le richieste con sollecito alle quali non vengono garantiti i giorni stabiliti dalle normative vigenti. A molti cittadini infatti – spiega Marchetti – nel momento in cui si recano presso uno sportello CUP per prenotare una prestazione specialistica richiesta dal medico, viene consegnato un foglio con il quale viene comunicata loro l’impossibilità di prenotare la prestazione richiesta nei tempi prestabiliti, invitando la persona ad inviare la prescrizione medica direttamente all’ambulatorio competente”.
Quel che emerge è che: “Fra chiusure e invii direttamente all’ambulatorio competente, bypassando così l’inserimento nella lista d’attesa, i numeri già negativi potrebbero essere ancora peggiori” avverte.
Le liste d’attesa rappresentano la nuova emergenza sanitaria ed è proprio per questo “che ho depositato un Progetto di Legge a mia prima firma, per prevedere la presa in carico sempre garantita. Nessuno deve essere rispedito a casa e tutte le richieste registrate a sistema” illustra il vicepresidente della commissione regionale Sanità.
“Chiaro però che non possiamo ignorare il rovescio della medaglia, ovvero la difficile situazione economica e le sue ripercussioni sulla Sanità che sconta ancora gli arretrati sulle prestazioni sanitarie eredità dell’emergenza Covid”.
“Il nostro Progetto di Legge quindi, affronta anche l’aspetto economico di questa innovazione: proponiamo di efficientare il Servizio Sanitario Regionale, accorpando il più possibile le funzioni tecnico – amministrative, un po’ sulla traccia dell’Azienda Zero introdotta negli anni passati in Veneto. Tagliare i rami secchi di gestione per investire in servizi alla persona” spiega Marchetti.
Per quanto riguarda le risorse necessarie a garantire questa innovazione nell’assistenza sanitaria “dovranno essere garantire anche da un ripensamento delle politiche degli acquisti. Con la nostra proposta intendiamo inserite tra gli obiettivi di Intercenter, soggetto incaricato di gestire gli acquisti a livello emiliano romagnolo, quello di promuovere gare a livello interregionale tra i fornitori, esperienza già avviata in passato sempre su proposta della Lega e che, in via sperimentale, fruttò diversi milioni di euro di risparmio alle casse pubbliche” aggiunge Marchetti.
“L’obiettivo non è spendere meno riducendo i servizi, effettuando tagli sulla spesa e sul personale, bensì spendere meglio, incrementandoli: continuando ad assicurare agli assistiti in Emilia-Romagna una sanità qualificata e specializzata, che non costi ai contribuenti un euro in più del necessario” conclude.
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